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12 Aprile 2018   •   Carolina Attanasio

Spot televisivi italiani: quando la pubblicità è il meglio della Tv

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«Alzate la mano se siete tra quelli che non cambiano canale durante gli spot televisivi. Ci siete, lo sappiamo, e sappiamo pure che la pubblicità, certe volte, è l’unico buon motivo per accendere la Tv»

Nel logorìo incessante della TV contemporanea, densa di contenuti quanto povera d’idee, gli spot televisivi continuano a essere il lampo di genio che ci sveglia dal quarto d’ora di sonno sul divano. Non tutti, per carità, certe volte non ti spieghi davvero quale droga passi nella mente di un creativo: spesso, tuttavia, quei 30 secondi ideati per convincerti a comprare cose di cui (non) hai bisogno sono delle piccole opere d’arte, o quantomeno di commedia pura. Di sicuro, alcuni spot televisivi sono entrati a far parte della cultura italiana a tutti gli effetti, i loro claim sono ormai dei modi di dire. Quante volte avete detto «E chi sono io, Babbo Natale?» come i biscotti Bistefani, o «Cosa vuoi di più dalla vita?» (a questa avete già risposto), «No Martini, no party», «La potenza è nulla senza controllo» come Pirelli, e potremmo andare avanti a lungo.

Gli spot televisivi, in Italia, subiscono lo stesso ciclo delle stagioni, o delle ere geologiche: anni e anni di piattume totale, seguiti da periodi d’ironia tagliente e divertimento, seguiti a loro volta da pioggia a tratti e tentativi mal riusciti di farci ridere. Sugli spot natalizi, invece, glisso volutamente, anche perché ne abbiamo parlato più diffusamente nei mesi scorsi. Ad ogni modo, sebbene la tradizione anglo-americana legata agli spot televisivi sia dura da battere, di creatività italiana ce n’è da vendere, anche in questo settore. Senza scomodare i vari Armando Testa, i Carosello e le “Milano da bere”, tuffiamoci in una carrellata dei migliori spot televisivi italiani presi così, a caso nel tempo e nel tubo catodico. Citarli tutti, impossibile. Farci due risate, quello sempre.

È pronto, Buitoni

Fresco fresco d’uscita, è già destinato nell’olimpo degli spot televisivi da considerare come tormentone. Chi di voi non si è mai sentito urlare «è pronto!» dalla cucina?

La colazione secondo Motta

Il genio assoluto degli spot televisivi degli ultimi tempi, la tanto attesa dissacrazione della famiglia perfetta, quella con battute così smielate da sfiorare l’inverosimile e del lieto fine a tutti i costi. Seguita a ruota da altri spot, con buona pace degli altri membri della  sfortunata famiglia, così divertente da riuscire a farvi piacere davvero i Buondì.

L’energia va oltre quello che vediamo, Enel

Prendetevi pure 3 minuti e un paio di fazzoletti. Tra gli spot televisivi più coinvolgenti, Enel ha di sicuro fatto centro, nel 2006, con questa campagna istituzionale. Uno storyteller d’eccezione, Giancarlo Giannini, e tre storie con un comune denominatore: l’energia va ben oltre quello che riusciamo a vedere. Chapeau.

Casa Surace per Ferrero

Riprendete il sorriso con questo. L’eterna dicotomia tra nord e sud, un po’ stereotipata e un po’ no, ma quando “non ci vedi più dalla fame” non importa se lo spot è televisivo o per il web, l’importante è mangiarci su.

Possibilandia, Tuc

A metà strada esatta tra una genialata pazzesca e lo spot più idiota di sempre, a Possibilandia tutto può succedere: tra gli spot televisivi da ricordare.

Crodino, l’analcolico biondo…

Sembra una barzelletta, «Un gorilla entra in un bar…» e da ridere, qui, ce n’è per più episodi. E non dite che non avete mai chiamato Dino il vostro barista di fiducia.

Il Paradiso di Lavazza

In principio era Carmencita a Carosello, e da lì in poi Lavazza non ha più smesso di farci ridere. Dal suo Paradiso ben volentieri sono passati alcuni dei personaggi più conosciuti della televisione italiana, consolidando la notorietà di uno dei marchi che più si associano al Made in Italy nel mondo.

 

Gratta e vinci

Ponciponcipopopò.

No Martini, no party

Poteva mancare lui, in questa rassegna casuale dei migliori spot televisivi italiani? Armando Testa ha firmato questa campagna 10 anni fa, ormai un evergreen di tutte le vostre serate alcoliche.

Una telefonata allunga la vita, Sip

Se non ricordate questo spot, due sono le cose: o siete più giovani di me o avete una memoria peggiore della mia (nel qual caso, mi dispiace davvero tanto per voi). Quando Telecom si chiamava ancora Sip e Armando Testa (sempre lui) la faceva da padrone, questo commercial in puntate è diventato il must degli spot televisivi italiani, anche perché racconta un modo di fare tipicamente italico: parlare come se non ci fosse un domani.

Cogli l’attimo Fiat

The one and only, uno degli spot televisivi più conosciuti di sempre, poco importa se non ricordate perché Fiat l’ha fatto (la supervalutazione dell’usato a tasso zero, un’espressione tristissima in confronto alla genialità di questo spot). Lei litiga a morte col fidanzato e il vicino – bellissimo – è già dietro la porta pronto all’attacco. Di uomini così, in effetti, non ne vedo dal 2002.

Carolina Attanasio

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