marchi di abbigliamento italiani
04 Aprile 2018   •   Francesca D’Arienzo

Marchi di abbigliamento italiani che pensavi fossero stranieri

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«Snap Italy vi propone una seconda lista dedicata ai marchi di abbigliamento italiani che probabilmente credevate stranieri. Dai nomi ingannevoli ma di grandissima qualità ecco altri fashion brand nostrani che forse non tutti credevano provenienti dal Belpaese»

Per chi l’avesse persa qui può leggere la prima parte! Alla lista di quei brand italiani se ne aggiungono tanti altri che, a causa del loro nome sempre più straniero, non vengono considerati Made in Italy. In questa piccola raccolta ecco i marchi di abbigliamento italiani che forse credevate stranieri!

Iceberg

Tra i marchi di abbigliamento italiani più in voga dell’ultimo periodo, il brand è stato fondato nel 1959 dal gruppo Gilmar da Silvano Gerani e Giuliana Marchini Gerani. Il suo polo produttivo è a San Giovanni in Marignano, un Comune dell’Emilia Romagna, dove ha sede la piattaforma logistica, gli uffici stile, il controllo qualità e il reparto spedizioni. Il marchio nasce nel 1974 quando lo sportswear segna la più grande trasformazione del vestire, sconvolgendo ogni abitudine e dettando nuove regole di comportamento. Comincia con la produzione di pullover per poi estenderla ad una serie di capi dallo stile unico e particolare. La sua nuova campagna autunno-inverno 2017-18 parte sotto il marchio Ice Play (ne abbiamo parlato qui). Iniezione di pura energia, tripudio di arte, stampe, colori mixati in uno stile pop caleidoscopico: sono le caratteristiche di chi ha un lato ribelle e vuole rompere le regole della moda.

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Etro

Anch’essa è una casa di moda italiana. È stata fondata nel 1968 a Milano, dove ha la sede principale. È uno tra i marchi di abbigliamento italiani più poliedrici di tutto il panorama, che produce collezioni d’abbigliamento sia per uomo che per donna, ma anche accessori, fragranze ed arredo per la casa. Il suo marchio di fabbrica è senz’altro il disegno paisley, ovvero un simbolo ottenuto raffigurando il boteh o buta, un motivo vegetale a forma di goccia di origine persiana, presente su ogni capo. Il suo direttore creativo è Jacopo Etro che ha avuto l’ispirazione del logo consultando l’archivio della biblioteca aziendale contenente proprio l’arte tessile paisley.

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DrunknMunky

nasce nel 1999 ed è uno dei brand italiani che riscuote più successo tra i giovani. Produce principalmente sneakers sportive ma anche abbigliamento per uomo, donna e bambini. Simbolo della casa di moda è senza dubbio la scimmietta, presente come logo su ogni prodotto. Il marchio Drunknmunky è influenzato da persone, musica e cultura. I suoi valori fondamentali sono la forza, l’identità e l’indipendenza. Questo brand si rivolge a tutte quelle persone che non hanno paura di osare e di esprimere sé stessi. Non a caso è uno tra i marchi di abbigliamento più apprezzati nell’universo alternative.

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Moi multiple

Il brand nasce a Milano dalla creatività della designer Anna Francesca Ceccon nell’estate del 2008. Si attesta fin da subito come marchio emergente sulla scena internazionale in seguito alla vittoria al concorso Who is on next? ideato da Franca Sozzani insieme a Vogue Italia nel 2009. Quest’anno è stato grande protagonista ad Alataroma, con la nuova collezione “Animali Fantastici”. Come ci ha svelato nell’intervista, Anna Francesca Ceccon ha deciso per la sua maison questo nome particolare per evidenziare che, nella società attuale, dominata da internet, si assumono diversi ruoli sociali, familiari e lavorativi.

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Anye by

marchio Made in Italy, nato a Carpi nel 2000 da un’idea di Alessandra Marchi, una designer che definisce il suo brand “revintage”, ovvero rivisita i capi vintage in chiave moderna e contemporary chic. Un brand molto giovane che fin da subito si è fatto strada tra i millenials soprattutto sui social network, la migliore vetrina per i suoi capi. Uno stile di difficile definizione perché in grado di mixare più materiali, stampe, colori e forme.

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