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17 Marzo 2020   •   Sara Giannessi

Le opere del Bernini a Roma: appunti per le future passeggiate

Che senso ha parlare delle opere del Bernini che si possono vedere a Roma in questo momento? Forse ha più senso che mai. In questi giorni stiamo mettendo da parte e forse riscoprendo un po’ della voglia di esplorare e conoscere le nostre città, di assaporare la vita vera e non solo virtuale. E quale modo migliore per farsi trovare preparati se non stilare una lista dei posti che si vorrebbe scoprire?

Sapevate che moltissimi edifici di Roma tra i più iconici sono opere di Gian Lorenzo Bernini? E che molte delle sue statue appartengono alla collezione della Galleria Borghese? E che la famosa Barcaccia di Piazza di Spagna fu realizzata dal padre di Gian Lorenzo Bernini, Pietro Bernini? Roma è e rimarrà sempre uno dei migliori per passeggiare senza meta, perché a ogni angolo è possibile incontrare un’opera d’arte che sta là da secoli, o anche solo anni, a raccontarci la Storia dal punto di vista della città e dei suoi abitanti.

Le opere di Bernini a Roma: Palazzo di Montecitorio

Uno degli edifici progettati dal Bernini è il palazzo di Montecitorio. Una facciata che conosciamo tutti, che vediamo tutti i giorni al telegiornale, ma neanche io mi ero mai chiesta chi fosse l’architetto, a che epoca appartenesse, a cosa fosse destinato in origine. L’edificio fu infatti commissionato a Bernini come residenza di una delle storiche famiglie aristocratiche d’Italia, i Ludovisi. Dal Risorgimento in poi il palazzo fu requisito per ospitare la Camera dei Deputati. La facciata posteriore invece fu realizzata nei primi decenni Liberty del Novecento da Ernesto Basile, l’architetto del santuario di Santa Rosalia a Palermo. Anche gli interni sono da attribuire al periodo Liberty, come è evidente dal Velario che sormonta la Camera dove siedono i deputati.

PIazza Montecitorio, Roma ©Geobia via Wikipedia Commons

Piazza Barberini

Un altro palazzo nobiliare realizzato da Bernini è il Palazzo Barberini e l’annessa Fontana delle Api e Fontana del Tritone. Le tre opere si trovano raggruppate a Piazza Barberini. La Fontana delle Api si trova all’angolo con Via Veneto, la via del La Dolce Vita, e rappresenta lo stemma della famiglia Barberini, la famiglia di Papa Urbano VIII, il papa innamorato di Donna Olimpia a cui Pasquino ha dedicato molte satire. La fontana doveva servire da abbeveratoio per i cavalli, e questo spiega la vasca bassa e larga. La Fontana del Tritone invece è una vera e propria fontana barocca, che sfrutta i giochi d’acqua per creare una visione sensazionale e piena di riflessi luminosi.

Johann Friedrich Hennings, Fontana del Tritone, Piazza Barberini

La fontana dei Quattro Fiumi

Altra fontana spettacolare tra le opere di Bernini a Roma è quella dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Rappresenta i quattro fiumi più lunghi conosciuti all’epoca: Nilo, Rio della Plata, Danubio e Gange. Non vi dirò quale statua rappresenta quale fiume, ci sono abbastanza indizi per scoprirlo da soli. C’è però un particolare divertente da notare. Di fronte alla fontana sorge la Chiesa di Sant’Agnese in Agone, progettata da Francesco Borromini. I due architetti si contendevano il monopolio e la gloria nella Roma del tempo. E per fare uno smacco al rivale Bernini realizzò la statua della fontana sotto la chiesa con la mano alzata come a doversi proteggere dalla caduta imminente dell’edificio del rivale.

Fontana dei Quattro Fiumi, Piazza Navona

Piazza San Pietro

Ma l’edificio più iconico che porta la firma del Bernini è sicuramente il colonnato di Piazza San Pietro. La progettazione di questo nuovo spazio durò 11 anni, a quanto riportano le fonti. Il colonnato è particolare per la sua forma ellissoidale. Ma un’accortezza che difficilmente si nota è la forma a trapezio della piazza tra il cortile e la facciata della Basilica. Lo stratagemma del trapezio per allungare gli spazi era già stato usato a Roma da Michelangelo per la piazza del Campidoglio. In questo caso la progettazione era ancora più delicata, perché doveva tenere conto anche della cupola di Michelangelo che non doveva in alcun modo essere coperta.

opere di Bernini a Roma

Veduta aerea di Piazza San Pietro, foto d’epoca

Sara Giannessi