integratori alimentari
07 Agosto 2020   •   Monika Beben

Integratori alimentari: le preferenze degli italiani

«Il popolo italiano è sempre più attento alla propria salute e al benessere, con un crescente consumo di integratori alimentari e rimedi naturali»

Da molti anni il cinema propone l’immagine degli americani come persona molto attente alla forma, con il grande contrasto fra gli obesi e i “malati di fitness” dal fisico scultoreo che mandano giù pasticche ad ogni ora. Noi italiani non abbiamo in generale abitudini così esasperate, ma è in aumento l’uso di integratori alimentari per il benessere psicofisico. Ancor di più il ricorso verso quelli di origine naturale. Aumentando la conoscenza sui rischi per la salute, soprattutto grazie alla comunicazione efficace su Web, che deriva anche da fattori esterni, come l’inquinamento, la vita stressante, i cambiamenti climatici e i nuovi virus in circolazione, i consumatori si orientano verso rimedi naturali per il sostegno quotidiano.

Cosa sono gli integratori

Gli integratori alimentari sono prodotti utilizzati per aggiungere sostanze nutritive alla propria alimentazione o per ridurre il rischio di problemi di salute – precisa una portavoce di SUNDT.it – disciplinati a livello europeo con la Direttiva 2002/46/CE e relativi decreti di recepimento, per garantire uno standard di sicurezza comunitario. Il continuoaumento dei consumi in Italia è visibile soprattutto a partire dalla crisi economica del 2008 perché:

  • la razionalizzazione del consumo ha fatto concentrare su beni primari, in primis quelli che riguardano la salute;
  • medici e farmacisti valorizzano di più il ruolo degli integratori
  • la maggiore accessibilità all’informazione sta contrastando la persistenza di misleading nell’arena pubblica, reiterati da media, opinion leader, che ostacolano il compiuto riconoscimento del valore sociale degli integratori alimentari;
  • la situazione socioeconomica italiana impone ritmi di vita sempre più stressanti e debilitanti, che richiedono al fisico un maggiore apporto di sostanze fondamentali per l’equilibrio biochimico.

Seguire una sana alimentazione è sempre il modo migliore per ottenere i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Tuttavia, alcune persone non ottengono abbastanza vitamine e minerali dalla loro dieta quotidiana e i loro medici possono raccomandare un supplemento. Alcuni integratori possono cambiare il funzionamento dei medicinali che potreste già assumere, quindi è opportuno chiedere un parere preventivo al dottore.

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La filiera in Italia

Euromonitor International, che ha analizzato se e come varia il concetto di “Salute” nelle diverse fasce di età, ha messo in evidenza che l’idea di “vita sana” e “comportamenti salutari” sono in costante evoluzione. Cresce l’attenzione per uno stile di vita equilibrato e verso il benessere della mente, ma anche per il controllo del peso non più solo per una questione di vanità estetica in oltre la metà degli intervistati. Un aumento generalizzato per chi ricorre all’automedicamento, anche mediante integratori.

Secondo quanto il dipinto dalla V indagine di settore La filiera italiana dell’integratore alimentare, condotta dal centro studi FederSalus con la collaborazione di Iqvia, il fatturato industriale 2018 delle aziende della filiera italiana ha raggiunto circa i 3,7 miliardi di euro: è aumentato per il 75% del campione intervistato, piazzando l’Italia al primo posto fra i Paesi europei. La produzione è stata realizzata principalmente per conto terzi, in prevalenza proprio in Italia. Notevolmente positiva la ricaduta occupazionale, con circa 22 mila addetti aumentati per il 53% delle imprese coinvolte. Così come sono cresciuti gli investimenti nel 2018 per il 54% del campione.