Valentino Haute Couture
06 Agosto 2020   •   Raffaella Celentano

Valentino Haute Couture: l’Alta Moda come rinascita

«La collezione Valentino Haute Couture è un sogno ad occhi aperti che riporta l’Alta Moda italiana al centro della scena internazionale, con un sapiente mix di tradizione e innovazione digitale»

La maison dell’imperatore della moda italiana non smette di sorprenderci e di farci sognare, e con la collezione Valentino Haute Couture ci riporta in un mondo onirico, reso ancora più incredibile dall’unione tra tradizione sartoriale e innovazione digitale. Valentino e il suo direttore creativo, Pierpaolo Piccioli, ci mostrano cosa vuol dire davvero “fare di necessità virtù”, reagendo alle difficoltà del momento in maniera creativa e resiliente e dando vita ad uno show indimenticabile.

La sfilata haute couture si è tenuta lo scorso 21 Luglio a Roma, negli studi di Cinecittà, ed è stata un progetto ibrido composto da un evento live diffuso in streaming e un lavoro digital creato ad hoc da Nick Knight. The Performance: of Grace and Light, a dialogue between Pierpaolo Piccioli and Nick Knight è il titolo della presentazione che ha mostrato al pubblico quindici creazioni di alta moda realizzati in un formato XL e confezionati in taffetà, chiffon, tulle e organza illuminati da paillettes e strass. Abiti vaporosi e scintillanti, sospesi tra le luci come in un sogno ad occhi aperti. Ed è proprio sui sogni che si concentra Pierpaolo Piccioli, per dare al suo pubblico qualcosa in cui credere, qualcosa con cui superare i momenti difficili, un porto sicuro in cui ripararsi anche solo per un momento.

«Siamo finalmente vicini e pronti a sognare insieme. Con amore.»
Pierpaolo Piccioli

Con la collezione Autunno/Inverno 2020-21 Valentino Haute Couture l’Alta Moda sembra tornare più forte e viva che mai. L’Alta Moda romana è spettacolo, sogno, speranza… Vestiti bianchi dalle proporzioni lunghissime, con volumi esagerati, realizzati per stupire. Per alcune creazioni la lunghezza era di quattro o cinque metri e hanno richiesto fino a quattromila ore di cuciture a mano e trecentocinquanta metri di tessuto. Certo, presentare una collezione così grande e particolare in un periodo di difficoltà è una sfida, eppure questa decisione ci ricorda che la moda può non solo riflettere il momento, ma deve anche reagire ad esso. Persino la sproporzione degli abiti è voluta, perché si traduce nel messaggio ottimistico di voler superare il limite. La moda, o meglio l’Alta Moda, non si pone limiti e reagisce alle difficoltà in maniera spettacolare e innovativa. La moda è emozioni, sogni e immaginazione.

Le modelle vengono presentate sospese in aria, come statue fluttuanti o acrobati, avvolte in abiti candidi che ricalcano la purezza della creazione e dell’arte sartoriale. L’Alta Moda di Valentino è pura poesia, fatta di enormi abiti bianchi, metri e metri di tessuti preziosi, fiumi di rouches, volantpaillettes. Un tripudio di eleganza e un’artigianalità unica che riesce a dar vita anche ai sogni. Abbiamo il cappotto di tundra, organza e tulle bianco con volant indossato sull’abito fourreau di organza avorio con cappuccio e fendue ricamato con paillettes argento. E poi l’abito a sbuffo plissé di taffetà bianco con uno scollo profondo, l’abito bustier in taffetà e quello in chiffon e piume, l’abito in tulle nude ricoperto di frange di paillettes e filo giapponese iridescente. Il couturier visionario omaggia Valentino, la sua storia, la sua città e il suo team, che anche questa volta ha avuto un ruolo da protagonista nella performance.

«La mia più profonda gratitudine va alla grazia e alla luce delle persone che hanno lavorato così duramente a questa collezione. Se devo pensare a un futuro, all’opportunità di costruire qualcosa di nuovo, posso solo sperare che sarà realizzato dalle mani e dai cuori e con la stessa passione di quegli umani che posso chiamare il mio popolo.»
Pierpaolo Piccioli

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