Giro d’Italia
10 Maggio 2018   •   Snap Italy

Giro d’Italia 2018, 3.600 km fra sport e cultura

«La Corsa Rosa più famosa al mondo giunge alla 101esima edizione. Tante le novità per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, dalla sede di partenza a quella di arrivo, dagli atleti in gara ai grandi del passato e a quelli che verranno. Il Giro d’Italia è questo e tanto altro, scopriamolo insieme».

Il Giro d’Italia e In Giro per l’Italia. La competizione italiana, dopo la primavera ciclistica della Milano-Sanremo, giunge alle 101esima edizione all’insegna di grandi novità. Per la prima volta nella sua storia, la Corsa Rosa avrà come sede di partenza una città extraeuropea, Gerusalemme per poi giungere nel Bel Paese e attraversarlo in lungo e in largo, da Catania (CT) a Roma. Vediamo insieme le tappe, i numeri e i protagonisti di una delle più grandi corse di ciclismo su strada d’Europa.

«Che cosa può esserci di più storico di un percorso che inizia a Gerusalemme e finisce a Roma? Il cammino delle Crociate all’inverso, due culle della civiltà unite dal filo rosa dello sport»
Andrea Monti (direttore de La Gazzetta dello Sport)

Il percorso

Giro d’Italia

La competizione si aprirà a Gerusalemme in nome del grande campione Gino Bartoli il cui nome è stato inciso sul muro del Giardino dei Giusti dello Yad Vashem, Ente Nazionale per la Memoria della Shoah di Israele. Dopo Tel Aviv e Eilat i ciclisti approderanno sulle coste siciliane e da Catania riprenderanno a pedalare alla volta della Capitale. Dalla Sicilia alla Calabria. Dopo le tre tappe sicule si salirà lo stivale percorrendo il tratto Pizzo Calabro-Praia a Mare che oltre essere adatta ai velocisti lo è anche per tutti gli amanti dei paesaggi naturalistici italiani.

A suon di viste mozzafiato si giunge a Campo Imperatore (AQ). A questo punto terminerà la prima settimana e, dopo una pausa, i ciclisti ricominceranno dalla tratta più lunga, ovvero quella da Penne (PE) a Gualdo Tadino (PG) che conta 239km. Il Giro ripercorrerà i luoghi che hanno segnato l’identità nazionale: dal Belice a Rigopiano passando per Nervesa, protagonista dell’epilogo bellico. Dalla frazione Trento-Rovereto alla Susa-Cervinia il traguardo è vicinissimo. Una volta giunta a Roma la carovana dovrà percorrere un percorso di 11,5 km per dieci volte per poi tagliare il traguardo.

I Numeri

359.456,1 i km percorsi dal 1909 ad oggi. 69 le vittorie italiane, 31 quelle straniere. 100 edizioni disputate, 1897 le tappe. 298 il maggior numero di partenti (1928). 8 il minor numero di arrivati (1914). 13 le partenze dall’estero. 4 i giri conclusi a Roma (1911, 1950, 2009, 2018). Per il Giro d’Italia 2018 sono 239 i km della tappa più lunga (Penne-Gualdo Tadino), 3.546,2 km la lunghezza totale del percorso. 172 i corridori al via, 22 le squadre e 21 le tappe.

Non solo… Rosa

Giro d’Italia

Tanti gli atleti in gara che si apprestano a collezionare il miglior tempo ad ogni tappa del Giro. Le squadre italiane sono 3, la Androni Giocattoli – Sidermec di Gianni Savio, la Bardiani Csf di Bruno Reverberi e la Wilier Triestina – Selle Italia di Angelo Citracca. Ma il vincitore sarà solo uno, anzi 4. Oltre la famosissima maglia rosa la competizione prevede altri tre premi. La maglia azzurra riconoscimento previsto per tutti gli atleti che per primi transiteranno ai GP della Montagna, tanta resistenza quindi e agilità. Troviamo poi la maglia ciclamino che premia il vincitore della classifica a punti ed infine la maglia bianca che premia il Miglior Giovane, qui l’entusiasmo sarà un requisito base per i tantissimi giovani ambiziosi che vorranno accaparrarsi il premio.

Hall of Fame

Ma il Giro d’Italia deve la sua fama ai grandi del passato che hanno scritto la storia del ciclismo italiano. Bartali-Coppi una coppia d’altri tempi. Impresa dopo impresa i due campioni sono giunti nell’olimpo del ciclismo italiano. Il primo a 21 anni, nel 1936, taglia il traguardo nella città di Milano e conquista la sua prima maglia rosa. Coppi invece nel 1949 e nel 1953 è protagonista di testa a testa che rimarranno impressi nella storia e in entrambi le occasioni si aggiudica la vittoria. Un fenomeno. Gli anni ’90 sono invece di Marco Pantani che nel 1994 e nel 1998 vince tutto e guadagna il titolo de La Gazzetta dello Sport “Pantani sei un mito”.

Il Giro d’Italia è un trait d’union fra storia, sport e tradizione. Che vinca il migliore!

Foto: https://www.facebook.com/giroditalia/

Elisa Malomo