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10 Dicembre 2019   •   Snap Italy

Gen Z nella serie A 2019/2020: i talenti del futuro

«La Serie A 2019/2020 sta presentando al mondo la cosiddetta “Gen Z”, schiera di calciatori giovani e giovanissimi ormai pronti a prendersi la ribalta.»

La Serie A 2019/2020 sta mettendo in mostra moltissimi talenti nati nel nuovo millennio e smentendo chi tra critici e opinionisti aveva sempre affermato che le nostre squadre non puntano mai sui giovani. Tra i classe 2000 già affermati c’è chi si è già preso il posto da titolare nei Campioni d’Italia della Juventus come De Ligt, chi ha conquistato la fiducia dell’allenatore dell’Italia Roberto Mancini come Sandro Tonali, chi è finito sul taccuino delle big del calcio internazionale e altri giovani talenti che si stanno facendo valere in realtà emergenti come Atalanta, Parma, Verona e Sassuolo. Scopriamo i migliori talenti della Gen Z e quelli destinati a salire alla ribalta nei prossimi mesi.

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De Ligt, il difensore del futuro

Sono tanti i nati dal 2000 in poi che si sono messi in mostra in queste prime 14 giornate di campionato a suon di gol e prestazioni di altissimo livello. Il più quotato (è stato pagato 85 milioni, cifra record per un difensore in Italia), sia per le aspettative che lo circondavano al momento del suo arrivo in Serie A che per quanto messo in mostra, è sicuramente Matthijs De Ligt. Dopo aver stupito lo scorso anno trascinando l’Ajax alla semifinale di Champions, l’olandese era stato accolto come il nuovo perno difensivo della Juventus, pronto a raccogliere l’eredità del ritirato Barzagli e di Chiellini. Il processo di adattamento non è stato dei più facili.

Catapultato subito tra i titolari per l’infortunio dello stesso Chiellini, il giovane difensore ha faticato nelle prime uscite, mettendo insieme falli da rigore e prestazioni insufficienti. Da qualche giornata, però, il vento è cambiato e De Ligt è tornato quello ammirato nell’ultima stagione e nel recentissimo successo contro l’Atletico Madrid ha dimostrato di poter essere un ingranaggio fondamentale nella caccia alla Champions dei bianconeri. Una rincorsa, quella al più importante trofeo continentale per club da seguire anche attraverso i consigli di Snai, da sempre uno degli operatori più attenti al calcio nazionale e internazionale.

Gen Z italiana: Sandro Tonali

Sul palcoscenico internazionale è sbarcato di recente anche Sandro Tonali, 19enne regista del Brescia, tra gli elementi più rappresentativi della Gen Z del calcio. Arrivato in Serie A con la pesante etichetta di nuovo Pirlo, il mediano lombardo non si è fatto schiacciare dalle pressioni e fin qui è stato uno dei più positivi dei suoi. In più ha aggiunto anche il primo gol nel massimo campionato col Genoa, due assist e l’entrata definitiva nelle rotazioni azzurre, con il Ct Mancini che l’ha già schierato più volte titolare durante le qualificazioni a Euro 2020 e quasi sicuramente lo inserirà nella rosa dell’Europeo.

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La Serie A 2019/2020 presenta i suoi talenti

  • Dejan Kulusevski: Restiamo a centrocampo per parlare del trequartista del Parma in prestito dall’Atalanta. Alla prima esperienza in Serie A dopo aver regalato numeri a ripetizione con le giovanili della Dea, lo svedese non si è fermato con la maglia dei Ducali e in 13 partite ha messo insieme la bellezza di 3 gol e 5 assist. Il tutto mostrando una maturità calcistica, una freddezza e una capacità di saltare l’avversario davvero di livello superiore. Non stupisce che Juventus, Inter e Manchester United siano già pronte a mettere sul piatto una cifra superiore ai 30 milioni di euro e che stiano per scatenare un’asta nel prossimo mercato estivo.
  • Marash Kumbulla: Tra le colonne del Verona rivelazione di questo campionato, nono in classifica con la seconda miglior difesa dopo quella della Juventus, c’è sicuramente questo difensore centrale albanese. Il suo tecnico Juric non ha avuto paura a schierarlo titolare nella stagione d’esordio in serie A e il ragazzo l’ha ripagato con prestazioni sempre oltre la sufficienza e con un gol contro la Sampdoria. Veloce, forte fisicamente e molto maturo, è destinato a ben altri palcoscenici in futuro. E su di lui si stanno già muovendo Inter e Napoli.
  • I fratelli Traoré: Gli stessi palcoscenici che potrebbero calcare due fratelli che stanno facendo parlare di sé a suon di gol e ottime giocate. Stiamo parlando di Hamed Junior Traoré, regista che già lo scorso anno a Empoli aveva fatto benissimo e che in questa stagione al Sassuolo non ha fatto che confermare quelle doti di intelligenza calcistica e duttilità che avevano attirato molte squadre (per lui già due gol e un assist in stagione giocando da regista arretrato) e di Amad Traoré, del vivaio atalantino che quest’anno ha realizzato contro l’Udinese il gol più “giovane” della Serie A. Al momento si alterna tra formazione primavera e prima squadra ma il numero di convocazioni tra “i grandi” è destinato a salire nelle prossime gare.

Gen Z … all’attacco

Il primo è quello di Eddie Salcedo, attaccante classe 2001 di proprietà dell’Inter e in prestito al Verona. Dopo aver passato le prime cinque giornate in panchina, questo ragazzo della gen Z di scuola Genoa è salito di colpi e, complice la scarsa vena realizzativa degli altri avanti scaligeri, si è preso la maglia da titolare segnando un gol contro il Brescia nelle otto presenze collezionate.

Sempre dall’Inter arriva forse uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano: Sebastiano Esposito. Il giovane nato a Castellammare di Stabia ha stupito tutti nel pre-campionato ed è rimasto ai nerazzurri per imparare il mestiere da Lukaku e Lautaro Martinez. Fin qui è sceso in campo tre volte in Serie A e 2 in Champions League. Non è ancora maturo per una maglia da titolare ma il fatto che uno come Conte abbia deciso di tenerlo in squadra e di non renderlo disponibile alla Nazionale è una prima indicazione delle sue potenzialità. Se sarà il prossimo italiano a vincere il Pallone d’Oro è troppo presto per dirlo, ma se il buongiorno si vede dal mattino…

Molto più avanti nello sviluppo calcistico è invece Dusan Vlahovic, attaccante serbo della Fiorentina. Montella non ha mai avuto paura a lanciare i giovani e Dusan si è fatto trovare pronto fin qui sia nel ruolo di esterno offensivo che in quello di centravanti puro: in dieci presenze tra campionato e Coppa Italia ha già realizzato la bellezza di 4 gol (con l’exploit della doppietta segnata contro il Cagliari) spesso partendo dalla panchina.