frutta secca
16 Luglio 2019   •   Snap Italy

Frutta secca, il piccolo grande alleato di una dieta sana

«In una dieta sana ed equilibrata un ruolo cruciale lo gioca la frutta secca. Attenti, però, agli abusi e al giusto bilanciamento, capisaldi di un’alimentazione corretta al 100%»

La frutta secca è un alimento che bisogna tenere in considerazione nella nostra dieta quotidiana, sia che si segua un regime sportivo e di allenamento costante, sia che invece si preferisca seguire un regime normo oppure ipocalorico. La frutta secca, se abbinata in modo corretto agli alimenti, nei pasti principali oppure come spuntino tra la colazione e il pranzo o tra il pranzo e la cena, può infatti apportare molti benefici all’organismo. Il processo di essicazione riduce il quantitativo d’acqua contenuto nella frutta secca, il che contribuisce ad aumentare la densità dei nutrienti in rapporto al peso. Prima di proseguire per capire quali tipi di frutta secca scegliere e come inserirli correttamente nel regime alimentare quotidiano, bisogna distinguere fra due tipi di frutta secca: lipidica e glucidica.

Mentre la frutta lipidica corrisponde alle mandorle, ai pistacchi, alle arachidi, agli anacardi, alle noci e a tutti i tipi più noti di frutta in guscio; la frutta glucidica non è nient’altro se non la frutta di uso comune sottoposta, però, al processo di essicazione, quindi troveremo le mele, l’ananas, il cocco, le banane, le albicocche, le prugne e altri frutti simili. Ultimamente, come frutta secca si trovano anche radici come lo zenzero o piante come l’aloe. Per avere una panoramica, scopri di più sui tipi di frutta e di semi sottoposti a essicazione e disponibili sul mercato.

frutta secca

Quali tipi di frutta secca scegliere

La frutta secca glucidica è l’ideale per avere un pieno di energia, per esempio dopo un allenamento. L’elevata quantità di zuccheri e fibre contenuta all’interno della frutta essiccata, per esempio le mele, contribuiscono a velocizzare il recupero delle forze dopo un intenso sforzo fisico. La frutta secca di tipo lipidico è invece molto povera di zuccheri, ma è ricca invece di proteine, grassi monoinsaturi e polinsaturi e fibre insolubili. Per questa sua peculiare composizione, si presta quindi come ottimo attenuante della fame e contribuisce ad accelerare il senso di sazietà. Per tale ragione è consigliata in abbinamento ai pasti, anche se in piccole dosi, oppure come spuntino per spezzare la fame tra un pasto e l’altro. Inoltre, meglio se consumata al mattino, così la carica calorica fornita verrà utilizzata e smaltita nel corso della giornata. Errore da non commettere è quello di mangiarne abbondanti porzioni dopo i pasti, in questo modo infatti si forniscono delle dosi energetiche massicce al nostro corpo, che avvia i meccanismi di riserva del cibo o, detto altrimenti, si ingrassa.

Quanta frutta e per quali benefici

Le dosi consigliate sono di circa 15 grammi in regimi alimentari ipocalorici o di 30 grammi nel caso di diete normocaloriche. I benefici che apportano i diversi tipi di frutta all’organismo dipendono dal tipo di frutta scelto, per fare qualche esempio le noci sono consigliate per gli ottimi livelli di Omega 3 che apportano al corpo, mentre le mandorle sono ricche di magnesio e di vitamina E, le castagne sono invece abbondanti riserve di amido, proteine e zolfo, il dattero è un’ottima riserva di ferro, l’ananas è un eccellente diuretico e ancora il fico secco è invece ottimo per i casi di stipsi e di costipazione.