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05 Agosto 2021   •   Giada Bucchi

Food Valley: itinerario nel regno del Parmigiano Reggiano e del Culatello

«Itinerario nella Food Valley, nel regno del Parmigiano Reggiano e del Culatello, fra le terre di Verdi, i castelli del Sale e il Festival @cquechepassione a Salsomaggiore e Tabiano Terme»

La sveglia va puntata presto nel cuore dell’Emilia. Solo così, con il sole delle prime ore del mattino, è possibile immergersi nel regno del Parmigiano Reggiano, per scoprirne i segreti della produzione tra le splendide campagne della Food Valley.

1) caseificio Parma2064

Alle 7:30, il caseificio Parma2064 di Fidenza (PR) apre le proprie porte e scosta idealmente il sipario sull’universo in febbrile movimento del processo che porta alla creazione del formaggio italiano più amato al mondo. Le atmosfere vaporose del luogo in cui ogni anno vengono alla luce oltre 30mila forme contrassegnate dal marchio della cooperativa avvolgono ogni fase di una visita guidata negli ambienti di lavorazione casearia che si insinua nei corridoi scavati dal tempo tra le imponenti pareti scaffalate dedicate alla stagionatura, per giungere al magazzino e terminare con una degustazione di 12, 24 e oltre 40 mesi.

2) Busseto, la terra di Giuseppe Verdi

Andando verso nord, la sosta alla casa natale di Giuseppe Verdi nella frazione Roncole Verdi, con deviazione altrettanto imprescindibile alla dimora-museo dedicata a Giovannino Guareschi, è il preludio alla dimensione lirica – ma non solo – di Busseto. La statua del grande compositore emiliano presidia la piazza centrale e detta il tempo di una visita sinfonica che comincia da Casa Barezzi, oggi museo verdiano ma un tempo dimora dell’imprenditore che scoprì il talento del futuro genero, ospitandone la prima esibizione pubblica. Percorrere le sue stanze ricche di cimeli, lettere autografe, ritratti, documenti e memorabilia è come penetrare in una storia scritta sul pentagramma, che non può che proseguire nel delizioso Teatro Giuseppe Verdi, vero salotto cittadino ricavato nella Rocca (già Castello dei Pallavicino), di fondazione duecentesca. Il Palazzo del Monte di Pietà o le architetture religiose come la Collegiata di San Bartolomeo o la Chiesa di Santa Maria degli Angeli sembrano intervalli tra gli atti di un’opera che termina con il classico gran finale, qui incarnato dal Museo Nazionale Giuseppe Verdi e dal Museo Renata Tebaldi, entrambi allestiti negli spazi della straordinaria Villa Pallavicino, tra le più splendide residenze nobiliari del Parmense.

3) Antica Corte Pallavacina, tappa obbligata nella Food Valley

Giunti a questo punto, è la fame stessa a spingere le ruote verso Polesine Parmense (PR), regno del gusto dei fratelli Luciano e Massimo Spigaroli, signori incontrastati dell’Antica Corte Pallavicina. Qui, dove lo sciabordio delle acque del Po sembra accordarsi alla musica dei capolavori verdiani, è possibile immergersi nell’aria autentica dell’Hosteria del Maiale, luogo di recupero di una straordinaria tradizione culinaria. La tappa nei sapori si completa abbinando ai salumi e alle antiche ricette che hanno fatto grande la Bassa una visita guidata al Museo del Culatello e del Masalén, percorso concretissimo e virtuale tra i protagonisti alla base della nascita di un simbolo del territorio, figlio della nebbia.

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4) Ultima tappa a Salsomaggiore

Poi una capatina nella terra che incoraggia a godere dei piaceri della vita: Salsomaggiore e Tabiano Terme, un tempio del benessere che vale una sosta e una visita approfondita. Solo mettendo da parte la fretta è infatti possibile andare oltre l’immagine da brochure per dedicare tempo alla scoperta dei Castelli del Sale – disseminati tra Tabiano, Contignaco e Scipione e così denominati in virtù dell’originaria funzione di difesa delle preziose saline – alla contemplazione della monumentale struttura liberty del Palazzo delle Terme di Berzieri, al tuffo tra i fossili e i resti oceanici raccolti al MuMAB – Museo del Mare Antico e della Biodiversità o ancora alle passeggiate sui sentieri delle dolci colline di Tabiano al confine con il Parco dello Stirone e Piacenziano, alla novità della “Stanza delle Meraviglie” all’interno della Palazzina Warowland, per poi concludere la giornata con un aperitivo in uno degli eleganti caffè storici di Salsomaggiore Terme. Sino a settembre poi è in corso il Festival @cquechepassione, realizzato grazie al contributo di Provincia di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 21, Fondazione Cariparma e PINKO. Tanti eventi dedicati al mondo delle acque: mostre, concerti, visite guidate, ecc.

Immagine copertina: @VisitSalsomaggiore