14 Gennaio 2019   •   Francesca Tantillo

Firenze ferita: la mostra del dopoguerra fiorentino

«Firenze  ferita e il Ponte di Santa Trinità nel Diario di Maria Fossi Todorow e negli scatti di Paola Barocchi. Questo è il titolo della mostra che ha inaugurato  lo scorso 20 dicembre 2018 a Firenze.   Una raccolta di scatti inediti  che testimoniano la distruzione della guerra e un diario che racconta uno dei periodi più dolorosi della storia moderna italiana.»

Firenze ferita e il Ponte di Santa Trinità distrutto durante gli scontri bellici della Seconda Guerra Mondiale  sono stati immortalati  in tutta la loro drammaticità negli scatti di una giovane Paolo Barocchi; ragazza all’epoca sopravvissuta alla guerra, oggi una delle più grandi storiche dell’arte.  Queste foto inedite insieme al diario sulle Memorie di guerra scritto da Maria Fossi Todorow nel 1945 a 17 anni sono celebrate a Firenze con una vera e propria mostra.

La mostra e la storia di Maria e Paola

Firenze ferita e il Ponte di Santa Trinità nel Diario di Maria Fossi Todorow e negli scatti di Paola Barocchi è questo il titolo dell’esposizione inaugurata lo scorso 20 dicembre 2018 al Museo di Palazzo Davanzati. Curata da Donata Levi, Alessia Cecconi (Direttore Fondazione CDSE), Martina Nastasi  (Fondazione Memofonte) con la collaborazione di Domenico Rapino (Curatore responsabile Museo di Palazzo Davanzati), è visitabile sino al 17 febbraio 2019. La mostra su Firenze ferita  offre uno spaccato inedito della città negli anni difficili della ricostruzione visto  dagli occhi, l’obiettivo e la penna di due giovani donne.

Maria e Paola sono due fiorentine, due donne ma anche due amiche che nel ’44 frequentano insieme l’ultimo anno di liceo. Durante il periodo natalizio è proprio Maria a regalare a Paola una foto del Ponte di Santa Trinità  con dietro la dedica «Da Maria, con tutto quello che tu sai» e l’annotazione «N 1569 + 3 VIII 1944». È una frase che lascia poco all’immaginazione. Di quel ponte erto quattro secoli prima non c’era più nulla. Le mine naziste avevano distrutto tutto, anni e anni di storia.

 

Firenze ferita

Foto presa da Firenze Today

L’assenza del ponte  porta un vuoto nella città, lasciando Firenze ferita agli occhi di chi la guarda, che però cerca di rialzarsi, di ricostruirsi ed è questo ciò che  trattano proprio gli scatti di Paola. Le pagine scritte da Maria e le foto, raccontano la storia della città che passa dal dolore e la distruzione del Ponte di Santa Trinità nel 1944 alla rinascita di Firenze  nel 1956, quando il ponte torna finalmente ad essere tale.

Le parti della mostra

La mostra si divide in due sezioni. La prima è dedicata al Diario scritto fra l’Aprile e l’Agosto del 44’ e pubblicato per la prima volta nel 2004 proprio da Paola Barocchi con la sua S.P.E.S. Il marchio S.P.E.S. è la storica casa editrice  fondata dalla Famiglia Barocchi nel 1974, che ha cessato la sua attività nel 2016. Oggi è  di proprietà della Fondazione Memofonte. La Fondazione è un’altra grande impresa di Paola Barocchi. Dopo la pensione, Paola ha deciso di adibire la casa  in cui da giovane  fotografò il Ponte a luogo di lavoro e incontro fra arte e informatica. Oggi infatti è la sede della Fondazione Memofonte che lavora a progetti di digitalizzazione della fonti storiche-artistiche le quali sono disponibili gratuitamente sul proprio sito. La seconda sezione invece è incentrata  proprio  sulla ricostruzione di Firenze e soprattutto del Ponte, diventato il simbolo del dolore e della distruzione che porta con se la guerra.

Firenze ferita

Foto presa dal sito di Finestre sull’arte

 

«Firenze ferita, molto ferita, che ha vissuto nei calcinacci per molti anni »

Come molti altri cittadini ha vissuto fra l’estate del 1956 e la primavera del 1957 la vicenda del ponte Santa Trinità giorno per giorno e addirittura fotografandolo una volta alla settimana perlomeno. «Non per dovere di cronaca ma per cogliere l’occasione di vedere ricostruire un monumento del passato con la tecnica del tempo, non la tecnica contemporanea, con la certezza che le istituzioni in questo modo hanno compreso fino in fondo la voce della città».

Ad  introdurre il Diario  c’è il saggio di Alessia Cecconi. Mentre lo scritto di Tomaso Montanari presenta e accompagna le fotografie inedite esposte che raccontano con le immagini la Firenze ferita. All’inaugurazione della mostra oltre ai numerosi interventi c’è stata anche la presentazione del volume Firenze  ferita e il Ponte di Santa Trinità nel Diario di Maria Fossi Todorow e negli scatti di Paola Barocchi curato sempre da Alessia Cecconi e Martina Nastasi.

Informazioni e orari

Dal lunedì al venerdì: ore 8:15 – 14:00

Sabato e domenica: ore 13:15 – 19:00

Francesca Tantillo