Film girati a Roma: in viaggio tra i capolavori del cinema
«Al fascino di Roma non si può resistere. Ecco un piccolo viaggio da fare, rigorosamente per adesso solo con la fantasia, nei luoghi più magici della nostra capitale. Scopriamo insieme alcuni dei più bei film ambientati a Roma»
Ogni giorno aspettiamo con speranza la fine dell’emergenza Covid-19. Non vediamo l’ora di riscattarci e di riprendere in mano la nostra vita che sembra sempre più “messa in pausa”. Uno dei nostri più grandi desideri è quello di poter tornare a visitare i luoghi bellissimi della nostra penisola. Luoghi che la rendono unica al mondo. Si sa, noi italiani siamo orgogliosi della bellezza del nostro paese, rappresentato anche dalle nostre bellissime città d’arte che ogni anno ospitano escursionisti e turisti da tutto il mondo. Meta perfetta dei nostri viaggi è sicuramente Roma, che è stata la location, o meglio, una vera e propria protagonista, di tanti film italiani e stranieri. Dal neorealismo a Fellini, passando per la commedia italiana e toccando i classici hollywoodiani, il binomio Roma-settima arte è sempre stata forte grazia a una lunga lista di film girati a Roma, in cui la città non rimane un semplice set ma una vera e propria protagonista.
È proprio questo lo spunto del nostro piccolo viaggio: un percorso virtuale tra i film girati a Roma per gustarci tutto il suo fascino e viaggiare un po’, anche solo con la mente.
La Dolce Vita di Federico Fellini (1960)
Se si pensa a Roma, non si può non pensare al genio di Federico Fellini. Federico Fellini nasce a Rimini nel 1920 ma è la città eterna che avrà il suo cuore. A Roma Fellini ha dedicato tante delle sue magnifiche opere lasciandoci un’eredità di ricordi e di arte. Indimenticabile è Roma, film del 1972 che forse più di tutti mostra il rapporto del maestro con la città. Un luogo di crescita e di profondo cambiamento. Questa volta però vogliamo ricordare La Dolce Vita, cogliendo l’occasione di far notare uno dei luoghi più famosi della capitale nel mondo: la Fontana di Trevi.
Marcello (Marcello Mastroianni) è un reporter scandalistico, frequenta i luoghi della mondanità in cerca di scoop e foto compromettenti. Per questo decide di seguire Sylvia (Anita Ekberg), famosa attrice di Hollywood. Una bionda bellissima che lo farà impazzire. Tutti ci ricordiamo la celebre scena di lei che ballando nella Fontana di Trevi chiama a sé come una sirena il nostro Mastroianni che perde completamente la testa per la bella attrice. Sfortuna vuole che ad aspettare Sylvia ci sia il suo fidanzato che, vedendola con un altro, pieno di gelosia prende a pugni Marcello sotto l’occhio dei giornalisti appostati. Dopo questo fatto Marcello continua a fare la vita di sempre ma qualcosa in lui cambia e capisce forse, che questa non è la vita che vorrebbe per lui. La nostra prima fermata è proprio l’imponente fontana, opera cominciata nel 1732 da Nicola Salvi e completata 30 anni dopo da Giuseppe Pannini in stile tardo barocco. Migliaia di turisti vengono richiamati dall’imponenza del monumento e della storie a lei legata, la più conosciuta è quella del lancio della monetina dentro la fontana, si dice infatti che così si farà sicuramente ritorno a Roma.
Roma città aperta di Roberto Rossellini (1945)
Gli alleati, a seguito della firma dell’armistizio di Cassibile, sbarcano in Italia e avanzano lentamente verso il nord. Nella capitale intanto, è già in corso da un po’ la Resistenza e uno dei protagonisti è Giorgio Manfredi (Marcello Pagliero) che si nascondo da Francesco (Francesco Grandjacquet) il quale dovrebbe sposarsi con Pina (Anna Magnani). A sostenere i partigiani c’è don Pietro (Aldo Fabrizi), il prete del luogo amato e rispettato da tutti.
Un giorno però Francesco viene arrestato e Pina, protestando piena di dolore cerca di corrergli incontro rimanendo uccisa dagli spari contro di lei. Francesco riuscirà a scappare nascondendosi insieme all’amico Manfredi a casa dell’ex Marina (Maria Michi) che però un giorno deciderà di denunciarlo alla Gestapo in cambio di un po’ di droga. Il film è pieno di momenti strazianti tra cui la morte di Don Pietro ma è anche l’occasione di ammirare alcuni luoghi della città all’epoca tormentata dalla guerra. Questa volta ci fermiamo a Piazza di Spagna, il centro della Roma dell’ottocento. Nota in tutto il mondo è la Scalinata di Trinità del Monte, luogo di ritrovo chiamato anche “il salotto di Roma”. Alla sommità della scalinata si trova la chiesa di Trinità dei Monti mentre al centro la bellissima Barcaccia, opera di Bernini.
Film girati nella Capitale: Un americano a Roma di Steno (1954)
Non possiamo non nominare Alberto Sordi, simbolo della romanità e uno degli attori più indimenticabili del nostro cinema il cui centenario della nascita ricorre proprio quest’anno. Non poteva non esserci fra i tanti film girati a Roma proprio Sordi, che in questo è Ferdinando detto Nando. Nando è innamorato dell’America e coltiva il sogno di trasferirsi dalla sua Trastevere negli Stati Uniti. Scimmiottando modi e atteggiamenti americani rincorre la sua mania mettendosi molte volte nei guai. L’apice avviene quando si arrampica sulla parete del Colosseo dichiarando di volersi gettare nel vuoto se non gli promettono di mandarlo in America. Il film è una brillante commedia diretta da Stefano Vanzina e guidata da Alberto Sordi in cui possiamo vedere quanto era radicato il mito americano nella nostra terra.
Se dici Roma dici anche Colosseo. Ci fermiamo all’Anfiteatro Flavio, simbolo di Roma. Vespasiano volle costruire un anfiteatro per giochi e combattimenti tra i gladiatori accessibile al pubblico. L’opera fu iniziata nel 72 a.C e terminata con il figlio Tito nell’80 a.C. Il più grande anfiteatro romano misura 188 metri di lunghezza per 156 metri di larghezza e 57 metri d’altezza. Il Colosseo ha circa 2000 anni ma continua ad essere l’attrattiva più visitata a Roma. Nel 1980 viene inserito nella lista dei Patrimoni Unesco e scelto per rappresentare le Nuove sette meraviglie del mondo.
Un sacco bello di Carlo Verdone (1989)
Facciamo un salto negli anni ’80 quando Carlo Verdone esordisce alla regia di Un sacco bello che lo vede interpretare alcuni personaggi iconici della commedia italiana. Siamo in una Roma svuotata dal caldo della festività di ferragosto e Carlo Verdone è Leo, Enzo e Ruggero. Leo è un ragazzo timido e mammone in partenza per il mare quando incontra Marisol, una giovane ragazza spagnola in cerca dell’Ostello della Gioventù ma che poi decide di farsi ospitare a casa di Leo promettendole di farle visitare Roma. Ruggero è un giovane hippie in litigio costante con il padre e la sua famiglia borghese che rifiuta. Un giorno però il padre lo incontra mentre fa l’elemosina e lo convince a tornare a casa per parlare con un prete, un parente e un professore. Enzo, jeans attillatissimi e camicia aperta sul petto villoso è in cerca di compagnia per il suo viaggio a Cracovia dove ha intenzione di avere delle calde avventure erotiche. Il suo compagno di viaggio però all’ultimo deve rinunciare a fargli compagnia a causa di un malore lasciando solo Enzo.
Altra protagonista del film è Roma dove vediamo muoversi i personaggi di Verdone. Vediamo Leo al Bioparco di Roma, giardino zoologico dentro Villa Borghese. Ospita circa 200 specie animali fra mammiferi, uccelli, rettili e anfibi provenienti da tutto il mondo. Oltre agli animali il Bioparco possiede una ricca collezione botanica principalmente composta da specie mediterranee ma anche di specie esotiche. Spazi per le attività di svago all’aperto trovano posto nei 17 ettari, tra cui librerie, caffè, ristoranti e l’Oasi del Lago, bellissima area verde.
Caro Diario – Capitolo uno: “In Vespa” di Nanni Moretti (1993)
Nanni Moretti omaggia la sua città in sella alla sua Vespa, con cui ci porta a fare un giro tra i quartieri. Il film segue le lunghe riflessioni del protagonista passando tra la Garbatella e Spinaceto al sud di Roma. Si conclude all’Idroscalo di Ostia dove Moretti rende omaggio al poeta e regista Pier Paolo Pasolini nel luogo dove nel 1975 ha trovato la morte. L’altra protagonista di questo capitolo è Roma: vediamo le sue bellezze paesaggistiche, le imponenti opere urbanistiche e le architetture storiche.
Fra le tante bellezze attraversate dalla sua vespa, Nanni Moretti ci mostra Piazza del Popolo. Questa piazza è l’accesso al cuore di Roma a cui si accede tramite la porta Flaminia delle Mura Aureliane. Al centro della piazza si innalza l’obelisco egiziano detto “Flaminio”, portato a Roma da Augusto, mentre sul lato sud sorgono le due chiese gemelle di S.Maria in Montesanto e di S.Maria dei Miracoli. Punto nevralgico della città è stata nel corso degli anni la sede delle manifestazioni politiche.
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino (2013), uno dei film più belli girati a Roma
Premio Oscar al Miglior Film Straniero nel 2013, La Grande Bellezza è uno dei film più belli girati a Roma e un’istantanea della Città Eterna vista con l’occhio di Sorrentino: eterea, meravigliosa, ricca di storia ma vuota di nuovi stimoli intellettuali. Il protagonista è Jep Gambardella (Toni Servillo), uno scrittore e critico che non trova più l’autenticità nella sua vita. Il film segue il viaggio per Roma di Jep, intento a ricercare la sua grande bellezza fino all’epilogo che lo porterà alla sua epifania.
Nel suo viaggio vediamo le bellezze di Roma: il Parco degli Acquedotti, Palazzo Pamphilj, il Giardino degli Aranci, Palazzo Barberini, la Galleria Spada, le Terme di Caracalla, e la nostra ultima fermata, Piazza Navona. La piazza barocca di Roma, è situata nella pista dell’antico Stadio di Domiziano, del quale ha conservato perfettamente la forma rettangolare. Al centro della piazza c’è la Fontana dei Fiumi di Gian Lorenzo Bernini. Famosa per i suoi mercatini ad oggi rimane uno dei luoghi d’incontro preferiti dei romani in tutte le stagioni.
Ilaria Pettenò