Film di Leonardo Pieraccioni, i 5 più belli del guitto toscano
«Spensierati, leggeri, poeticamente comici, i film di Leonardo Pieraccioni sono esempi perfetti della contemporanea commedia all’italiana. In attesa di vedere al cinema il suo nuovo film (Se son rose), ripercorriamo la storia di uno fra i più amati guitti toscani attraverso i suoi 5 film più belli.»
La genuinità e la spensieratezza di Leonardo Pieraccioni sono le qualità più belle che traspaiono dai suoi film e che trapelano dalle parole innamorate degli amici che lo raccontano. Dietro al personaggio infatti c’è semplicemente Leonardo, un ragazzo di Firenze con il grande sogno di far ridere la gente. Un comico naturale, “D’altra parte basta conoscere i genitori per rendersi conto del perché: basta conoscere Osvaldo e la Carla” secondo le parole di uno dei suoi più grandi amici, il conduttore Carlo Conti, che insieme ad un altro amico storico, Giorgio Panariello lo accompagna da qualche tempo per i teatri di tutta Italia con lo spettacolo Panariello Conti Pieraccioni, che continua a registrare un grande successo. Prima dei film di Leonardo Pieraccioni, in principio, era il cabaret, in compagnia di alcuni dei più importanti comici italiani.
Gli esordi
Un sodalizio quello con Carlo, che comincia nel 1982, quando un giovanissimo ragazzo di 17 anni si presenta in una discoteca di Firenze per fare i suoi sketch, nell’ambito di una specie di concorso per giovani talenti. A presentare, un altrettanto giovanissimo Carlo Conti che rimane subito folgorato dalla vis comica di Leonardo. Tanta, tantissima gavetta per quella che viene raccontata in varie interviste da Pieraccioni quasi come una missione: divertire è l’unica cosa che tutt’oggi lo rende un artista pienamente soddisfatto. Per questo lascia la scuola prestissimo, ma l’esperienza certamente non tarda ad arrivare. Gli spunti da cui trae i suoi siparietti provengono direttamente dalle sue avventure quotidiane con gli amici di sempre. La toscanità verace, Firenze, le bischerate con gli amici ai tempi del cinema Universale, una vera e propria istituzione per i giovani fiorentini. Il cinema, tanto, bello. Il grande esempio di Monicelli e di Amici Miei: Firenze c’è, i personaggi, anche.
La ricetta perfetta per i suoi film
Sono questi i fili che intrecciano le trame dei film di Leonardo Pieraccioni, intrisi di quotidianità e di spontaneità. Della comicità pura che esce fuori senza forzature. Di lui lo sceneggiatore e amico Giovanni Veronesi ha dichiarato: “È una persona con cui si lavora bene, perché non è mai come te. L’unica persona tra quelle con cui mi è capitato di lavorare che vedo volentieri alle nove di mattina”. Dietro la macchina da presa, dietro la macchietta, l’uomo, innamorato di sua figlia Martina, avuta dall’ex compagna Laura Torrisi, protagonista per altro di Una Moglie Bellissima.
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In Se son rose, l’ultimo fra i film di Leonardo Pieraccioni, in uscita a novembre, il protagonista Leonardo (il regista non nasconde i riferimenti autobiografici) si trova a doversi districare fra il mondo della tecnologia e quello delle ex. Sua figlia adolescente, stanca della vita ormai del tutto sedentaria di suo padre, a sua insaputa, decide di mandare un messaggio con su scritto “riproviamoci” a tutte le sue ex fidanzate. Quattro di queste risponderanno, ridonando brio alla vita del malcapitato.
“Molti mi criticano dicendo che i miei film sono tutti uguali. La mia risposta è che io faccio il film che voglio vedere. Faccio il film come se fossi lo spettatore. E da spettatore voglio divertirmi. È l’unica cosa che mi interessa.” Dichiarava Pieraccioni qualche anno fa in un’intervista di Gianni Canova. Divertiamoci anche noi ripercorrendo insieme i cinque film di Leonardo Pieraccioni più belli: I Laureati, Il Ciclone, Il pesce innamorato, Ti amo in tutte le lingue del mondo, Una moglie bellissima.
I laureati (1995)
Esordio alla regia per Leonardo Pieraccioni, I laureati racconta delle vicende di quattro amici, trentenni fuori corso, che vivono insieme a Firenze. Leonardo, Rocco, Bruno e Pino, interpretati rispettivamente da Pieraccioni, Rocco Papaleo (protagonista di Moschettieri del re, la nuova commedia di Veronesi) Gianmarco Tognazzi e Massimo Ceccherini, vivono la loro vita destreggiandosi tra amori complicati, fughe dalle osterie per non pagare il conto, momenti di malinconia e di goliardia. Tutto pur di non studiare. Inizialmente il titolo del film doveva essere Quattro pali e una traversa, pensato per impressionare Vittorio Cecchi Gori, produttore, che allora era il presidente della Fiorentina. Alla fine fu la moglie di quest’ultimo a leggere la sceneggiatura del film.
Il ciclone (1996)
Uno dei cult fra i film di Leonardo Pieraccioni, Il ciclone incassò circa 75 miliardi di lire, entrando nella top ten dei film di maggior incasso di sempre in Italia. Protagonista della storia è Levante, un giovane ragioniere della provincia toscana la cui vita viene sconvolta dall’arrivo in città di una compagnia di ballerine spagnole di flamenco. Di una di queste, Caterina, si innamora al primo sguardo. Indimenticabili i personaggi di Tosca d’Aquino e il suo “Piripi”, Libero di Massimo Ceccherini (“Tappami Levante, tappami!”). La voce di Gino, che si perde fra i girasoli della campagna toscana, è del grande regista Mario Monicelli.
Il pesce innamorato (1999)
Un giovane falegname, Arturo, scrive racconti per l’infanzia per passione. Uno dei suoi racconti, Il pesce innamorato, scritto all’età di dieci anni, viene scoperto e apprezzato dalla signorina Benincasa, editrice che decide di pubblicarlo. Il libro è un successo e subito inizia per Arturo una serie di presentazioni che lo costringono a viaggiare molto. In una di queste tappe conosce una ragazza, Matilde, con la quale è subito colpo di fulmine. Dopo una notte di passione però i due si dividono. Riusciranno a ricontrarsi? Pensate che la parte dell’autista era stata affidata a Vasco Rossi, che sparì poco prima di cominciare le riprese. Si pensò poi ad Alberto Sordi prima di affidare la parte a Philippe Leroy.
Ti amo in tutte le lingue del mondo (2005)
La storia narra di Gilberto, un professore di ginnastica un po’ disilluso sull’amore che è costantemente tampinato da Paolina, una sua giovane allieva innamorata di lui. Fra le gag comiche del professore di matematica Anselmi, interpretato da un eccentrico Rocco Papaleo e il preside della scuola interpretato da un insolito Francesco Guccini, Gilberto proverà a lasciarsi andare grazie a Margherita, che presto scopre essere la madre di Paolina. Ma le sorprese non finiscono qui.
Una moglie bellissima (2007)
Fra i film di Leonardo Pieraccioni assolutamente uno dei miei preferiti. La vita semplice e tranquilla di due innamoratissimi fruttivendoli, Miranda e Mariano, viene sconvolta dall’arrivo nel piccolo paese di Anghiari di un affascinante fotografo, che propone a Miranda di fare un calendario. Leonardo Pieraccioni conosce sul set quella che di lì a poco sarà sua compagna e madre di sua figlia, la bellissima Laura Torrisi. Vale la pena di vedere il film soltanto per le parrucche di Papaleo e Ceccherini, impegnati nel film a mettere in scena un rifacimento teatrale di Grease.
Lavinia Micheli