cultura italiana
18 Aprile 2019   •   Carolina Attanasio

Cultura italiana: elogio alla cultura più influente al mondo

«Se c’è una classifica in cui siamo i padroni assoluti, è quella sui Paesi più influenti: il Belpaese comanda senza rivali grazie a un grande comune denominatore, la cultura italiana»

A dispetto delle apparenze, che ci rilegano costantemente agli ultimi posti di qualsivoglia classifica moderna, la cultura italiana continua a essere il punto di riferimento nel mondo. A dirlo è l’index pubblicato nel 2019 da Us News & World Report, secondo cui il Belpaese primeggerebbe di gran lunga sul resto del mondo in tema di cultura. A seguirlo al galoppo, Francia e Spagna. Ora, se questa non è una notizia che vi fa pompare per bene il petto, non so che altro dirvi. Il fatto che la statistica ci stimi sempre tra coloro che possono “dare una pista” culturale al resto del mondo, come si dice a Roma, riaccende le speranze di molti di noi sulle sorti di questo Paese.

L’analisi sulla Cultura italiana

Il Cultural Influence Ranking 2019, stilato in collaborazione con Bav Group e la Wharton Business School dell’Università della Pennsylvania ci incorona Re dei Paesi che, con la loro cultura, riescono a influenzare il resto del mondo. I parametri presi in considerazione: intrattenimento, moda, stile di vita, cultura artistica, modernità, prestigio e capacità di fare tendenza. In tutti questi settori, siamo i primi della classe. Sull’intrattenimento, siamo maestri, e non certo perché primeggiamo in tecnologie o effetti speciali. Semplicemente, la parola sciolta e il gesticolare energico ci garantiscono ancora un certo appeal a livello internazionale. Folklore? Spietata ammirazione per l’italico roteare delle braccia? Chi può dirlo. Fatto sta che ci adorano. La moda: questa spada di Damocle che da sempre ci vede in competizione con i cugini francesi (insieme all’enogastronomia), è il comparto che da sempre traina il Made in Italy in tutto il mondo. Niente di cui stupirsi, dunque, se la moda è anche identificata come cultura italiana: molti dei grandi marchi del lusso, ma anche i piccoli e medi artigiani dell’eccellenza manifatturiera, esprimono la loro creatività anche in funzione della località da cui provengono, influenzati dalla cultura quindi.

Lo stile di vita: forse giusto gli spagnoli sono più rilassati di noi, per quanto non si parla tanto di rilassatezza quanto di saper vivere con un certo stile, prendersela con la giusta flemma, capire dove sta il limite tra lavoro e godersi la vita privata. Amici cari, siamo i migliori anche in questo. Sulla cultura artistica non spendiamo neanche troppe parole, insomma, davvero? La cultura italiana determina l’ago della bilancia del bello e del giusto da secoli, e possiamo dirlo senza modestia. Che poi noi siamo i primi a dimenticarcene, beh, questo è un altro paio di maniche.

La nostra modernità a volte arranca, altre volte riesce a essere unica nel suo sapersi affidare alle sagge mani della tradizione e del passato, la storia della cultura italiana è troppo vasta per non influenzare ogni nostro gesto. Di prestigio e tendenza, che dire: abbiamo il più alto numero di siti UNESCO al mondo, siamo un Paese che potrebbe reggersi sul turismo – slow, enogastronomico, culturale, sportivo, fate voi – il nostro modo di fare così fortemente caratterizzato dalle nostre origini ci rende invidiabili e invidiati. Nel bene e nel male, continuiamo ad avere quel ‘non so cosa’ per cui il mondo ci ammira.

Non sempre note positive

Nonostante questa sviolinata di beltà, nella classifica dei migliori Paesi al mondo siamo 18esimi, addirittura 46esimi in quella riguardante gli aspetti economici. Un risvolto della medaglia amaro, che identifica tuttavia la vita dell’italiano medio nel 2019.

La cultura italiana fuori dagli stereotipi

Al di là di pizza, pasta e mandolini, il modo di vivere italiano continua a ispirare lo stile di vita di culture anche molto lontane dalla nostra. Fermo restando che ogni cultura, oggi più che mai, è un insegnamento per le altre, ci tira sempre un po’ su il morale sapere che la culla della civiltà da cui proveniamo è uno dei punti fermi nel mondo.

Carolina Attanasio