città della moda Codice di condotta tessile
17 Aprile 2019   •   Raffaella Celentano

Codice di condotta tessile: cos’è e chi sono i firmatari?

«La sezione tessile-abbigliamento di Confindustria Umbria ha varato il Codice di Condotta Tessile per diffondere e rendere obbligatori valori e regole strategiche della produzione»

L’Umbria rappresenta una delle regioni più importanti d’Italia all’interno del sistema moda. È qui che nascono, infatti, molti dei brand Made in Italy più famosi e di successo, ed è sempre qui che ha luogo la produzione di gran parte degli articoli di punta del sistema moda italiano. Ecco perché è proprio in questo distretto che è nato il Codice di Condotta Tessile, un documento che servirà a diffondere e difendere le regole relative alla produzione.

Il Codice di Condotta Tessile impegna i firmatari  al rispetto dei diritti umani prestando attenzione a contrastare tutte le forme di sfruttamento del lavoro, e in particolare del lavoro minorile, lungo l’intera filiera di fornitura e subfornitura. Gli associati sono circa una quarantina, tra cui tutti i nomi più conosciuti del nostro sistema moda, per un totale di 2.800 dipendenti e più di 1,3 miliardi di euro di fatturato. Tra i brand firmatari di questo importante documento troviamo marchi come Brunello Cucinelli, Luisa Spagnoli, Fabiana Filippi, Lamberto Losani, Mastro Raphael, Ellesse e Alcantara. Le aziende si impegnano, inoltre, a garantire ambienti di lavoro sicuri, tutela dell’ambiente e miglioramento delle prestazioni in direzione della sostenibilità, a offrire prodotti e servizi di qualità.

«Diversi marchi importanti del settore si erano già dotati nel tempo di codici etici. Noi abbiamo voluto mettere a fattore comune le buone pratiche già adottate da alcune aziende, le abbiamo analizzate, confrontate con quelle di altre realtà più grandi e abbiamo elaborato un Codice di condotta che dà spessore e robustezza a questi valori, adottato a livello associativo.»

Massimiliano Bagnolo
Presidente della sezione tessile-abbigliamento di Confindustria Umbria

Il Codice nasce anche del confronto con Confindustria nazionale e con Sistema Moda Italia, ed è stato approvato all’unanimità dal consiglio direttivo, dall’assemblea della sezione tessile-abbigliamento e dal consiglio generale di Confindustria Umbria. Ora che è operativo, porta con sé anche delle sanzioni: chi non si attiene alle regole previste, infatti, può arrivare ad essere espulso dall’associazione. Il Codice rappresenta, dunque, un impegno prescrittivo nei confronti dei lavoratori, dei fornitori, dei clienti, dei collaboratori e della comunità. Esso vuole perciò essere una guida che orienta i comportamenti. Il tema di rilievo, che l’associazione pone al primo posto, è la cultura della legalità.

Raffaella Celentano