crowdfunding in Italia
28 Febbraio 2019   •   Snap Italy

Crowdfunding in Italia: 3 di storie di successo da cui prendere spunto

«Se vi state chiedendo come avere successo con il crowdfunding in Italia siete arrivati nel posto giusto al momento giusto. Oltre a qualche trucchetto per impostare una campagna di successo, infatti, vi racconteremo 3 storie di successo da cui poter prendere spunto.»

La raccolta di finanziamenti e di fondi tramite crowdfunding è una pratica molto utilizzata negli ultimi anni, soprattutto da parte di startup e PMI in cerca di un piccolo aiuto per favorire lo sviluppo del proprio business. Nonostante sia nato in Australia, a oltre 10.000 km dal Belpaese, il crowdfunding in Italia si è sviluppato eccome, favorendo così la crescita di diverse aziende innovative. Sulla spinta di questo enorme successo sono nati diversi tipi di piattaforme e molti metodi di raccolta, che si differenziano in base alla tipologia di progetti finanziati e del paese in cui queste piattaforme operano. Tuttavia, a prescindere da tutti questi piccoli dettagli, è giusto sottolineare come molte startup e PMI continuino a finanziare i propri progetti grazie al crowdfunding. Per questo e per tanti altri motivi vi consigliamo di prendere spunto da queste 3 storie di successo legate al crowfunding in Italia. Prima però, partendo dall’importanza di un video ben fatto, vediamo qualche consiglio per impostare una campagna dal successo assicurato.

Crowdfunding in Italia: 6 consigli per una campagna di successo

Molto spesso, parlando del successo di un’azienda o di una startup, si abusa della parola “fortuna”. In effetti, è bene sottolinearlo più volte, non è soltanto merito della “Dea Bendata” l’andamento dei vostri affari. Al contrario progettazione e pianificazione rappresentano in assoluto dei temi cardini, cui aggiungere qualche buon consiglio da tenere bene a mente. Eccone 6 da leggere e rileggere con moltissima attenzione:

  1. Video animati: Il video non è una condizione necessaria, ma vi assicuriamo che è forse la parte più importante per una campagna di crowfunding di successo. I numeri, infatti, dicono che se il vostro progetto dispone di un video le probabilità di raggiungere l’obiettivo prefissato aumentano del 20%. Del resto un video ben fatto vi permetterà di infondere subito fiducia nei potenziali contributori, cui spesso piace chi ci mette la faccia. In seconda battuta con un video potrete spiegare il vostro progetto in maniera semplice, puntando sulle emozioni di chi vi sta guardando. Non solo: il video rende il progetto di più facile condivisione sui social e, last but not least, ricordate che alle persone piace sempre di meno leggere, preferendo la fruizione di un contenuto video! Come dite? Non sapete come fare un buon video? Ecco qualche consiglio supplementare. Per prima cosa occhio al tempo: 2’ minuti possono bastare, anche perché video troppo lunghi finiscono per annoiare e far perdere l’attenzione a chi vi guarda; attenzione ai dettagli: dalle inquadrature alla musica scelta ogni dettaglio deve essere curato al massimo; spiegate il motivo per cui partecipare e, soprattutto, non dimenticate una call-to-action: invitare a partecipare, per quanto banale, è di fondamentale importanza.
  2. Idee chiare: una buona idea è un’ottima base di partenza, ma da sola non basta. Prima di avviare una qualsiasi campagna di crowdunfing in Italia assicuratevi di avere chiaro in testa cosa fare, come realizzarlo, come comunicarlo e insieme a chi collaborare. Sembrano banalità ma ricordate che il successo passa anche dalle cose più semplici!
  3. Campagna strutturata: superato e chiarito il primo step potete iniziare a strutturare la vostra campagna. Ciò vuol dire chiarire cosa si intende realizzare, il motivo per cui si intende farlo, le persone che ne beneficeranno e, last but not least, le tempistiche. Del resto le donazioni più sostanziose si registrano proprio subito dopo il lancio della campagna.
  4. Grafica  Nell’era digitale è necessario curare il più possibile la parte grafica del vostro progetto. Come anticipato in precedenza per la parte video, anche l’occhio vuole la sua parte, e una grafica d’impatto è sicuramente di fondamentale importanza.
  5. Trasparenza: a costo di sembrare ripetivi cercate di essere esaustivi il più possibile. Informazioni trasparenti, soprattutto quando si espolora il lato prettamente economico, diventano una conditio sine qua non per una campagna di crowfunding in Italia di successo. Elencate tutte le spese e non dimenticate di presentare il team: le persone vogliono sapere a chi è rivolto il loro finanziamento.
  6. Ricompense: non si tratta di una condizione obbligatoria, ma i dati dimostrano quanti vantaggi posssano portarvi. Le campagne di crowdfunding con ricompense, infatti, ricevono quasi il 500% di finanziamenti in più rispetto a campagne standard, con la media degli importi che è addirittura tre volte superiore. Il concetto è semplice: dono perché sono sicuro che potrò ricevere qualcosa in cambio!

Crowdfunding in Italia: 3 storie di successo

Dopo avervi dato qualche piccolo consiglio, come promesso, vi presentiamo 3 storie di successo Made in Italy che meritano di essere raccontate. Magari conoscendo queste startup potreste trovare l’ispirazione per presentare il vostro progetto e iniziare la vostra personalissima scalata verso il successo.

  • Drop 99

Iniziamo con questo progetto interamente dedicato all’ambiente e, più nello specifico, alla purificazione delle acque. Protagonista indiscusso di questo progetto tutto italiano un filtro portatile low cost, che permette di eliminare quasi il 100% dei batteri contenuti in acque inquinate. L’obiettivo, quindi, è quello di contrastare il problema della contaminazione delle acque, ancora oggi una delle cause principali della mortalità così elevata in molti paesi e aree in via di sviluppo. Grazie alla campagna di crowfunding il progetto della SWP, Sustainable Water Project, ha raccolto addirittura 75 milioni di euro. Un successo strepitoso, in cui un ruolo molto importante lo ha svolto un video emozionale molto toccante, che parte dal rapporto epistolare tra una bambina italiana e Mopo, un ragazzino nigeriano che ha enormi difficoltà a procurarsi acqua potabile, costringendo la mamma a camminare persino 4 ore. Se volete sapere come va a finire la storia… correte a guardare il video!

  • PerFrutto

Restando in tema di crowdfunding in Italia non possiamo dimenticare la storia di PerFrutto, una startup che ha puntato tutto sull’innovazione in un campo “tradizionale” come quello agricolo. Questo progetto, ideato, sviluppato e realizzato da docenti e ricercatori dell’Università di Bologna, puntava all’ideazione di una soluzione che contrastasse un problema di portata mondiale come quello legato allo spreco del cibo. L’obiettivo, quindi, era di riuscire a prevedere, con estrema accuratezza, la quantità della frutta raccolta (mele, pere e kiwi) e di quella di cui ci fosse bisogno, evitandone così lo spreco. Grazie alla partecipazione di 38 soci esterni, quest’app ha raggiunto in soli tre mesi 286.000 euro, ovvero una cifra 4 volte superiore rispetto a quella prefissata all’inizio della campagna. Come è stato possibile? Una bella mano l’ha data certamente il video di presentazione, in cui viene spiegato come e perché l’agricoltura di precisione possa migliorare la vita di ognuno, pianeta compreso!

  • Ricostruire per riparare

L’ultima storia di successo che vi riportiamo è, probabilmente, una delle più emblematiche e romantiche. Parliamo, infatti, del progetto Ricostruire per riparare, lanciato dalla Regione Piemonte (ed ancora attivo) in seguito al terremoto che colpì il Centro Italia nel settembre del 2016. Il punto di partenza, in questo caso, è la solidarietà, ovvero la voglia di aiutare tutte quelle famiglie che hanno perso tutto (casa e la propria attività) in pochissimi interminabili secondi. Per far parte di questo progetto si può donare una cifra minima di 50€ fino ad un massimo di 400€. Cifre alla portata di tutti, o quasi, in grado di regalare una speranza e un sogno a chi si è visto letteralmente crollare il mondo addosso.