pmi innovative
13 Dicembre 2017   •   Redazione

Startup e PMI innovative: quelle online crescono più velocemente

«Vi portiamo alla scoperta di Startup e PMI innovative, sottolineando una volta di più come l’ingresso sulla rete comporti una crescita più veloce»

Chi dorme non piglia pesci: una massima popolare che ben si adatta anche ai nostri tempi. Tempi caratterizzati dalla digitalizzazione, e da PMI innovative alla costante ricerca di una via per il successo. In Europa, questo non rappresenta un problema: sono tantissime le piccole e medie imprese che hanno capito l’importanza di Internet e del digitale, per una crescita adeguata alla società di oggi. In Italia il discorso è ancora ai suoi albori: una situazione frutto di un colpevole ritardo, che rischia di limitare tutto il potenziale dei giovani imprenditori dello Stivale. Secondo le rilevazioni, infatti, nel nostro Paese solo il 33% delle PMI al momento usa il web o ha scelto di digitalizzarsi: tutte le altre faticano, zoppicando in un pantano figlio di tradizioni oggi fuori scala.

Le aziende online crescono meglio e più velocemente

Secondo le ricerche compiute nel settore delle PMI innovative, è evidente una circostanza: le aziende online e digitalizzatesi corrono più veloce delle altre, sviluppandosi meglio e più rapidamente. Questo perché Internet e digital rappresentano un duplice acceleratore per le piccole e medie imprese: i due fattori citati non solo le spingono verso una maturità più completa e veloce, ma sono anche in grado di potenziare elementi vitali come l’export. Considerando l’importanza delle piccole e medie imprese anche da un punto di vista occupazionale, ecco che l’Italia dimostra di essere molto indietro coi tempi. Come già sottolineato, difatti, solo una PMI su tre è attualmente online e/o coinvolta nel processo di digitalizzazione. Le PMI, per ragioni endemiche, hanno l’obbligo di raggiungere una certa redditività nell’immediato, per via delle limitate risorse economiche. Senza l’online e il digital, questo rappresenta un obiettivo molto complesso.

Digitalizzazione: gli incentivi vengono dall’esterno

Per i motivi visti poco sopra, è il Governo in prima persona ad impegnarsi nell’incentivare la digitalizzazione delle PMI italiane. Non a caso, i bandi relativi ai voucher IT per le piccole e medie aziende hanno precisamente questo obiettivo: finanziare la fase di start up della digitalizzazione, con assegni da 10.000 € per PMI. Inoltre, anche gli operatori come Vodafone hanno pensato delle connessioni Internet aziendali pensate proprio per le PMI innovative, che vanno incontro alle necessità di quelle aziende che stanno digitalizzandosi e che per questo richiedono una certa potenza in termini di velocità di navigazione e di segnale.

Industria 4.0: i giudizi sono positivi

Oltre alla digitalizzazione aziendale e ad alcune possibilità di presenza online come l’e-commerce, in realtà ogni singolo aspetto dell’Industria 4.0 sta generando consensi. Quando poi i suddetti vengono direttamente dagli imprenditori, ecco che si spiega il successo delle PMI che hanno scelto di adeguarsi alla quarta rivoluzione industriale. Nello specifico, è la tecnologia a rappresentare la protagonista di questa rinnovata visione: essa, infatti, aiuterebbe ad aumentare la soddisfazione dei dipendenti, portando grandi benefici in termini di redditività d’impresa. Secondo i sondaggi dell’Osservatorio MECSPE, il 66% degli imprenditori è soddisfatto delle novità: merito dei nuovi macchinari, della digitalizzazione, e dei risultati ottenuti nel campo dello sviluppo e delle ricerche. Anche gli aspetti relativi alle detrazioni fiscali hanno generato diversi giudizi positivi.