giaca
16 Giugno 2020   •   Carlotta Giuliano

Giaca: la “carne” vegana riscoperta durante la pandemia

«Simile nella consistenza alla carne, la giaca quando è acerba assorbe qualsiasi condimento aggiungendo un mix di sostanze benefiche per l’organismo. Scopriamo insieme quali e perché ora sta spopolando sulle tavole di tutto il mondo.»

Originario dell’India meridionale, la giaca (in inglese jackfruit) è un frutto esotico coltivato nelle regioni tropicali del mondo e fa parte della famiglia delle piante Moraceae, le stesse dei fichi e dei gelsi. e pane. Alla vista si presenta come un melone oblungo dalla pelle esterna appuntita, di colore verde o giallo. Prima che il sapore, ciò che è abbastanza insolito di questo prodotto è la sua dimensione: un singolo frutto può raggiungere anche i 50 kg di peso, caratteristica che lo rende il frutto da albero più grande del mondo. La parte del jackfruit più comunemente consumata è la polpa, o baccelli di frutta, che sono commestibili sia quando sono maturi che acerbi. Poiché è in grado di resistere a climi tropicali, può essere una fonte importante di calorie e carboidrati per le persone nei paesi in via di sviluppo o durante periodi in cui in alcune parti del mondo è difficile reperire cibo, come durante le pandemie o carestie. Sebbene venga coltivato principalmente in quelle aree e poi esportato, ormai sta diventando sempre più facilmente rintracciabile in altre parti del mondo, come ad esempio negli Stati Uniti, dove è di stagione durante l’estate.

Le proprietà del jackfruit e i suoi principali utilizzi in cucina

Come tanti altri prodotti, si dice che la giaca aiuterebbe a scongiurare le malattie croniche. Ovviamente non può essere considerato come un alimento “magico”, ma introdurlo nella dieta potrebbe apportare più di qualche beneficio. Le piante come il jackfruit contengono antiossidanti e polifenoli che combattono i radicali liberi e le infiammazione che causano malattie. Ecco perché la ricerca ha dimostrato che più si mangiano alimento del genere e minore è il rischio soffrire di patologie sia lievi che importanti. Inoltre, sembrerebbe che la giaca favorisca la regolarità e il benessere intestinale. Quando si pensa ai nutrienti che promuovono la salute dell’intestino, generalmente vengono alla mente soltanto i probiotici, ma in realtà sono le fibre, di cui il jackfruit è ricchissimo, quelle che effettivamente possono fare di più. 

Dall’odore pungente, quando il frutto è maturo al gusto può risultare molto dolce, ma da acerbo ha un sapore più neutro e una consistenza che permette di ridurlo “a brandelli”, proprio come la carne. Per questo viene usato spesso da vegetariani e vegani che sono in cerca di alternative al più classici tofu o seitan. Facilmente reperibile in lattina, può essere trovato già condito o al naturale. In questo ultimo caso basta scolare l’acqua e tagliare il jackfruit in pezzi o sfilacciarlo. Aggiungere aglio, cipolla e il mix di spezie che preferite (come abbinamento si consigliano cumino, paprika e peperoncino) o salse (ad esempio la BBQ) e saltare in padella o lasciare asciugare in forno. In questo modo sarà pronto per essere utilizzato al posto della carne di maiale o del pollo in sandwich o stir-fry. Infine, la giaca matura si abbina bene al cocco, da tenere presente durante la preparazione di dessert o frullati.

Carlotta Giuliano