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28 Maggio 2018   •   Redazione

Chiese a Milano: 5 tesori nascosti e i loro segreti

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«Le Chiese a Milano non sono solo il Duomo o la Basilica di San Lorenzo: ecco 5 chicche nascoste e misteriose, e le loro leggende, che non potrete assolutamente perdervi durante una visita nel capoluogo lombardo»

Se vi fermate a pensare alle chiese a Milano (sito ufficiale), l’unica cosa che sicuramente vi viene in mente è il suo famoso Duomo. Certo, la cattedrale meneghina è un capolavoro, ma il capoluogo lombardo nasconde al suo interno tantissime altre chiese, sicuramente meno conosciute, ma che meritano allo stesso modo di essere visitate, specialmente per la loro bellezza e i misteri che esse nascondono. Come per le chiese di Roma, abbiamo fatto una ricerca sui luoghi di culto milanesi più misteriosi, nascosti e leggendari.

Ecco a voi 5 bellissime chiese a Milano non molto famose, e tutti i loro segreti, che, per un weekend nella città della moda, non potrete assolutamente perdervi!

Chiesa di Santa Maria di San Satiro: illusioni ottiche del Bramante

Questa antichissima chiesa del Quattrocento si trova a via Torino, nel cuore del centro storico di Milano. Ed è un vero gioiello da scoprire: intrufolatevi nel vicoletto, e vi troverete davanti ad una chiesa monumentale, dalla facciata neo-rinascimentale, con una torre campanaria del IX secolo e la cupola con rosoni circolari. Ma questo non basta: entrate e ammirate la straordinaria abside realizzata da Donato Bramante, uno dei più grandi architetti italiani. Vi sembrerà lunghissima, enorme, ma vi svelo un segreto: l’abside in realtà non esiste! Si tratta infatti di un’illusione ottica creata dal maestro, che per compensare gli spazi ridotti della chiesa, ha escogitato questo inganno, riuscendo a far credere a chiunque entri dentro quella chiesa, che un misero spazio di 97 centimetri misuri almeno 9 metri! Questo rende la Chiesa di San Satiro una delle chiese a Milano più affascinanti, suggestive e imperdibili!

Chiesa di San Bernardino delle Ossa: una visita macabra 

A Piazza Santo Stefano sorge una piccola, misteriosa e macabra chiesa, che forse non tutti conoscono. Stiamo parlando della Chiesa di San Bernardino delle Ossa: un vero e proprio ossario, la cui visita delizierà i macabri e le persone attratte dai misteri. Costruita nel 1268 dalla Confraternita dei Disciplini, la chiesa presenta delle pareti decorate con migliaia di teschi umani e qualsiasi tipo di resto trattenuti da reticelle: quando passerete per i corridoi, vi sentirete un po’ osservati, e il senso di terrore e mistero vi avvolgeranno. Non si sa di chi siano i resti: c’è chi dice che siano le ossa dei cristiani uccisi dagli eretici, mentre altri sostengono che siano di santi e martiri, mentre per altri sono le ossa dei pazienti dell’ospedale che prima sorgeva nella zona e che poi fu soppresso. Ma nonostante questo, l’unica cosa che conta è quanto sia suggestiva la visita di questa chiesa-ossario, che vi ricorderete per sempre. È un’esperienza perfetta per chi ama le sensazioni da brivido.

 

Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore: semplicità e ricchezza

A Corso Magenta, fermatevi ad ammirare questa chiesa paleocristiana: sicuramente dall’esterno non capirete perchè. Infatti San Maurizio, che era la sede del più importante monastero femminile della città, da fuori sembra una delle più banali chiese a Milano, ma vi sbagliate. Entrate e vi renderete conto, e capirete anche il motivo per cui questa chiesa è chiamata la Cappella Sistina di Milano. Infatti alla semplicità esterna corrisponde una ricchezza interna senza confini, in quanto questo piccolo tesoro della capitale lombarda conserva al suo interno una serie di meravigliosi affreschi della scuola Leonardesca. Entrate e perdetevi in cotanta bellezza, che vi rapirà in un viaggio lungo più di 500 anni.

 

Basilica di Sant’Eustorgio: resti illustri e catacombe

In Piazza Sant’Eustorgio, sorge una basilica omonima, una delle più antiche chiese a Milano. Fu infatti fondata nel IV secolo, si dice per volere della madre dell’imperatore Costantino, che nel 325 donò al vescovo Eustorgio i corpi dei re Magi, ed egli fece costruire una chiesa degna della loro sepoltura. Infatti, nell’ultima cappella all’interno della chiesa vi è un sarcofago che recita: Sepulcrum Trium Magorum, che fino all’arrivo di Federico Barbarossa conservava veramente i corpi dei tre personaggi. Ma poi quest’ultimo, conquistata la città, li donò all’arcivescovo di Colonia, e solo nel 1904 due fibule, una tibia e una vertebra furono restituite. Ma oltre a ciò, la Basilica di Sant’Eustorgio nasconde un altro mistero, ossia le catacombe sottostanti: questa chiesa, infatti, venne costruita su una necropoli suburbana di cui si conservano ancora tracce significative. Sono state ritrovate tombe di eta augustea, e sepolture cristiane a partire dal 377: la più antica è quella di Vittorino, un esorcista. Se amate la storia e i misteri religiosi, non perdetevi questa chiesa, che oltre ad essere un semplice edificio, è una narratrice di vicende lunghe 2000 anni.

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By MarkusMark [CC BY-SA 3.0 ], from Wikimedia Commons

Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio: il faro dei viandanti

Questa chiesa, che affaccia direttamente sul Naviglio, catturerà sicuramente subito la vostra attenzione per il suo aspetto molto particolare, diverso dal solito. Infatti la Chiesa di San Cristoforo è una delle chiese a Milano più affascinanti e suggestive. È un complesso costituito da due chiesette affiancate fra loro, ma la cosa che più spicca è sicuramente il campanile quattrocentesco. Quest’ultimo infatti era considerato il faro che indicava la vicinanza della città di Milano a chi arrivava dal Ticino. San Cristoforo infatti nel Medioevo era considerato il protettore dei viandanti e dei pellegrini, e ora, in questi tempi moderni ovviamente, anche degli automobilisti! Inoltre si dice che proprio qui, Ludovico il Moro, volle incontrare la sua futura moglie, Beatrice D’Este, e che questa chiesa sorga su quello che era un tempio pagano, dedicato ad Ercole. È tappa fissa per chiunque passeggi per i Navigli.

 

Foto copertina: By G.dallorto [CC BY-SA 2.5 it ], from Wikimedia Commons

Francesca Celani

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