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22 Marzo 2018   •   Snap Italy

Chiese di Roma che forse non conosci: 5 gioielli tutti da scoprire

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«Vi suggeriamo cinque chiese di Roma da vedere almeno una volta nella vita, 5 gioielli che forse non conoscete tutti da scoprire.»

State organizzando una gita per le strade di Roma ma non volete seguire i soliti tour? Vi proponiamo cinque chiese di Roma che molto probabilmente non avrete mai visitato. Non fanno parte del percorso classico, necessitano di essere scovate e visitate da occhi attenti al dettaglio, alla bellezza, quella vera, incontaminata e unica della Città Eterna. Vediamole insieme.

Chiesa Gesuita di Sant’Ignazio

Si tratta della seconda chiesa gesuita di Roma, splendido edificio barocco situato nell’omonima piazza. È dedicata a sant’Ignazio e la sua caratteristica principale, che la rende una delle più particolari anche se poco conosciute chiese di Roma, è la decorazione interna. L’artista che la ideò e la diresse, Fra’ Andrea Pozzo, specializzato nel dipingere illusioni ottiche, segnò sul pavimento i punti più corretti per ammirare le sue opere. Il primo punto, segnalato con un disco dorato, offre la migliore visione della volta. Proseguendo si incontra un altro punto, che invita ad alzare lo sguardo verso la cupola, finzione pittorica in realtà. Si racconta che furono gli stessi abitanti del rione a chiedere di non costruire una cupola vera che avrebbe tolto loro il sole. Questa chiesa, con virtuosismi pittorici e giochi vari, si presenta come una delle più rappresentative del Barocco.

Chiesa dei SS. Quattro Coronati

Seconda tra le chiese di Roma da noi indicate come “segrete”, è quella dei SS. Quattro coronati. Il nome di questo convento deriva dai quattro soldati martirizzati la cui colpa è stata quella di non aver voluto giustiziare quattro o cinque scultori che si erano rifiutati di scolpire la statua di un idolo pagano, affermando in questo modo la loro fede cristiana. La chiesa oggi ha l’aspetto di una rocca medievale e nel corso del tempo ha assunto diversi ruoli, da dimora episcopale a rifugio per le povere orfane. All’interno della struttura, un delizioso chiostro che rende questo convento ancora più suggestivo. Ma la parte davvero suggestiva è la cappella di San Silvestro, un piccolo spazio a cui si accede solo grazie all’aiuto delle suore che abitano quel luogo quasi magico. Al suo interno affreschi duecenteschi che sembrano essere stati realizzati ieri. E dal 2014 è stata restaurata l’Aula Gotica, quella che viene definita la “Cappella Sistina del Medioevo”, uno spettacolo suggestivo visitabile gratuitamente ma solo su prenotazione.

Chiesa di Santa Maria in Vallicella

Ancora una tra le chiese di Roma più barocche di sempre, un edificio sacro tra i più pregevoli. Parliamo della Chiesa Nuova, così rinominata quando San Filippo Neri la fece costruire al posto della precedente Chiesa di S. Maria in Vallicella, che a causa delle alluvioni stava sprofondando. All’interno della chiesa è conservato il corpo mortale del santo, in una minuta e splendida cappellina a sinistra dell’altare. A rendere questo luogo particolarmente interessante, sono gli affreschi presenti al suo interno, in particolare uno. Si tratta di quello situato sulla volta centrale, raffigurante la visione di San Filippo Neri. Mentre la Chiesa Nuova era in costruzione, a Filippo apparve la Madonna, in onore della quale venne poi realizzato un affresco da Pietro da Cortona. Questa “Madonna Vallicelliana” è solitamente nascosta al di sotto della pala d’altare, opera di Paul Rubens. La tela rappresenta degli angeli che venerano l’immagine della Madonna con il bambino; è interessante sapere che l’immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana viene scoperta attraverso un congegno meccanico in occasione delle principali festività, inclusa quella di S. Filippo Neri che occorre in data 26 maggio.

S. Girolamo della Carità

Una tra le chiese di Roma più interessanti di sempre, soprattutto per la Cappella Spada, prima cappella a destra, opera meno nota di Francesco Borromini. Per i defunti della famiglia Spada, lo scultore sembra aver pensato ad uno straordinario negoziato di stoffe eterne. Ecco quindi un campionario infinito di marmi policromi che fanno quasi pensare ad un aldilà allegro, in cui muoversi in estrema libertà. E poi la “bizzarra” idea di sostituire la balaustra con angeli inginocchiati che reggono un drappo, ovviamente di marmo, tra loro.

Santa Maria della Concezione

L’ultima tra le chiese di Roma che vi segnaliamo è quella di Santa Maria della Concezione. Si tratta di una delle chiese più particolari di Roma, che bisogna conoscere per visitare. Sia all’interno che all’esterno, infatti, le dimensioni, così come l’ambiente, sono estremamente sobri, il che la rende diversa da molte altre chiese romane. Il vero elemento d’attrazione è la Cripta dei Fratelli Cappuccini, un luogo che fa rabbrividire un sacco di visitatori. Nel 1631, Frate Antonio Marcello Barberini ordinò il trasferimento dei resti dei corpi dei fratelli Cappuccini dal cimitero principale alla cripta della chiesa. Il cardinale ordinò che le ossa dei defunti fossero ordinate in maniera “artistica”. La cripta è divisa in sei piccole cappelle decorate con le ossa di più di 4.000 frati cappuccini morti fra il 1528 e il 1870. Oltre alle ossa ordinate in maniera differente, nella cripta, si possono vedere alcuni scheletri completi con indossano il saio.

Chiara Rocca

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