chef bruno barbieri
06 Gennaio 2019   •   Snap Italy

Bruno Barbieri, alla scoperta di uno degli chef più amati d’Italia

«Da Medicina ai fornelli di MasterChef. Vi raccontiamo la storia di uno dei giudici più amati d’Italia, lo chef Bruno Barbieri»

Sette stelle Michelin. Come lui, solo Gualtiero Marchesi (Classe 1930). Cresciuto a Piccolo Paradiso (frazione di Sasso Marconi) fino all’età di sei anni, Bruno Barbieri è tra gli chef più conosciuti d’Italia, anche grazie alla sua partecipazione, come giudice, nella versione italiana di MasterChef, andata in onda per la prima volta nel 2011. Nato il 12 Gennaio 1962 a Medicina, nella provincia bolognese, frequenta come la maggior parte degli chef che hanno fatto “carriera”, l’istituto alberghiero di Bologna. Nel 1979 si imbarca sulla nave da crociera Oceanic, come terzo cuoco, che lo porterà a conoscere i paesi caraibici, ma anche Stati Uniti e Sud America. Quest’esperienza segnerà per sempre la sua cultura culinaria:

«Nei miei piatti c’è l’esperienza dei cibi più improbabili assaggiati sulle Ande nei Caraibi, in Medio Oriente. Ci sono le persone incontrate in giro per il mondo, etnie, culture e profumi diversi»
Bruno Barbieri

Lo strano percorso

Tornato a terra, lo “Chef con la Valigia”come si definisce lo stesso Barbieri, approda sulla riviera romagnola, come chef di partita. Dopo alcuni corsi di perfezionamento, inizia a lavorare nella Locanda Solarola di Castelguelfo dove acquisisce le prime 2 stelle Michelin (**). Ecco il giro di boa della sua carriera. Negli anni ’90, assieme a Giacinto Rossetti, Mauro Gualandi ed Igles Corelli, inizia la gestione del Trigabolo ad Argenta. Non tardano ad arrivare le seconde 2 stelle Michelin (**). Pochi anni dopo arriva a Brisighella, nella Romagna, dove grazie alla sua gestione del ristorante Grotta di Brisighella, riceve un’altra stella Michelin (*). E siamo a cinque. Ma lo Chef Barbieri, con la sua valigia sempre tra le mani non si ferma. Arriva in Veneto, a San Pietro in Cairona, dove nel Relais Villa del Quar, si mette alla guida del ristorante Arquade. Qui anche l’Italia, si accorge di questo grande chef, con il conferimento delle 3 forchette del Gambero Rosso, oltre che all’arrivo delle ultime due stelle (**), che portano il conteggio a sette. Ha sempre dichiarato che il segreto del suo successo (e delle sue stelle) era la scelta dei prodotti (sempre con attenzione alla stagionalità), oltre alla scelta di effettuare cotture veloci ed espresse:«Scelgo sempre la semplicità, che fa sempre la differenza».

In giro per il mondo

Nel 2010 si trasferisce in Brasile, ma torna poco dopo per la prima edizione di MasterChef Italia. Nel 2012 inizia una nuova sfida culinaria a Londra, aprendo il Cotidie. A causa dei troppi impegni nel 2013 (MasterChef e MasterChef Junior, iniziato nello stesso anno e che lo vedo nuovamente come giudice assieme a Lidia Bastianich e Alessandro Borghese) è costretto a lasciare la direzione. Ora lo si può vedere nelle nuove puntate di MasterChef in onda a Dicembre su Sky Uno. Ha dichiarato più volte che MasterChef gli ha cambiato la vita poiché le persone ovunque va lo riconosco. Della sua vita privata si sa molto poco, o forse niente. Sappiamo, che ha imparato a cucinare in età molto giovane, dalla nonna che ogni giorno lo interrogava sulle pietanze che gli cucinava e chiedendogli le stagionalità dei prodotti. La sua è una cucina molto sensibile, coinvolgente e ispirata alle sue culture enogastronomiche preferite: quella Italiana, la Francese e per terza la Libanese. Come detto prima, nei suoi piatti, non ci sono solo i ricordi dei molteplici viaggi fatti in giovinezza, ma anche quelli delle ortiche della nonna, perpetua del prete del paese; Bruno Barbieri ama raccontare storie attraverso i suoi piatti.

«Io amo lo StreetFood perché mi racconta la storia di un paese e le storie della sua gente»
Bruno Barbieri

A fare da cornice a tutto questo successo, dodici libri dai nomi più bizzarri. Il primo è del 2005, Tegami, edito da Biblioteca Culinaria, seguono nel 2006 L’uva nel piatto, edito sempre da Biblioteca Culinaria, e Mangiare da Cani, di Editrice Compositori. Tornerà con l’editrice Biblioteca Culinaria per i successivi libri: 2007 – Squisitamente senza glutine; 2008 – Polpette che passione e Fuori dal Guscio; 2009 – Cipolle buone da far piangereRipieni di Bontà; 2010 – Tajine senza frontiere; 2012 – Pasta al forno e gratin; 2014 – Via Emilia, via da casa; 2015 – Cerco sapori in Piazza Grande;.

Curiosità

• Nel 1987 vince un premio al concorso Le carni alternative;
• Nel 1991 vince un premio al concorso La patata della cucina creativa;
• La nonna per punirlo lo rincorreva con le frasche di Ortica gigante, colpendolo alle gambe;
• È tifoso del Bologna. Proprio per questo nella stagione 2015/2016 di Quelli che… Il Calcio è un inviato “speciale”;
• Il mappazzone a Bologna è un piatto troppo pieno e pesante;
• La prima edizione di MasterChef rischiava di saltare a causa di un litigio con Carlo Cracco;
• Grazie alla madre sarta è un amante della moda e della cura del corpo.

Silvia Risitano