14 Agosto 2019   •   Deborah Scaggion

Architettura italiana: ripensare il Made in Italy… con le forme

«L’architettura italiana è una fonte d’ispirazione per molte altre discipline. Ecco due architetti nostrani, due donne che stanno rinnovando il Made in Italy oggi»

Il Made in Italy è un sinonimo di qualità e bellezza, nella moda e non solo. Ma il Made in Italy è molto di più: oltre a custodire decenni di tradizione e know-how, negli anni ha anche saputo rinnovarsi e innovare. Uno dei tratti più creativi del Made in Italy è la sua capacità di contaminare tra le campi del sapere. Per esempio l’architettura italiana ha un ruolo sempre più importante nel definire e nell’innovare il concetto di Made in Italy. In effetti ci sono sempre più donne che usano le competenze sviluppate nel campo dell’architettura per ripensare design e progettazione. Snap Italy ha raccolto le storie di due donne, due architetti italiani che con le loro creazioni moda stanno cambiano la definizione di Made in Italy nell’immaginario collettivo.

Fulvia Notari

Fulvia Notari è architetto di formazione, ma dopo la laurea ha voluto approfondire la sua passione per il design. Così i trasferisce a Milano per studiare con i grandi maestri italiani del design internazionale, come Achille Castiglionia, Tomas Maldonado e Arturo Dell’Acqua Bellavitis. Lungo questo percorso e negli anni a venire avrebbe scoperto e coltivato anche il suo amore per il vetro di Murano e il significato simbolico dell’ornamento. Così ha cominciato a studiare le tecniche di lavorazione, a visitare collezioni e musei e a seguire mostre sull’arte del vetro. Fondamentale, fu anche il suo incontro con Bruno Munari, che con le sue  opere giocose e la sua attenzione per la sensorialità rimane una continua fonte d’ispirazione per Fulvia.

Nel 1995, per coniugare tutte le sue passioni e per mettere a frutto anni di studio e ricerca, Fulvia decide di dare vita ad Antares Venezia, una brand di gioielli in vetro di Murano. Questi gioielli sono ornamenti di vetro pieni di personalità e colore, la cui creazione contribuisce a tenere in vita l’antica arte dei maestri soffiatori dell’isola. Negli anni Antares è diventato un progetto che oltre a permetterle di conservare una tradizione radicata nel territorio veneziano, le ha anche permesso di scoprire culture lontane ed esotiche, trovando nuove fonti d’ispirazione nei giardini del Giappone e nei colori del Marocco.

Apart Lab

Gli architetti italiani influenza anche altri settori della moda, come quello dell’abbigliamento Made in Italy. L’esempio perfetto è Apart Lab, il brand abbigliamento femminile che nel creare i suoi pezzi prende ispirazione dalle regole dell’architettura italiana e non solo. Non a caso la sua fondatrice, Daniela Giacometti, è sia architetto che fashion designer.

La sua formazione d’architetto è estremamente influente nelle sue creazioni. Ogni capo è pensato come una struttura, che deve essere sia bella che funzionale. Per questo, all’interno dei capi è possibile distinguere ogni pezzo che compone il capo e capirne la funzione nel creare la struttura finale. Così ogni pezzo realizzato da Apart Lab è bello da vedere sia dentro che fuori.

Deborah Scaggion