acquario fai da te
21 Dicembre 2018   •   Redazione

Acquario fai da te: i consigli di Snap Italy per una passione tutta italiana

«Ecco le regole da tenere in mente per realizzare un acquario fai da te, la passione tutta italiana presente in una casa su due.»

Altro che cani e gatti: gli animali domestici preferiti dagli italiani sono i pesci, presenti praticamente in una casa su due nel nostro Paese. Secondo gli ultimi dati provenienti da Assalco – Zoomark, infatti, il numero di questi “abitanti acquatici” è di oltre 30 milioni di esemplari, distribuiti in 3 milioni di acquari allestiti dai nostri connazionali. La passione per questi animali è dimostrata anche dalle cifre correlate, come i 12 milioni di euro spesi in mangimi ogni anno e gli oltre 53 milioni destinati agli accessori per allestire i suddetti acquari. Le ragioni di questo trend sarebbero da rintracciare nella ricerca di un “svago domestico” e di funzione antistress che gli italiani ritrovano nel muoversi lento e sinuoso dei pesci tra le piante marine. Anche la tecnologia offre un supporto, visto che le illuminazioni a led di ultima introduzione replicano quasi alla perfezione le rive di un lago o del mare, fornendo all’osservatore un punto di vista che lo conduce verso il rilassamento e facilita l’allontanamento della tensione. E dunque non è un caso che in molte sale d’attesa, anche di centri medici, vi sia un acquario fai da te o professionale.

Parliamo insomma di una grande passione che conquista sia gli adulti che i bambini, e che si orienta su acquari di acqua dolce o “domicili” di acqua salata, portando acquariofili neofiti ed esperti, interessati ad arredare le stanze delle proprie case o luoghi di lavoro con un tocco originale, a scegliere acquari industriali o costruiti e progettati in prima persona. Pare proprio, infatti, che quest’ultima ipotesi venga presa in considerazione da un numero sempre crescente di hobbisti: il percorso da seguire è semplice, perché avere in casa un acquario è davvero una prerogativa allettante e, al tempo stesso, facile da mettere in pratica. Ecco dunque alcuni consigli e linee guida per realizzare un acquario fai da te senza sbagliare, partendo da alcune premesse.

Non cimentarsi nel fai da te solo per risparmiare

Anzitutto, va detto che oggi è possibile trovare in commercio degli ottimi acquari a dei prezzi molto vantaggiosi, di conseguenza non sarebbe corretto scegliere quest’opzione esclusivamente con l’intento di risparmiare. Creare un acquario fai da te può invece essere una buona possibilità se ci si vuol cimentare in un divertente ed appagante hobby, in grado di fornire un arredamento di design unico per la vostra casa. Pensate, ad esempio, alla soddisfazione nell’allestire un acquario che corrisponda perfettamente alle proprie esigenze, che abbia misure tali da poterlo collocare esattamente tra due muri, o semplicemente alla soddisfazione di ammirare i propri pesci in una vasca creata con le proprie mani.

Adottare degli animali è sempre una responsabilità

Altra precisazione importantissima è inoltre questa: l’acquario non è un mero elemento decorativo, ma sarà la casa di animali domestici, ed è cosa nota il fatto che qualsiasi animale necessiti delle dovute attenzioni per poter vivere bene. Adottare un animale domestico, che si tratti di un pesce, di un cane, di un gatto o altro ancora, è sempre un impegno e deve essere un qualcosa dettato dalla passione, non certo dal semplice intento di decorare la propria casa. E allora, come realizzare un acquario fai da te?

La realizzazione della vasca in vetro

Il primo passo da compiere è quello di realizzare la vasca, ovvero assemblare tra loro le varie lastre di vetro che andranno a comporla. Sicuramente è fondamentale realizzare un progetto dettagliato prima di procedere alle fasi realizzative, ed è indispensabile commissionare l’incarico a un vetraio. Il taglio del vetro è un’operazione complessa che richiede strumentazioni specifiche, di conseguenza bisogna rinunciare al “100% fai da te” quantomeno per questa fase. Non solo le dimensioni, ma anche lo spessore delle lastre in vetro deve essere realizzato con accortezza: tanto maggiore è il litraggio della vasca, infatti, tanto più il vetro deve essere spesso.

Gli acquariofili sono soliti suggerire uno spessore di 8 mm per un acquario di 100 litri; tale dimensione può leggermente abbassarsi per gli acquari meno capienti, mentre per quelli dal maggior litraggio si suggerisce di aggiungere 2 mm ogni ulteriori 100 litri, dunque una vasca da 300 litri dovrà avere dei vetri dallo spessore di almeno 1,2 cm. Le lastre in vetro possono essere assemblate autonomamente utilizzando del buon silicone: per compiere al meglio tale operazione è importante far riferimento in modo scrupoloso a quanto indicato nelle istruzioni del prodotto collante.

Equipaggiamenti tecnici dell’acquario: cosa e dove e acquistare il materiale?

Quando la vasca è pronta è necessario equipaggiarla dal punto di vista tecnico: affinché possa rivelarsi funzionale, un acquario d’acqua dolce necessita di 3 cose, ovvero di una lampada che possa illuminare l’interno della vasca, di un termostato che manterrà la temperatura dell’acqua ai livelli desiderati e di un filtro con relativa pompa, fondamentale per la depurazione dell’acqua. Su un buon e-commerce di forniture elettriche, come può essere ad esempio EmmeBiStore, è possibile trovare tutto il materiale elettrico necessario per provvedere all’illuminazione, ed è interessante sottolineare che non mancano delle lampade per acquario molto innovative ed efficienti.

Tra le lampade più utilizzate dagli appassionati troviamo X Tube, una lampada per acquari (disponibile ad esempio sull’e-commerce italiano PetIngros, specializzato nella vendita di accessori e cibo per animali) dalle caratteristiche davvero notevoli, essendo di tipo LED e a luce solare, dunque assolutamente il top sul piano dell’avanguardia tecnologica. Quanto al termostato e al filtro con relativa pompa, non bisogna fare altro che acquistarli presso un negozio d’acquari o presso un e-commerce specializzato: entrambi vanno semplicemente sistemati in vasca (rigorosamente quando è piena) e collegati alla presa elettrica affinché possano operare.

Il corretto avviamento dell’acquario

Quando si avrà tutto a disposizione, l’acquario va allestito dal punto di vista “naturale”: sul fondo deve essere sistemato uno strato dighiaia, si possono collocare rocce e altri elementi decorativi, allo stesso modo si possono ospitare delle piante vere, utilissime per ricreare un biotopo perfettamente equilibrato. Dopo un periodo di “rodaggio”, indicativamente 2-3 settimane, è possibile procedere con l’inserimento dei pesci e godersi il proprio acquario con la soddisfazione di averlo realizzato da soli.