Tivoli da vedere
02 Marzo 2017   •   Snap Italy

Tivoli da vedere: il tour nella città patrimonio dell’Unesco

“In questi giorni sono stato a Tivoli ed ho ammirato uno degli spettacoli naturali più superbi. La cascata colà, con le rovine e con tutto l’insieme del paesaggio, sono cose la cui conoscenza ci arricchisce nel più profondo dell’anima.” – J.W. Goethe

Una bella giornata di sole, zaino in spalla e tanta voglia di cultura. Sono questi gli ingredienti fondamentali per visitare la città di Tivoli, non molto distante da Roma. Sono innumerevoli le bellezze di Tivoli da vedere, e la maggior parte sono fortemente legate alla sua storia millenaria.

Tibur Superbum: questo il nome antico della città, menzionata da Virgilio nell’Eneide. Punto di convergenza tra diversi popoli, è stata meta prediletta di poeti, pittori e ricchi aristocratici nel corso dell’800. I luoghi di culto, la storia, l’archeologia sono il punto forte di questa affascinante città, padrona anche di alcuni luoghi dichiarati patrimonio dell’Unesco.

Ecco a voi le bellezze di Tivoli da vedere almeno una volta nella vita

Villa Adriana

Testimonianza archeologica della grandezza dell’antico impero romano, è uno dei siti archeologici più visitati d’Italia, oltre ad essere stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1999. Costruita tra il 118 ed il 138 d.C. dall’imperatore Adriano, si trattava di un’immensa dimora residenziale, distribuita su due livelli. Il primo era silenzioso, diplomatico ed accogliente, mentre il secondo era rumoroso, dinamico, riservato agli schiavi. All’interno della villa ci sono riproduzioni dei luoghi e dei monumenti che avevano colpito l’imperatore durante i suoi viaggi. Tra questi abbiamo ad esempio il Teatro greco, la Biblioteca greca e quella latina, colonne egizie, terme per il benessere. Molto suggestivo, il Teatro Marittimo. Prende nome da un raffinato fregio figurato in marmo con soggetto marino, ha forma circolare e si riflette nell’acqua di un ampio canale. Si tratta di una vera e propria domus, una sorta di residenza minore all’interno della residenza imperiale.

Villa d’Este

Simbolo del rinascimento italiano, è stata dichiarata anche questa patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Famosa per le meravigliose fontane che la decorano, con giochi d’acqua mozzafiato, è il “giardino all’italiana” più bello d’Europa. I lavori iniziati nel 1550, durarono circa 20 anni, e sono stati voluti dal Cardinale Ippolito II d’Este. L’acqua che zampilla dalle fontane proviene direttamente dal fiume Aniene. Il complesso comprende il palazzo residenziale, un giardino ornato da viali alberati e siepi, e fontane monumentali. Il palazzo ha una facciata molto elegante aperta sul Vialone, ed è diviso in tre piani. Tra le fontane invece, ce ne sono alcune particolarmente artistiche, come la Rometta, caratterizzata dalla scultura di Roma in trono, o ancora la fontana dell’Ovato, la fontana del Bicchierone, opera di Gian Lorenzo Bernini, le cosiddette fontane musicali, come la fontana degli Uccelli e la fontana dell’Organo, che oltre all’acqua riproducono armonie musicali. Importanti poi anche la fontana di Proserpina, e la più recente fontana del Nettuno, uno dei luoghi più fotografati dai turisti.

Villa Gregoriana

Molto più naturale delle altre ville di Tivoli da vedere, Villa Gregoriana è un insieme di boschi, sentieri, cascate, grotte e vegetazione. Un vero e proprio parco naturalistico, voluto da papa Gregorio XVI intorno al 1834. Era frequentata nell’800 dagli artisti che ne facevano una tappa fondamentale del loro Grand Tour. Dal 2005 tutto il suo territorio è sotto la tutela e la gestione del FAI, Fondo Ambiente Italiano. Questa villa è il giusto compromesso tra natura e intervento dell’uomo, con le sue bellezze paesaggistiche e i resti dell’antica villa archeologica che vi sorgeva dentro. È famosa in tutto il mondo sia per la Grande Cascata, getto d’acqua creato dal fiume Aniene, sia per le Grotte di Nettuno e Grotte delle Sirene, caverne erose dallo stesso fiume raggiungibili tramite una strada alberata ornata da molte varietà di piante. Il parco è connesso al centro storico, dall’altrettanto suggestivo Ponte gregoriano, da cui si può ammirare il meraviglioso panorama della Valle dell’Aniene e dell’antica acropoli.

Santuario di Ercole vincitore

Si trova ai piedi della città, ed era dedicato al dio protettore dell’antica Tibur. Originariamente il santuario, che necessitò di circa 10 anni di lavoro per essere realizzato, era diviso in 3 ambienti: un tempio, un teatro e un’enorme piazza che faceva da area sacra. In passato, all’interno del santuario, si trovava la statua di Ercole, dio venerato dai Salii, e tutto era realizzato in maniera tale da sorprendere chi proveniva da Roma. L’intera area del santuario, fino a cinquant’anni fa, era occupata dalle Cartiere Tiburtine, stabilimenti industriali che trasformavano paglia e legno in varie qualità di carta grazie alla forza motrice prodotta dalla acque del vicino fiume Aniene. Solo nel maggio del 2015 c’è stata l’apertura straordinaria al pubblico del santuario in occasione del 3230° anniversario della nascita di Tivoli. Oggi la struttura è nuovamente chiusa al pubblico purtroppo.

Tempio di Vesta

Adiacente all’altrettanto suggestivo Tempio della Sibilla, il tempio di Vesta si trova a coronamento dell’antica acropoli di Tivoli da vedere. Visibile anche da Ponte Gregoriano, il tempio risale al I secolo a.C., ed è il monumento più conosciuto dell’antica città di Tibur. È dedicato a Vesta, dea del focolare, il cui culto era affidato alle Vestali e a Tiburno, l’eroe che avrebbe dato il nome alla città. Ha una piante rotonda, ed è stato uno dei monumenti più riprodotti dagli artisti italiani e stranieri durante il Grand Tour ottocentesco.

Casa Gotica

Un’altra perla di Tivoli da vedere, è la Casa Gotica. Siamo in pieno centro storico, e ci imbattiamo in questa abitazione tardo-medievale risalente al XIII secolo. La struttura, in tufo e travertino, ha un ingresso raggiungibile attraverso una scenografica scala esterna, il cosiddetto profferte. La casa si sviluppa su tre piani: il primo usato in passato come bottega, il secondo raggiungibile con la scala esterna ed il terzo raggiungere agibile con una scala interna. La bellezza di questa struttura sta nell’utilizzo semplice e scrupoloso degli elementi stilistici.

Terme romane

Infine, altro pezzo di storia di Tivoli da vedere, sono le antiche terme romane. Conosciute fin dai tempi della Roma imperiale, furono definite da Plinio il Vecchio “Acque Santissime” per le loro proprietà terapeutiche. Erano organizzate in quattro blocchi tondeggianti a due piani, uniti da portici che avevano la funzione di raccogliere aria calda per riscaldare i bagnanti prima dell’immersione nelle acque. Furono poi distrutte dall’arrivo dei barbari che le rasero al suolo, lasciandone solo pochi resti. Ma con l’arrivo a Tivoli del Cardinale Ippolito d’Este furono costruiti i Bagni Vecchi all’interno della maestosa Villa d’Este: il cardinale era infatti di salute cagionevole.

Nel XIX secolo arrivò un riconoscimento ufficiale da parte della medicina grazie al trattato “Ragionamento dei Bagni minerali presso Tivoli” a cura del dottor A. Cappello che nel 1837 affermò che le acque solfuree di Tivoli per le loro proprietà particolarissime, erano in grado di curare malattie della pelle, dell’umore, delle vie urinarie e respiratorie e dell’intestino. Le antiche Terme di Agrippa oggi recuperate e conosciute come Terme di Roma, sono una delle principali attrazioni di Tivoli. Mantengono ancora oggi il nome originale, ossia quello dell’architetto Agrippa che le ideò e le costruì su commissione dell’Imperatore Augusto.
Oggi il complesso termale è stato ampiamente ristrutturato ed è in grado di accogliere e soddisfare ogni tipo di esigenza da quelle terapeutiche a quelle di benessere e relax.

Chiara Rocca