Parchi d'Italia
09 Marzo 2017   •   Snap Italy

Giornata di sole? Ecco 5 parchi dove trascorrerla

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«La stagione primaverile è alle porte, così come le domeniche al parco. Grandi e piccini escono per una rigenerante passeggiata o per una visita culturale in uno dei parchi, privati e pubblici, più suggestivi d’Italia»

Avevamo promesso una seconda puntata dei parchi d’Italia eletti come nella top ten del 2016 per il concorso “Il Parco Più Bello”, giunto alla sua 14esima edizione. Ed eccoli qui, pronti ad alimentare, ancora una volta, il vostro imbarazzo della scelta.

Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, Vescovana (Padova)

Una delle scelte fatte dai giudici per questo 2016 è Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, in provincia di Padova. Stavolta si può parlare di uno tra i più favolosi parchi d’Italia. La storia di questa villa l’ha vista nel corso del tempo passare da antica corte medioevale, con Cunizza, la marchesa d’Este, a suntuoso palazzo rinascimentale, con il Cardinale Francesco Pisani, fino a raffinato salotto ottocentesco, con la contessa Evelina Van Millingen.

È proprio con la bella favola di Evelina che la villa ha conosciuto il massimo splendore nel corso dell’800. Grazie alla cultura e all’amore per la natura della contessa, è stato realizzato un grande giardino formale, concepito per essere guardato dall’alto e denominato, “Crispin de Pass”. Presenta un impianto geometrico a ventaglio, aiuole in bosso con bulbose e fiori, arredo scultoreo con una fontana neorinascimentale, balaustre, obelischi, erme ed esotici pavoni, statue e putti. Questo parco manifesta in ogni suo elemento la due anime della contessa Evelina: la forte radice inglese, che si esprime nel gusto fortemente vittoriano, e la tradizione del giardino all’italiana, che si nota nella presenza di stature, vasi e fontane. Questo incontro dà vita ad uno dei più armoniosi parchi d’Italia, dove l’impianto architettonico e la naturalità del parco circostante sono perfettamente amalgamati.

L’ingresso è di 7 euro con visita del parco e della villa, 5 euro per gruppi di almeno 15 persone senza guida. Per quanto riguarda l’apertura, si può andare tutto l’anno, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 12.00 e poi dalle 13.30 alle 17.00. Sabato, domenica e festivi ci sono orari diversi. Dettaglio molto interessante è la possibilità di soggiornare nel B&B di Villa Pisani con ampie stanze affrescate e vista sul giardino.

Foto: https://www.facebook.com/VillaPisaniBolognesiScalabrin/?ref=page_internal

Villa Celle, Santomato (Pistoia)

La primissima fondazione risale all’anno 1000 ma la sua attuale forma, quella scelta tra i 10 finalisti del concorso dei più bei parchi d’Italia, è della fine del ‘600. A volerla fu il cardinale Carlo Agostino Fabroni di Pistoia. A metà ‘800 tuttavia, sempre sulla scia del parco in stile inglese, venne ristrutturata. Si tratta di un eccezionale esempio di parco romantico, che si estende su circa 30 ettari ed è bordato da terreni agricoli, dove ancora oggi si produce ottimo vino (Chianti di Montalbano) e altrettanto ottimo olio extravergine di oliva.

Nel 1970 vi si trasferì il collezionista Giuliano Gori. Rimase colpito dalle costruzioni ottocentesche presenti come la voliera, la palazzina del Tè, il monumento egizio e lanciò l’idea di ospitare all’interno della tenuta interventi creati specificamente per gli spazi a disposizione. Questa formula prevede che ogni artista invitato, scelga uno spazio, all’aperto o all’interno di uno degli storici edifici, e sviluppi la propria idea in funzione del luogo in cui si trova. Il risultato è quello di una raccolta di opere fisse, che non occupano uno spazio ma entrano a far parte integrante del paesaggio stesso. Questa collezione permette ad oggi la formazione di nuove generazioni all’arte contemporanea. Uno spazio tutto green davvero molto curioso nel panorama dei parchi d’Italia. Interessante da visitare. Tuttavia l’ingresso è su appuntamento da maggio al 30 settembre con una parziale chiusura nel periodo di Agosto.

Giardino Buonaccorsi, Potenza Picena (Macerata)

Si tratta di uno dei più affascinanti parchi d’Italia, unico nel suo genere e molto noto all’estero. È un giardino dove il tempo sembra essersi fermato, unico del ‘700 conservato intatto in ogni particolare, dagli arredi delle grotte, al disegno delle aiuole a forma di stella e di losanghe. Purtroppo si conosce poco della storia di questo luogo magico, ma il miracolo della sopravvivenza del parco è indubbiamente uno dei suoi tratti peculiari. Il Giardino Buonaccorsi è un esempio classico di giardino delle Marche, e il fatto di essere ad oggi ancora intatto, è frutto delle amorose cure riservategli di generazione in generazione dai proprietari. Fa parte del Giardino anche un vasto bosco, che cresce distante dalla casa, ed è separato da una muraglia. Si presenta come un giardino all’inglese, con molti alberi, un lago artificiale ed un monticello, dalla cui cima si gode una splendida vista.

La struttura della villa è quella di una residenza di campagna, votata alla comodità e al comfort. Nel parco abbiamo anche un teatrino degli automi e una chiesetta, oltre a numerosi meccanismi di giochi d’acqua. La casa sorge in cima ad un piccolo colle, con una panoramica meravigliosa di verdi colline e vallate. Andare a visitare questo parco e questa villa, è un’esperienza unica. Sono molte le sorprese che riservano come: i giochi d’acqua nei giardini, le serre dove continua la vita di piante secolari, le statue dei musici che si muovono ritmicamente con i loro strumenti al passaggio dell’acqua, i sotterranei, dove erano conservate le grandi botti di buon vino e dove si trovano ancora intatte le vasche di pietra per la decantazione dell’olio.

Foto: https://www.facebook.com/pages/Villa-Buonaccorsi/119659334778394

Villa Floridiana, Napoli

Complesso formato da uno dei più verdi parchi d’Italia, e da una villa che ospita il Museo Nazionale delle Ceramiche Dica di Martina. Sorge al limite sud della collina del Vomero ed offre un magnifico panorama sul golfo di Napoli. Gli ingressi sono due, uno in via Cimarosa e l’altro in via Aniello Falcone. La villa risale alle prima metà del XVIII secolo, e nel 1816 Ferdinando I di Borbone la acquistò per regalarla come residenza di villeggiatura estiva alla moglie, Lucia Migliaccio, duchessa di Florida a cui si deve il nome della villa stessa. Il sovrano voleva una struttura di tipo neoclassico, e un giardino molto ampio con oltre 150 specie vegetali. I lavori si conclusero nel 1819.

In quella data il complesso comprendeva: due ville, Villa Floridia e Villa Lucia, separate da un vallone, un teatrino all’aperto, un tempesto circolare con colonne e cupola, finte rovine, fontane, statue e serre, tutto rigorosamente in stile neoclassico. Dopo la morte dei coniugi, i figli vendettero Villa Lucia e parte del parco. Dal 1931 all’interno della palazzina è esposta una delle più grandi e antiche collezioni di arti decorative europee e orientali. Uno dei parchi d’Italia più rilassanti, dove godersi una vista mozzafiato e staccare per qualche ora dalla frenetica vita della città. In quanto tale, il parco ha una doppia funzione: ricreativa e culturale. È aperto tutto l’anno e l’ingresso è assolutamente gratuito.

Giardino Pubblico “Vittorio Emanuele”, Caltagirone (Catania)

Siamo arrivati all’ultimo dei parchi d’Italia di questo 2016, spazio verde per eccellenza nella cittadina di Caltagirone, in provincia di Catania. Nel 1851 Giovan Battista Filippo Basile venne incaricato per la formazione di un progetto generale che, portato avanti negli anni, avrebbe costituito uno dei più belli ed estesi giardini pubblici d’Italia.

Secondo la pianta, era diviso in tre parti: “Floretta”, “Parterre” e “Giardino inglese”. A questo si aggiungevano poi luoghi evocativi e suggestivi della storia cittadina, dando al luogo una rifondazione sacrale. Il parco del mito venne quindi realizzato, e subì poi nel corso del ‘900 vari restauri e cambiamenti. Nel 1915 Ernesto Basile, figlio di Giovan Battista, progettò l’accesso alla villa e all’edificio scolastico, oltre alla grandiosa balaustra in terracotta in stile floreale. L’ingresso principale è invece costituito da due grandi piloni, sormontato da leoni accovacciati. Nonostante le molteplici mani che hanno toccato questo parco e i vari cambiamenti che ha subito, rimane comunque viva espressione dell’identità collettiva della comunità caltagironese oltre che uno dei più bei parchi d’Italia. Si tratta di un’estensione di 10 ettari, sulla quale si alternano infinite tipologie di vegetazione: bosso, viburno, lantana, acacia, alberi di giuda, frassino, olmo. Nella parte sud del giardino invece non mancano varie specie di fiori. Anche la fauna non è da meno, ci sono infatti infinite specie di uccelli grandi e piccoli che nidificano indisturbati tra i rami: passeri, gazze, colombacci ma anche allocco, merlo, rampichino, cardellino, capinera, usignolo e cinciallegra. Anche in questo caso l’ingresso è libero e non c’è orario di apertura.

 Chiara Rocca

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