Zerocalcare
16 Novembre 2018   •   Francesca Tantillo

Zerocalcare: la personale del fumettista romano al Maxxi

«Zerocalcare, noto fumettista italiano viene celebrato allo Spazio Extra del Maxxi di Roma dal 10 novembre al 10 marzo 2019 con la mostra Zerocalcare: scavare fossati- nutrire coccodrilli. Illustrazioni e fumetti che ripercorrono la carriera e soprattutto la società da cui l’artista si è sempre ispirato per ogni lavoro.»

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, arriva agli spazi Extra del Maxxi di Roma con la mostra: Zerocalcare: scavare fossati-nutrire coccodrilli. Dal 10 novembre fino al 10 marzo 2019 il museo in via Guido Reni, 4/A ospiterà i lavori più celebri del fumettista italiano. L’esposizione si divide in tre settori; Pop e Tribù, Resistenza e politica, Non reportage.

La mostra

Fra poster, disegni, magliette, tavole originali dei suoi fumetti, lavori di grafica, copertine di dischi e, ovviamente un’ampia selezione di illustrazioni, i visitatori hanno la possibilità di ripercorrere la carriera artistica di Zercocalcare. La profezia dell’armadillo, Kobane Calling, Macerie Prime e Dimentica il mio nome sono alcune delle sue graphic novel più famose che l’hanno portato al successo. Cresciuto a pane e underground nella zona periferica di Rebibbia, si è lasciato influenzare dai sentimenti e le emozioni contrastanti, fatta di incertezze e timori che hanno caratterizzato la sua generazione tutta anni ’90.

Attraverso una penna e un foglio Zerocalcare esprime, con  le illustrazioni, tutte le sensazioni e i moti di insicurezza provati da queste tribù. Si lascia ispirare dagli spazi occupati, dai concerti e dai collettivi. Qui si confronta con tanti ed è proprio lo scambio di idee, il confronto e le atmosfere cariche di energia, tipiche proprio di questi luoghi, che stimolano la sua arte. Si sente un vero e proprio «portavoce» di una generazione segnata dalla precarietà e influenzata dalle serie tv.

La voce di Zerocalcare

«Una parte della mostra alluderà a un pezzo di storia che è anche mia ma che non è solo mia, bensì di una o più comunità, o tribù, o come le vogliamo chiamare»

Ci sono disegni che illustrano concerti di spazi occupati, alcuni dei quali esistono ancora, mentre altri sono stati sgomberati da tempo. Ogni fumetto racconta le storie di «fratelli nostri che non ci sono più» ha spiegato Zerocalcare.

«Opere che sono state realizzate dalla mia mano ma che quasi sempre le abbiamo pensate insieme cercando di mettere d’accordo assemblee di tante teste divergenti. A volte li hanno impaginati altri contribuendo a rendere uno scarabocchio in bianco e nero un manifesto. Molti sono il frutto di questa collaborazione e complicità e lavoro collettivo. Per questa ragione conoscendo le nostre variegate sensibilità e visto il contesto per cui sono nati, capisco se qualcuno non vuole che il nome del suo gruppo o del suo spazio o di un pezzo della storia sua finisca in un museo, con tutto quello che comporta»

Una scelta che, ci spiega Michele Rech, «verrà rispettata». Zerocalcare attraverso i fumetti ha creato così un modo alternativo di protesta ma soprattutto di informazione. Grazie ai suoi disegni, così espressivi ed esplicativi della realtà i giovani si sono riavvicinati al mondo del fumetto che diventa un mezzo d’informazione sia cartacea che digitale.

«Sarà una roba abbastanza gigante e che comprenderà quasi tutto quello che ho fatto negli ultimi 20 anni. Che significa che ci starà tutta la produzione più recente, blog libri armadilli e tricchettracche, però anche un sacco di altre cose mai viste dal pubblico fuori dalla nostra riserva indiana, comprese locandine di concerti, poster, copertine di fanzine e altro»

Coordinate dell’evento

È lui stesso a parlare della mostra, in un post su Facebook, spiegando che nei suoi fumetti ci sono i sogni e le frustrazioni di un’intera generazione, cresciuta tra precariato e web, tra il G8 di Genova e le serie tv. La personale offre, quindi una panoramica sulla filosofia che accompagna il lavoro di Zerocalcare.

La mostra, realizzata da Silvia Barbagallo in coproduzione con Minimondi Event, è curata da Giulia Ferracci. È uno degli eventi più attesi della stagione a Roma. Questo anche grazie al successo avuto dalla trasposizione cinematografica della sua opera La profezia dell’armadillo, di cui Zerocalcare è stato lo sceneggiatore. Inoltre per festeggiare la prima personale, l’artista eseguirà per l’occasione un lavoro site specific per l’occasione.

Info e orari

Dal martedì al giovedì 11:00-19:00
Sabato 11:00-20:00
Domenica 11:00-19:00
Lunedì chiuso

Foto copertina: pagina FB Zerocalcare

Francesca Tantillo