Younit
24 Giugno 2022   •   Redazione

Younit: la startup che aiuta gli smart worker

«Passato, presente e futuro di Younit, la start up che aiuta le aziende a migliorare la qualità della vita degli smart worker

Mettere gli smartworker nelle migliori condizioni operative per tutelare il loro benessere e favorirne la produttività. Sono partiti da questo crescente e diffuso bisogno Ferdinando Meo e Gianluca Schiavi, imprenditore e manager. Nel 2020, in piena pandemia e nella massima incertezza sulle prospettive delle modalità lavorative del futuro, hanno fondato Younit, una piattaforma per l’offerta di beni e servizi alle imprese che utilizzano parzialmente o totalmente il lavoro da remoto. Un’impresa tutta digitale con l’ambizione di operare nell’intero continente europeo. Younit è partita con 2 persone e oggi è un progetto dove lavorano più di 50 persone tra Italia e Spagna, che lavorano tutte da remoto.

Spiegano Ferdinando Meo (presidente) e Gianluca Schiavi (direttore generale): «Le aziende sono oggi chiamate a risolvere un’equazione molto complessa che incrocia le variabili della produttività, dell’engagement, della competitività e il bisogno di attrarre e fidelizzare le persone. Younit vuole sostenere le imprese nella gestione del cambiamento e nella tutela del benessere dei dipendenti in termini di sicurezza, ergonomicità e dignità dello spazio lavorativo».

L’offerta e le imprese

Younit offre arredi di design e Made in Italy (lampade, scrivanie, sedie ergonomiche) e accessori realizzati con materiali eco-compatibili, tecnologia (hardware, software, cuffie, wi-fi, supporto tecnico) con oltre 1000 categorie di prodotto. L’offerta include una piattaforma E-commerce personabilizzabile per le aziende clienti, e consegna e assistenza a domicilio dei dipendenti in smartworking. Sedie ergonomiche (60%), scrivanie (20%) e gadget accessori (20%) sono i prodotti più frequentemente acquistati tra la categoria “ufficio a casa”. L’offerta di Younit è rivolta a medie e grandi imprese italiane ed estere che adottano un modello Ibrido o totale di lavoro da remoto dai 50 dipendenti in smartworking in su.

Per le imprese, che possono acquistare (anche in leasing) o, noleggiare i prodotti, l’offerta di Younit s’inquadra nelle politiche di gestione delle risorse umane che stanno accompagnando le nuove modalità di svolgimento del lavoro configurandosi come un benefit/welfare necessario per i lavoratori. Il valore del benefit è definito dall’azienda e la media è di 400 euro per lavoratore una tantum. L’opportunità per l’azienda è quantificabile in un risparmio annuo, nel facility management, di circa 4.000/5.000 Euro per lavoratore. Younit offre anche la possibilità di una piattaforma brandizzata dell’impresa cliente alla quale i dipendenti possono accedere per selezionare i prodotti di cui hanno bisogno. Dalla costituzione Younit ha definito accordi per la vendita di oltre 10.000 prodotti in 7 Paesi. È recente l’accordo con una multinazionale delle telecomunicazioni con circa 40.000 dipendenti in Europa. Obiettivo per il prossimo futuro è quello di diventare il leader europeo nel welfare per lo smartworking.

Younit

Intervista a Ferdinando Meo

Laureato in Ingegneria Gestionale alla Federico II di Napoli, inizia la sua carriera nella nota società di consulenza strategica Bain&Company; Nel 2010 entra nel mondo digital, prima como General Manager di Facile.it, poi in Groupon Italia come Vice President Sales. Nel 2015 diventa CEO di Groupon Iberia e fonda nel 2017 Alkemy Iberia, digital company del Gruppo Alkemy quotata al mercato Star. Nel 2020 fonda Younit con Gianluca Schiavi. Scopriamo con lui presente, passato e futuro di Younit.

1) Nel 2020, in piena pandemia, era ancora difficile vedere la luce in fondo al tunnel ma in molti si sono rimboccati le maniche per avviare nuovi progetti. Nel vostro caso come nasce Younit? Quali sono state le tappe che hanno portato alla sua ascesa?
«Younit nasce nell’aprile del 2020, mentre il mondo lavorava da casa, me compreso. Pensavo a quanto fosse scomodo e poco ergonomico, lavorare da una sedia di legno del tavolo da pranzo, e che milioni di lavoratori erano nelle stesse condizioni. Volevo aiutare le persone ad utilizzare prodotti ergonomici e le aziende nella gestione semplice del processo. Chiamai alcuni amici per coinvolgerli nel progetto, e da li abbiamo dato vita a Younit. Iniziammo con la scelta del catalogo prodotti e dei fornitori di eccellenza del Made in Italy nel settore arredo ufficio con prodotti ergonomici. A quel punto, abbiamo costruito una piattaforma E-commerce utilizzabile da tutte le aziende clienti, come se fosse una loro intranet. Siamo partiti a metà del 2021 con i primi grandi clienti e una crescita esponenziale nel 2022»
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2) Il lavoro rispetto al passato è cambiato moltissimo: come sarà in futuro? Rispetto al presente come pensate sarà il mondo del lavoro tra 5 anni?
«Difficile prevedere il futuro, ma sicuramente una % molto rilevante di aziende saranno in smartworking, con il modello Ibrido; è sicuramente troppo vantaggioso economicamente per le aziende, ed aumenta l’attrazione dei talenti ed engagement rate. Le persone lavorano bene ed in maniera molto efficiente da casa risparmiando tempo e costi di spostamenti verso l’ufficio, costi importanti stimati per circa 1600€ a famiglia/anno, il tutto a beneficio anche di una riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, le aziende risparmiamo dai 2.000€-5.000€/anno (costi di facility) per la riduzione di una postazione in ufficio. Ci saranno sempre più assunzioni in ambito tecnologico; i talenti tech vogliono lavorare da casa e possono trovarsi ovunque nel mondo, non per forza vicino alla sede dell’ufficio».

3) In quale settore secondo voi le aziende devono incrementare i loro sforzi?
«I settori principali sono innovazione, tecnologia e People&Culture. Le aziende devo essere sempre più competitive, con la tecnologia, ma soprattutto con i Talenti che, insieme alle  persone, fanno grandi le società. La battaglia di acquisizione dei talenti si vince con una cultura aziendale vicina alle persone, in maniera innovativa, flessibile e dando loro libertà di scelta; sia per dare spazio alla loro creatività, sia per permettegli la scelta di dove e quando lavorare. Un’azienda senza talenti rischia di fallire in breve periodo. Bisogna adeguarsi ed essere flessibili oltre che resilienti verso il comportamento dei talenti della nuova generazione, che risulta molto diverso da quello delle generazioni passate».

4) L’obiettivo è quello di diventare leader europeo nel welfare per lo smartworking: come Younit intende raggiungere questo traguardo? Quali sono i prossimi passi che avete in mente?
«Per diventare leader Europei, vogliamo essere prima leader indiscussi nel mercato Italiano e Spagnolo, dove già siamo presenti, e nel 2023/2024 aprire altri paesi quali Germania, UK e Francia. Vogliamo essere il Partner di tutte le aziende che vogliono fornire ai loro “smartworker” ergonomicità, comodità e dignità nel lavorare da casa».