whisky in Italia
19 Dicembre 2020   •   Redazione

Whisky in Italia: i migliori e i loro produttori

«Da prodotto di nicchia a bevanda sempre più apprezzata e amata. Storia, sviluppo e novità del whisky in Italia e dei suoi produttori più famosi.»

Il mercato dei whisky italiani è stato per lungo tempo un mercato di nicchia, importato in Italia dai diversi angoli della terra e apprezzato soprattutto dagli uomini. Dal 2010, tuttavia, sta vivendo una rinascita anche grazie a ‘Festival’ o giornate ad esso dedicate svoltesi nelle più importanti città italiane quali Roma, Milano, Firenze, Torino e Venezia. Anche chi mostra interesse verso questo prodotto di nicchia sembra essere cambiato nel tempo: non solo più uomini, ma giovani, famiglie nonché donne. È infatti comune in Italia, durante questi eventi, vedere aggirarsi tra i banchi, che presentano i diversi whisky, giovani, donne e famiglie con a seguito anche bambini, che si informano, degustano e apprezzano questo liquido color oro.

Un prodotto che ha bisogno di anni di invecchiamento per acquistare quelle note particolari che lo distinguono e lo rendono unico. Il primo italiano che si interessò di whisky fu Giacomo Justerini nel 1749. Si trovava a Londra perché innamorato perso di una cantante d’opera di nome Margherita Bellino. La storia d’amore non finì bene ma, nel contempo, il giovane si innamorò di questa bevanda al punto da desiderare iniziarla a produrre. Grazie agli appunti di uno zio distillatore e alla collaborazione con George Johnson, col tempo si ottenne quello che oggi è il J&B Blended Scotch Whisky famoso in tutto il mondo. Ma dobbiamo arrivare sino al 2015 per avere in Italia un produttore tutto italiano di Whisky. Produttore di whisky single malt in quanto gli italiani amano soprattutto questi tipi di whisky. Chi sono questi produttori? Vediamo insieme la loro storia.

Puni: primo e unico produttore di whisky in Italia

La distilleria Puni si trova in Alto Adige a Glorenza. Il progetto è stato voluto dalla famiglia Ebensperger ed è iniziato nel 2010. Anche se la struttura esterna è molto moderna, ogni cosa è stata ideata e realizzata per produrre un whisky italiano che avesse tutte le caratteristiche di quello scozzese. Si va dalla scelta della ubicazione per ricreare quelle condizioni climatiche uniche appartenenti alla Scozia, alla scelta degli alambicchi e delle botti. La scelta dei cereali (anch’essi prodotti in Italia) è stata operata da mani sapienti ed esperte per fornire un prodotto che nulla abbia a invidiare ad altri.

Ciò che ha spinto, come in quasi tutti i casi, Albrecht Edensperger, capofamiglia e costruttore edile, a operare un cambiamento così drastico della propria vita e a fondare PUNI, la prima distilleria italiana di whisky, è stato la grande passione e l’amore per questo distillato scozzese. È un’azienda a conduzione familiare. Ricerca e passione questi sono i due caratteri distintivi della distilleria Puni. Perché questo nome, PUNI? Il nome, come vuole la tradizione gallese, deriva dal rio Puni, un fiume della Val Venosta che la attraversa.

whisky in Italia

Whisky PUNI

Che tipo di whisky è quello prodotto nelle distillerie Puni? I cereali scelti per il whisky italiano Puni single malt sono una miscela calibrata di malto d’orzo, frumento e segale. La qualità del whisky è garantita dalle materie prime di alta qualità: orzo prodotto in proprio e acqua purissima del fiume Puni. Le botti per l’invecchiamento sono di tre tipi diversi: dagli Stati Uniti sono arrivate le botti ex Bourbon, dalla Sicilia ex Marsala e dall’Alto Adige, le botti ex vino speciale. Tra i vari prodotti lanciati sul mercato italiano dal 2015 troviamo il Puni single malt Alba e il Puni single malt Gold, Puni single malt Sole, Puni single malt Vina. Di seguito vedremo le caratteristiche di due di questi prodotti. Per acquistarli on line ad ottimi prezzi fatevi un giro nel sito di Aquavitae.shop

Che tipo di whisky sono? Possiamo definirli whisky di puro malto, eleganti e precisi

Il Puni single malt Alba, invecchiato di tre anni, si presenta al gusto come un whisky speziato. Potremmo definirlo elegante, ricco nei sapori di pepe, marzapane e mandorle. Sicuramente l’imbottigliamento nelle botti di Marsala e di vino lo rendono unico e gli danno un gusto biscottato e fruttato allo stesso tempo. Abbinabile a piatti di cacciagione, dolci al cucchiaio e in special modo, al cioccolato fondente grazie al suo sapore fruttato.

Il Puni single malt Gold, invecchiato 5 anni nelle botti Ex-Bourbon, color oro brillante, ha un gusto morbido e dolce che richiama la pera, ma anche la banana e il melone unito a note che lo addolciscono come la cera d’api e la vaniglia. L’abbinamento migliore è con piatti di carne alla griglia. Entrambi i whisky mostrano grande cura nella loro preparazione e maestria. Ora non vi resta altro che degustarli!