visura camerale
26 Giugno 2019   •   Snap Italy

Visura camerale: modalità di richiesta e ultime novità

«Se volete dare un’impennata al vostro business e acquisire una nuova società ciò che fa al caso vostro è la visura camerale, un documento ufficiale con tutte le informazioni su una specifica società.»

Quando si devono raccogliere informazioni in merito allo stato di una certa società, ecco che uno strumento come la visura camerale diventa importantissimo, se non decisivo. Questo documento ufficiale, che avremo comunque modo di approfondire nell’articolo di oggi, consente infatti di ottenere tutte le informazioni chiave su di una azienda. Va però aggiunto che, proprio per via della sua importanza, non è un tema che può essere liquidato in poche righe. È per questa ragione che qui di seguito andremo a scoprire esattamente cos’è, come si richiede e quali sono le ultime novità in proposito.

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Cos’è la visura camerale

La visura camerale è un documento che può essere richiesto in via formale alla Camera di Commercio. Si parla di un estratto che contiene, al suo interno, tutte le informazioni chiave relative a una certa società. Fra le info contenute dalle visure camerali troviamo ad esempio i dati amministrativi, legali ed economici di quell’impresa sotto analisi. Vi basti pensare a nozioni come la natura giuridica dell’impresa, insieme al numero di partita iva, la sede legale dell’azienda, il numero dei suoi dipendenti, il codice REA, il capitale sociale e tanto altro ancora. Esistono due tipi di visure camerali: quelle storiche e quelle ordinarie. Le prime includono tutte le informazioni che partono dalla data di registrazione al Registro delle Imprese, fino ad arrivare alla data attuale. Le seconde, invece, chiariscono ogni specifica aziendale al momento della richiesta. Da sottolineare, poi, che questo documento ha una valenza legale pari a 6 mesi.

Come richiedere una visura

In primo luogo è bene specificare che esistono diversi servizi online che consentono di richiedere la visura camerale, come nel caso di iCRIBIS, in maniera rapidissima e soprattutto a portata di click. Detto ciò, i servizi in questione non fanno altro che muovere – per conto vostro – la richiesta alla Camera di Commercio. Nel farlo, serve specificare che tipo di visura si desidera (storica oppure ordinaria), inoltre è essenziale presentare alcuni dati. Si parla ad esempio della partita IVA, o del codice fiscale per le imprese di tipo individuale, più la denominazione. Se non si conoscono questi dati, è possibile richiedere la visura fornendo i riferimenti relativi alla sede: ovvero la provincia, il comune e l’indirizzo dell’azienda in questione.

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Le ultime novità introdotte in materia

Ultimamente le visure camerali si sono trovate al centro di una “ristrutturazione”, voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tali cambiamenti hanno riguardato la veste grafica del documento, e si sono resi necessari per evitare alcuni fraintendimenti relativi alla procedura di concordato preventivo. Poi serve citare anche le visure camerali prodotte in inglese, e attualmente molto richieste, con un aumento del +59% rispetto allo scorso anno. È chiaro che questi documenti risultano particolarmente utili sia alle aziende italiane, sia a quelle straniere. Le prime possono fornire con semplicità quei documenti richiesti da enti o autorità all’estero. Le seconde, invece, la richiedono per conoscere tutte le informazioni relative alle aziende italiane. In base a quanto visto oggi, la visura camerale risulta essere un documento importante e in costante aggiornamento. È addirittura possibile richiederla in inglese e online, il che facilita non poco le operazioni.