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08 Novembre 2018   •   Redazione

Visitare Procida: l’isola che partecipa al Borgo dei Borghi 2018

«Visitare Procida in autunno, quando ci sono pochi turisti, è un’ottima idea per godersi l’isola in tranquillità.»

Dopo la Sicilia ed Ischia, visitare Procida ci è sembrata e ci sembra un’ottima idea. Le isole, infatti, non sono belle solo d’estate ma hanno il loro fascino anche nelle altre stagioni. Le ragioni sono almeno due: la prima è sicuramente quella economica, il risparmio tra estate e autunno, inverno e primavera è notevole! Il secondo motivo che sicuramente non nuoce è la tranquillità che l’alta stagione non regala. Certo, lo svantaggio potrebbe essere il mal tempo, ma godersi Procida (così come le altre isole) quando i turisti sono andati via, le strade sono più libere e le code non ci sono non è per niente male! Scopriamo questa bellissima candidata della stagione autunnale del “Borgo dei Borghi”.

Cosa visitare a Procida

Arrivando a Procida verrete accolti dalla Marina Grande, la zona del porto. La prima immagine che vedrete dell’isola saranno tante casette di colore diverso che, presentandosi l’una accanto o una sopra all’altra, formano un meraviglioso mosaico di tonalità brillantissime.

Chiesa di Santa Maria della Pietà

Proprio nella zona portuale si trova uno dei simboli dell’isola: la Chiesa della Pietà. Venne costruita nel 1760 al posto di una cappella più antica (1616). I suoi esterni sono in stile barocco e sul lato destro dell’edificio spicca un campanile con un orologio. All’interno si ha soltanto una navata, in fondo si trova una statua di legno che risale all’ottocento e che raffigura Santa Maria della Pietà. Alzando gli occhi potrete osservale la cupola che all’esterno domina il panorama di Procida, mentre all’interno è finemente affrescata con quattro opere che ritraggono gli Evangelisti.

Chiesa di San Leonardo

Riconoscerete la Chiesa di San Leonardo dalla sua facciata in stile barocco e dal campanile Settecentesco. Si trova non lontano da Porto Marina e dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà. Presenta uno schema a croce latina, è composta da un’unica navata e custodisce la statua di San Leonardo (XIX sec.), accanto alla quali si trovano un vangelo e un piccolo schiavo. San Leonardo infatti è uno dei protettori e liberatori degli schiavi imprigionati dai turchi.

Terra Murata

È il cuore storico dell’isola. Si trova nella parte più alta di Procida (a circa 90 metri s.l.m) ed è una zona circondata da mura cinquecentesche che erano state erette per proteggere gli isolani dagli attacchi via mare. All’interno di Terra Muraria potrete ammirare due cannoni risalenti all’epoca della Repubblica napoletana (1799). Altra attrazione è il Palazzo D’Avalos che risale al Cinquecento e che per molti anni fu adibito a carcere. Visto che ci siete visitate anche l’Abbazia di San Michele (XVI sec.), al suo interno è conservato un prezioso dipinto che ritrae la sconfitta di Satana da parte di San Michele, protettore dell’isola. Altra meraviglia di questo posto sono i panorami mozzafiato, quindi visitare Procida implica una tappa obbligata qui!

Area marina protetta Regno di Nettuno

L’area marina protetta Regno di Nettuno è stata istituita dal Ministero dell3ambiente nel 2007. Comprende le acque che bagnano l’Arcipelago Flegreo, formato dalle isole di Ischia, Procida e Vivara. Quest’ultima è la più piccola. Vivara è ormai disabitata da moltissimo tempo ed è un’importantissima Riserva Naturale dello Stato. È collegata con l’isola di Procida da un ponte lungo 362 metri, realizzato tra il 2 e il 10 luglio 2001.

L’area protetta si suddivide in cinque zone di salvaguardia in cui sono vietate tutte quelle attività che potrebbero compromettere la flora e la fauna di questo paradiso naturale. I divieti variano da zona a zona, quindi bisogna informarsi prima della visita. Ad esempio si possono praticare la vela e la nautica da diporto (pur dovendo seguire qualche regola). Anche l’ancoraggio è regolamentato così come la balneazione che è possibile solo in alcune zone, la pesca subacquea è assolutamente interdetta, mentre è regolamentata e permessa quella sportiva. L’utilizzo di moto d’acqua e lo sci nautico sono invece totalmente vietati.

L’area marina protetta Regno di Nettuno offre delle attività molto interessanti. Una di queste è il Whale Whatching, cioè un’escursione per l’avvistamento dei delfini, con la possibilità anche di partecipare alle crociere di studio per l’identificazione dei cetacei presenti. È veramente una bella esperienza poter vedere questi stupendi animali nel loro habitat naturale e conoscerli più da vicino. Sono permesse anche le escursioni subacquee che vengono guidate e coordinate da un’associazione che collabora con l’area marina protetta.

Procida al cinema e in TV

Ormai siamo consapevoli che l’Italia è un grande set cinematografico e in questo splendido panorama l’isola non poteva essere un’eccezione. Quindi visitare Procida significa anche passeggiare per i luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende del film  Il postino (1994) che vede Massimo Troisi nei panni di Mario Ruoppolo e Philippe Noiret in quelli di Pablo Neruda. Questo film venne girato nella parte dell’isola  che si chiama Marina Corricella. Visitare Procida e non passare di qui significherebbe perdersi un po’ dell’anima del luogo. Altri film ambientati qui sono Il talento di Mr. Ripley (1999) di Antony Minghella e con Matt Damon e Detenuto in attesa di giudizio un film di Nanny Loy del 1971 con il grande Alberto Sordi. Altri film che forse ricorderete sono Francesca e Nunziata, Mariti in affitto e Fuoco su di me.

Cosa mangiare a Procida

Visitare Procida significa obbligatoriamente mangiare qualcosa di tipico! Provate una pasta alla pescatora povera, fatta con peperoncini verdi fritti e alici. Per i piatti di carne l’isola offre un ottimo coniglio alla procidana preparato con olio extravergine d’oliva, aglio, pomodorini datterini, vino bianco, rosmarino e sale. Ovviamente non può mancare un piatto di pesce! Vi consigliamo quindi di ordinare il calamaro ripieno alla procidana, farcito con i tentacoli (precedentemente tagliati e soffritti in aglio e olio), pane, parmigiano, pecorino, uovo, basilico, prezzemolo, sale e pepe. Famosi in quest’isola sono i limoni nostrani, che potrete provare in un’insalata di limoni oppure bevendo a fine pasto un limoncello fatto da quelle parti.

Giulia Pepe