Capaci
14 Agosto 2018   •   Snap Italy

Capaci, ecco come visitare in un solo giorno la gemma palermitana

«Se vi trovate in Sicilia non potete disdegnare una gita a Capaci, comune di Palermo reso noto, purtroppo, dalla strage del 23 Maggio 1992, in cui venne ucciso il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Eppure, nonostante tutto, Capaci nasconde tanti tesori tutti da scoprire»

Vero è che ogni qual volta si nomina Capaci (sito istituzionale) torna alla mente il tragico evento, ma questa cittadina racchiude dentro di sé moltissima storia e tanta bellezza. Innanzitutto partiamo col dire che Capaci dista pochi chilometri da Palermo e che il suo nome, secondo alcuni cenni storici, in origine fosse Capece.

Cosa vedere a Capaci: l’arte

Per iniziare al meglio la vostra giornata, la prima cosa che vi consiglio di visitare nel vostro breve tour è la Chiesa Madre. Dedicata al patrono di Capaci, la chiesa è stata edificata nel Settecento, per volere di Don Ignazio Pilo; la struttura è in perfetto stile barocco, così come la Chiesa di San Rocco, che al suo interno conserva delle statue importantissime, come quella della Madonna di Trapani, copia di quella ben più celebre conservata a Trapani nella basilica di Maria Santissima Annunziata. Spostandoci poco più in là ci addentriamo verso il Palazzo dei Conti Pilo, oggi sede municipale, edificato sulle rovine del castello cinquecentesco.

Capaci: la bellezza del mare

Sul litorale di Capaci è presente l’Area Marina Protetta Capo Gallo, suddivisa in tre diverse zone, con un’estensione di circa sedici chilometri. Tuttavia la vera attrattiva di Capaci è la spiaggia, diventata negli anni la vera protagonista dell’estate siciliana, non solo per il suo lungomare pieno di chioschi, ma anche per la sabbia fine e chiara, bagnata da un mare che non ha nulla da invidiare ai Caraibi; insomma la metà ideale per chi vuole godersi tanto solo e relax.

Per tutti gli amanti degli sport e delle immersioni invece il mio consiglio è di spostarsi verso l’Isola delle femmine, che deve il suo nome ad una delle tante leggende ad essa legate. Tra tutte, infatti, merita particolare attenzione quella che narra del bellissimo isolotto denominato “Isola delle Femmine”, un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne. Leggenda vuole che 13 fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono imbarcate dai loro congiunti su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva. Vagarono per giorni e giorni in balia dei venti e delle onde, finché una tempesta scaraventò l’imbarcazione su un isolotto nella baia di Carini. Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche. Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma. Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta chiamarono Capaci, battezzando l’isolotto sul quale avevano dimorato le donne “Isola delle Femmine”.

La vostra giornata alla scoperta di Capaci sta per giungere al termine, ma per ultimo vi voglio regalare ancora una chicca, ovvero una cena in uno dei migliori ristoranti del posto. Vi parlo del Grottino, ristorante nato nel 1994, luogo ideale in cui gustare i migliori piatti della tradizione siciliana. Per concludere vi lascio con una curiosità: uno degli appuntamenti più sentiti dei giovani e non solo di Capaci è la Notte di Ferragosto, che si svolge sul lungomare e sulle spiagge di tutta la città.

Argia Renda