visitare arezzo
13 Settembre 2019   •   Sara Giannessi

Visitare Arezzo: una piccola guida per una vacanza da sogno

«La visita a Arezzo continua la scoperta di quelle città d’arte e di cultura italiane piccole ma con tanto da offrire. In una giornata, infatti, e soprattutto sapendo dove andare, cosa osservare e cosa cercare, si può conoscere un pittoresco borgo di cultura e storia»

Visitare Arezzo  permette di scoprire una di quelle città della Toscana che trasuda di tutte le epoche che l’hanno attraversata. Così, dopo avervi portato alla scoperta di Bergamo, eccoci in questa splendida cittadina, in cui muovendosi tra le sue vie si respira ancora un’atmosfera medievaleggiante, mantenuta viva da un attaccamento affettuoso alle tradizioni. Il momento migliore per visitare Arezzo è infatti nei giorni della Giostra del Saracino. Meno famosa della cugina di Siena, la Giostra del Saracino è una manifestazione di origine medievale ancora molto sentita dagli abitanti della città. Ma andiamo a scoprire un po’ meglio di cosa si tratta.

La Giostra del Saracino

Rispetto al Palio di Siena, la Giostra del Saracino ha il merito di riprendere una tradizione ancora più antica, di ripescare un’immagine che riporta veramente ai tempi del Medioevo. Lo scopo della giostra è infatti colpire il “buratto”, un pupazzo di latta che riproduce a grandezza naturale i pirati saraceni. Il concorrente a cavallo si spinge con la lancia per portare onore al proprio quartiere (forse qualcuno di voi si ricorderà la scena dell’addestramento di Caio nella Spada nella roccia della Disney). Infatti il saracino rimanda alle incursioni dei pirati da cui la città si è dovuta difendere in altri tempi, e riuscire a “sconfiggere” il nemico porta in premio alla famiglia e al quartiere (e mi raccomando non chiamateli rioni!) l’agognata lancia d’oro. La competizione è così sentita che ogni quartiere ha il suo campo di addestramento, nelle campagne appena fuori le mura, con il suo saracino di latta, detto buratto.

Visitare Arezzo

La giostra vera e propria si svolge invece nella Piazza Grande, sul cui perimetro sono appesi gli stemmi delle varie famiglie nobili. Queste stesse famiglie spesso danno il nome alle vie. Ad esempio in via dei Pescioni abitava appunto la famiglia dei Pescioni, il cui stemma si può trovare sul muro dell’abitazione all’inizio della via. La giostra si svolge due volte l’anno, si può consultare il calendario sul sito della manifestazione.

Visitare Arezzo: ecco cosa!

Se tutti sappiamo che Dante era di Firenze, forse non è così noto che ad Arezzo nacque Francesco Petrarca. Nella parte alta della città esiste ancora infatti la casa dove nacque e visse, però per poco tempo a causa della condizione di esiliato del padre. La casa di Petrarca si trova molto vicina alla Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, e al parco che ospita appunto il monumento a Petrarca e che si affaccia sulle campagne aretine.

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Un alto motivo per visitare Arezzo è vedere dal vivo un’opera che si studia sempre sui libri di storia dell’arte: il crocifisso di Cimabue che è conservato sull’altare della Basilica di San Francesco. La basilica anche è un punto di interesse storico-artistico perché si presenta ancora con una facciata provvisoria, ossia che non è mai stata rivestita di marmi come era previsto.

Un piccolo particolare a cui fare caso passeggiando per Arezzo sono i suoi giardini segreti. Sopra i bassi tetti delle case più antiche infatti si vedono ogni tanto spuntare foglie e fiori. Sono la parte visibile dei piccoli giardini privati nascosti tra le mura domestiche di case antiche. E per assaggiare salumi e formaggi tipici della zona, gli aretini consigliano un bel tagliere all’Antica Bottega di Primo. Altra piccola curiosità. Sembra che Arezzo sia il luogo di riunione delle logge massoniche, e che molti massoni abbiano una casa tra le mura medievali della città. In effetti la location sembrerebbe appropriata!

foto di Valentina Pedron

Sara Giannessi