vini da regalare
29 Giugno 2019   •   Snap Italy

Vini da regalare: il dono perfetto è il vino d’annata

«Se state pensando di preparare una lista di vini da regalare ecco qualche informazione utile per non farsi trovare impreparati. I vini d’annata, infatti, sono tanto pregiati quanto difficili da scegliere…»

Scegliere vini d’annata da regalo si identifica sempre come la scelta giusta, è raro infatti che un dono del genere non sia ben accetto. In Italia poi, patria di sapori e bontà il gusto accompagna tutto ciò che si produce, dal cibo al vino. Perciò se desiderate stupire un amico speciale e fare in modo che non dimentichi facilmente il vostro dono, potreste fare una lista di vini da regalare e optare per un vino d’annata da regalo, da sempre un’ottima idea. Ma in che modo effettuare la scelta?

vini d’annata da regalo si definiscono così proprio perché appartenenti ad una determinata annata. Ogni annata infatti si differenzia da un’altra in base alle condizioni climatiche e ad altri particolari fattori che infine vanno ad incidere sulle stesse uve. È così fondamentale informarsi sulle annate prima di procedere con acquisti del genere: esistono infatti classifiche sulle annate a cui fare riferimento con precisione.

vini da regalare

Vini d’annata: dopo la Francia c’è l’Italia

In Italia si tengono diverse aste di vini d’annata, essendo questi dei prodotti di grande pregio che appartengono senza ombra di dubbio ai beni di lusso. Insomma questo settore non conosce crisi, perciò un vino d’annata da regalo si identifica sempre come un gran gesto. Chi acquista vini d’annata non lo fa solo ed esclusivamente per conservare e capitalizzare valore, ma molto più spesso si acquistano vini pregiati per poterli gustare in ottima compagnia. Nelle classifiche delle vendite top ritroviamo in quest’ambito vini francesi, specialmente i Borgogna, ma anche alcuni tra i migliori vini italiani tra cui i Sassicaia.

Guido Wannenes, a.d. della casa d’aste Wannenes Group, ha dichiarato in un articolo sulle aste di vini d’annata scritto da Il Sole 24 Ore: «Nel XXI secolo il vino, e i distillati in generale, sono divenuti veri e propri presidi della cultura del territorio, testimonianze in divenire di una tradizione che si rinnova attraverso le generazioni». Una considerazione che non possiamo non condividere, visto che questa antichissima bevanda ha radici profonde nel sostrato culturale nostrano.