Viareggio Cup: dove le stelle italiane iniziano a brillare
«La Viareggio Cup sa porsi come punto di riferimento per molti giovani talenti. Scopriamone insieme un po’ di storia ed i volti di riferimento»
Il Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale, meglio conosciuto semplicemente come Torneo di Viareggio, è un torneo calcistico giovanile internazionale organizzato dal Centro Giovani Calciatori di Viareggio, fondato da Torquato Bresciani nel 1947. Patrocinato dal CONI, dalla FIGC e dalla FIFA tale torneo si sviluppa durante il periodo di Carnevale e da tempo è ormai il vero trampolino di lancio per i giovani calciatori. Nato come Torneo di Viareggio-Coppa Carnevale, nel 2009 cambia nome per assumere quello attuale.
Il Centro Giovani Calciatori altro non era che un gruppo di ragazzi appassionati di sport che desiderava lasciarsi alle spalle il trauma della Seconda Guerra Mondiale e costruirsi un futuro migliore. Quale miglior mezzo se non lo sport più popolare del nostro paese?
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Ecco quindi che nel 1949 nasce questo torneo cittadino di calcio con squadre rionali. All’inizio queste squadre altro non erano se non le rappresentanti dei luoghi di aggregazione, ovvero dei bar. Il primo torneo parte con dieci club ed alla fine sarà il Milan a conquistare la vittoria, ma a rubare la scena è il talento cristallino di Sergio Cervato che, negli anni successivi, diventa un caposaldo della nazionale italiana.
Nel 1954 la giovane redazione della Rai trasmette per la prima volta la diretta del secondo tempo della finale, sancendo così l’importanza di tale torneo e iniziando quel forte legame tra la televisione e il calcio. Coppa Carnevale diventa così ancora di più un appuntamento fisso che segna la stagione delle società più preoccupate a far crescere i giovani calciatori del futuro. Nel 1961 fa il debutto la Juventus e lo stesso anno il torneo approda a tutti i notiziari più importanti dedicati allo sport.
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Nel 1965 sarà, invece, la volta della Sampdoria nella conquista del titolo, con la vittoria facilitata dalla presenza in squadra di un talentuosissimo Luciano Chiarugi. Negli anni Settanta, poi, il torneo si espande e si apre al mondo intero. Arrivano infatti le squadre cinesi, statunitensi e argentine. Ciononostante il giglio viola non vuole cedere spazio agli stranieri aggiudicandosi altre quattro vittorie grazie a talenti tutti italiani. La Roma non gode di tanta fortuna in questo periodo ma riesce a regalare fior fiori di calciatori come Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei e Francesco Rocca (qui la nostra intervista).
Negli anni Ottanta è la Versilia ad essere il miglior palcoscenico per i più forti, tecnici compresi. Sono infatti gli anni delle prime esperienze da allenatori per Fabio Capello, alla guida del Milan, e per Arrigo Sacchi, alla guida della Fiorentina. Negli anni Novanta la Viareggio Cup si espande arrivando ad includere trentadue squadre, facendo così crescere ancor di più l’interesse per questa competizione. Sono questi gli anni di Francesco Totti, Alessandro del Piero, Andrea Pirlo e Gigi Buffon.
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Nei decenni successivi le iscrizioni diventano sempre maggiori tanto che nel 2006 si arriva al numero di 48 squadre e tra queste la protagonista è la Juventus, mentre il calciatore che si contraddistingue per la sua potenza e la sua fantasia è Mario Balotelli. Nel 2010 avviene poi la nascita della Viareggio Junior Cup per gli Under 15. Il torneo si estende dunque ai Giovanissimi e sarà la Roma di Vincenzo Montella a vincere la prima edizione.
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La Viareggio Cup si conferma sempre più come promotore per la crescita di futuri fenomeni e non tradisce mai le aspettative degli spettatori. Tanto che la finale, dibattuta in linea di massima dalle due squadre più forti dell’intero campionato, sa emozionare tutti fino al midollo. Come la famosa finale Juventus-Roma del 2012. Dopo un combattimento all’ultimo sangue, alla fine vincerà la Juventus che conquista, così, la sesta vittoria negli ultimi dieci anni.
In tutto ciò il Milan conquista la nona vittoria nel 2014 grazie anche alle ottime doti da allenatore di Pippo Inzaghi che scavalca anche le altre due grandi titolate Juventus e Fiorentina. Nel 2015, invece, sarà l’Inter a salire il gradino più alto, guidato dall’allenatore Stefano Vecchi. La squadra gioca un torneo costellato di diversi successi che non lasciano spazio al gioco degli avversari. Anche se, dopo un anno di silenzio, la Juventus non si vuole arrendere. Eccola dunque vincere per la nona volta la Viareggio Cup nel 2016.
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Un torneo, una leggenda di personaggi da imitare e di tattiche di gioco da studiare. La Viareggio Cup ha saputo donare all’Italia tanto prestigio ed ha saputo porsi come un punto di riferimento per tanti giovani atleti che credono ancora nel pallone.
Chiara Famooss