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11 Gennaio 2019   •   Redazione

Valentina – Una vita con Crepax in mostra a Bassano del Grappa

«Ai Musei Civici di Bassano del Grappa, Valentina. Una vita con Crepax, un’esposizione totalmente originale e diversa da quelle fatte fino ad ora sull’eclettico fumettista milanese e sulla sua creatura più riuscita, Valentina per l’appunto. C’è tempo fino al 15 aprile 2019.»

Sguardo penetrante, labbra carnose, lineamenti perfettamente armonici ma soprattutto un geometrico caschetto nero. Valentina non è solo il disegno, nero su bianco, del suo autore, Guido Crepax, ma è soprattutto un’icona, di carattere e di stile. Sia per gli uomini, perdutamente affascinati da quel suo essere così eccessiva e disinibita, che per le donne, che ne stimano l’indipendenza e l’audacia. Si tratta di un vero e proprio capolavoro del mondo del fumetto, l’unica protagonista donna fra i suoi contemporanei. Crepax racconta la storia di una donna come tutte, con problemi concreti come l’anoressia e i continui sbalzi d’umore, i tormenti derivanti dal rapporto di coppia (il suo compagno è Philip Rembrant, un critico d’arte) e da una sessualità dirompente, scandalosa che la porta spesso a viaggiare nel mondo dell’onirico, dove Valentina fugge da tutti i suoi dolori.

Valentina, la diva hollywoodiana

Valentina fece capolino per la prima volta nelle vignette di Crepax (e nella fantasia dei suoi lettori) nel 1965, sul n. 2 di Linus, la mitica rivista di fumetti creata da Giovanni Gandini poco prima. Non era la prima volta che l’autore sperimentava il genere del fumetto. Aveva già disegnato copertine di album, più che altro di musica Jazz, ma anche manifesti pubblicitari per brand come Shell, Campari, Rizzoli ecc. Ma fu la visione di un film con Louise Brooks, attrice del cinema muto protagonista nel 1928 di Lulù. Il vaso di Pandora a far scattare qualcosa di nuovo e di diverso nella mente visionaria di Crepax. In un’intervista di tanti anni fa dichiarò che solitamente non possedeva foto di attrici che gli piacevano, ma che conservava quella di Louise Brooks sul comodino accanto al letto. Una vera e propria folgorazione. Valentina Rosselli nasceva ad immagine e somiglianza della diva di Hollywood, ma nasceva moderna, indipendente, fotografa, nella Milano del boom economico. Una donna figlia del suo tempo dunque, provvista (eccezione nel mondo del fumetto dove storie e personaggi sono fuori dalle grinfie del tempo) addirittura di carta d’identità. Data di nascita: 25 dicembre 1942 come Luisa, moglie di Crepax, da cui il fumettista milanese riprende delle sfumature per il suo personaggio. Un personaggio quindi che invecchia, matura, diventa addirittura madre e ad un certo punto esce di scena.

Valentina. Una vita con Crepax nasce da un’esigenza precisa secondo le parole della direttrice dei Musei Civici Chiara Casarin e dell’Assessore alla Cultura del Comune Giovanni Cunico:

«Valentina è una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano. Il suo creatore, Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede (la Galleria Civica dei Musei di Bassano del Grappa) e con un omaggio, una dedica al grande autore internazionalmente ammirato. Il progetto espositivo è stato concepito dai tre figli di Crepax ad hoc per questa occasione e si conferma come momento di produzione culturale rivolta al pubblico più ampio.»

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@Pagina Facebook Valentina di Guido Crepax

Percorsi e significati

Il percorso della mostra si snoda fra il principale passatempo dell’autore, quello di creare giochi da tavolo basati sulla sua passione per la ricostruzione storica, il personaggio di Valentina ed infine, la particolare propensione di Crepax per l’illustrazione del mondo femminile, con tutta quella profondità e complessità psicologica che lo caratterizza (al piano terra). Al primo piano, contenuti dedicati principalmente alla vita dell’autore e del suo personaggio più famoso, Valentina, oltre al focus sui possibili sviluppi futuri: un’istallazione dove le pagine si colorano progressivamente grazie alla video-arte e l’assaggio delle ultime opere del progetto editoriale dell’Archivio Crepax, su grandi tavole disposte su cavalletti. Niente di meno che la nuova collana con le storie più belle a colori realizzata per Repubblica.

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@Pagina Facebook Valentina di Guido Crepax

Una mostra da non perdere per chi ama l’arte del fumetto colto che si fa letteratura ed arte allo stesso tempo. È giunto il momento di risvegliare quel lato allo stesso tempo fragile ed audace, ingenuo ma sensuale che è dentro ognuno di noi. Da un momento all’altro potremmo veder spuntare un caschetto nero sulla nostra testa.

Foto di Copertina: @Pagina Facebook Valentina di Guido Crepax

Lavinia Micheli