20 Febbraio 2018   •   Snap Italy

Tiro con l’arco: i segreti dei “Robin Hood” italiani

«Disciplina per la mente e attività benefica per tutto il corpo: ecco cos’è il tiro con l’arco, in cui precisione e concentrazione devono andare di pari passo!»

L’arco è uno degli strumenti più antichi tra quelli usati dall’uomo. Nato come pratica di difesa, il tiro con l’arco veniva utilizzato anche per cacciare gli animali, catturati per sfamare alcune tribù primitive. Si ritiene che la prima apparizione dell’arco risalga a circa tremila anni fa e ciò è testimoniato da un graffito che ne ritraeva le sembianze.

tiro con l'arco

Nel passare dei secoli il tiro con l’arco divenne sempre più anche motivo di svago. Si diffuse pertanto in tutto il mondo fino a diventare un vero e proprio sport. Fece la sua prima comparsa nei Giochi Olimpici nel 1900 a Parigi, ma fu escluso dal 1920 al 1972, per poi ritornare ad essere una specialità olimpica.

In Italia è sempre stato considerato più uno svago che un vero e proprio sport inizialmente. Sotto il regime fascista, infatti, era una delle attività designate per le ragazze. Sarà necessario aspettare il 1956 per avere delle competizioni aperte ad entrambi i sessi, organizzate in maniera più che discreta dalla prima Compagnia italiana di arcieri.

tiro con l'arco

Con il passare degli anni, ovviamente, l’arco si è evoluto e perfezionato sempre di più, nel tentativo di “piegarsi” ulteriormente verso le volontà ed esigenze dell’uomo. Così anche le frecce, che da legno di cedro sono arrivate ad essere in alluminio e poi in carbonio. A proposito di frecce ecco una piccola curiosità: la loro lunghezza e il loro diametro dipendono sempre dal fisico di colui che deve tirare.

Un esempio di eleganza e precisione nel tiro con l’arco è il nostro Marco Galiazzo. È uno degli arcieri italiani più forti di sempre ed è campione olimpico nella gara maschile individuale ad Atene 2004. Ha fatto parte, insieme a Michele Frangilli e Mauro Nespoli, anche della spedizione azzurra ai Giochi Olimpici di Londra del 2012, chiuse con un oro nella competizione a squadre (“solo” argento a Pechino 2008, ndr).

La sua prima convocazione nella nazionale azzurra di tiro con l’arco risale a quando Marco aveva circa sedici anni. Da allora ne ha fatta di strada, cambiando anche diverse società. La prima è stata la Compagnia Arcieri Padovani con la quale ha vinto la medaglia olimpica di Atene; adesso invece si allena per la società A.S.D. Arcieri Rio. Altro grande successo dell’arciere è stato vincere nel 2012 la World Indoor Championship di Las Vegas (USA), diventando così campione del mondo.

Per chi volesse approcciarsi a questo mondo fatto di allenamenti mirati per mente e corpop, può consultare il sito ufficiale FITarco, dove è possibile cercare la società più vicina alla propria ubicazione e mettersi in contatto direttamente con esse.

Chiara Famooss Paolini