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13 Luglio 2020   •   Redazione

Stendibiancheria Foxydry: la storia di uno stendipanni tecnologico… diventato startup

«Vi raccontiamo l’incredibile storia di Foxydry, l’azienda nata da uno stendibiancheria ad uso personale e diventato oggi un prodotto di tendenza.»

Non sempre la strada del successo segue un tracciato logico e lineare. Nella maggior parte dei casi, il percorso è bizzarro, a tratti sorprendente e con una nota evidente di genialità. È il caso di Foxydry, lo stendibiancheria da parete e da soffitto che in breve tempo è diventato un’icona del web, anche in ragione della sua coraggiosa strategia, totalmente basata sull’online marketing. Ma cos’ha di unico Foxydry? Non è la classica storia di un gruppo di nerd malati di tecnologia che quasi per caso tirano fuori dal cilindro l’applicazione che li proietta sulle prime pagine dei giornali. Al contrario è la storia di un prodotto da lavanderia tradizionale, reso innovativo dalla necessità di risolvere in modo nuovo i problemi della quotidianità.

Non solo: Foxydry e i suoi stendibiancheria rappresentano un modello di business online estremamente solido, che genera utili attraverso la produzione e la vendita in internet non di un’app, bensì di un bene fisico. Un prodotto nato per necessità nella cucina adattata a lavanderia di Luca Antoniazzi e Sara Bernardi, protagonisti di questo coinvolgente racconto. Del resto, di startup emerse dal nulla è pieno il web, ma poche riescono a superare i primi 3 anni di vita, crollando spesso sotto il peso di costi incontrollati e mancati ritorni sugli investimenti. Foxydry invece è un progetto con 7 anni alle spalle e tutti i conti in ordine. Sintetizzando: non bastano le idee vincenti, servono una strategia oculata e una corretta gestione economica, altrimenti il successo resta un miraggio, a maggior ragione in assenza di finanziatori esterni.

Dall’idea all’esecuzione: come è nata Foxydry?

Quando si parla di Foxydry è necessario iniziare da Cometa srl, una piccola società commerciale che con i beni di consumo e con internet inizialmente non ha nulla a che fare. I due soci fondatori, Luca Antoniazzi e Sara Bernardi, marito e moglie con 3 figli, sono all’epoca anche gli unici dipendenti della loro azienda. E, come tanti italiani, si trovano a fare i conti con il poco spazio a disposizione nel loro appartamento per asciugare la biancheria. Una volta riempito lo stendibiancheria, Luca e Sara trovano appoggi di fortuna (come le maniglie delle finestre o gli schienali delle sedie), ma al tempo stesso, stanchi dell’ingombro e delle problematiche del classico stendino da terra, lo spostano sopra il tavolo. Qui la lampadina si accende: creare uno stendibiancheria mai visto. Da soffitto. Estensibile. Telecomandato. Uno stendibiancheria salvaspazio a contenuto tecnologico.

L’esigenza pratica (liberare spazio e togliere la biancheria dalla portata dei piccoli) e l’ingegno tecnico di Luca (fin da giovane nell’industria della lavorazione metalli) rappresentano i cardini sui quali poggia l’innovazione di prodotto. L’innovazione commerciale sarà invece puntare tutto sulla vendita online, alla quale si dedica Sara. A contribuire alla fattibilità esecutiva del progetto intervengono anche Everest srl e Omfa srl – due aziende del gruppo Antoniazzi – attraverso spazi, dotazione tecnica e capacità di programmazione. I primi test sono incoraggianti e così i due fondatori convertono totalmente Cometa Srl da società commerciale ad azienda di produzione, per lo sviluppo e la vendita diretta del brand Foxydry.

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Stendibiancheria Foxydry Air: il prodotto-icona

Il primo prodotto lanciato sul mercato è Foxydry Air, uno stendibiancheria innovativo da soffitto, con lampada e ventole integrate, i cui movimenti saliscendi vengono gestiti tramite telecomando. A tutt’oggi, il prodotto di punta del brand, l’icona del nome Foxydry. Da subito l’idea è arrivare direttamente al consumatore, ma il primo mezzo scelto è tradizionale: la televendita. «Fortunatamente – scherzano oggi in Foxydry – andò male: questo ci spinse a trovare nuove strade». I due fondatori sanno di avere bisogno di un riscontro diretto dal pubblico: vogliono capire cosa pensino di Foxydry Air i potenziali consumatori e, soprattutto, quali siano gli ostacoli all’acquisto. Partecipano ad una fiera con il preciso obiettivo di raccogliere suggerimenti, feedback e primi utilizzatori. L’esperimento ha successo.

Decidono così di migliorare ulteriormente il prodotto e puntare tutto sull’e-commerce, con un sito web dedicato, dove il consumatore può ricevere tutte le informazioni e, successivamente, procedere all’acquisto. Una scelta che si rivela vincente in un momento in cui il digitale non era ancora il padrone della scena commerciale. Lo dimostrano le recensioni di clienti estremamente contenti, che oltre a testimoniare di avere risolto un problema concreto come l’ingombro dello stendino da terra, sottolineano la soddisfazione per il servizio ricevuto dall’azienda. Gli investimenti in advertising online in Italia e all’estero permettono a Foxydry di attrarre nuovi acquirenti, cui contribuisce l’azione sui social media, tramite video di qualità e ottimi contenuti fotografici. Non è che l’inizio, perché gli stendibiancheria Foxydry cominciano ad essere venduti anche su Amazon ed Ebay. Grazie ai marketplace online l’azienda arriva così anche al mercato europeo ed americano.

 

Dopo lo stendibiancheria motorizzato, i modelli manuali da parete e soffitto

Nato come pure player online, Foxydry sfrutta le potenzialità della pubblicità digitale per raggiungere i punti vendita fisici: un processo di business opposto a quello della maggior parte delle aziende. È anche pensando alla distribuzione fisica che Foxydry introduce due modelli di stendibiancheria manuali, sempre da soffitto e da parete, così da raggiungere il grande pubblico interessato ai benefici salvaspazio: Foxydry Mini (stendibiancheria manuale da soffitto) e Foxydry Wall (stendino manuale da parete).

Il lockdown come vettore di crescita della domanda salvaspazio

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 ha estremizzato alcune problematiche legate alla vita quotidiana costretta all’interno delle mura domestiche. E ha portato alla luce il valore di tutte le soluzioni capaci di razionalizzare l’uso degli spazi interni e aumentarne la vivibilità. Fra queste, naturalmente, anche gli stendibiancheria Foxydry. Specialmente nei piccoli appartamenti, infatti, la superficie abitabile sottratta dall’asciugatura dei panni può essere davvero troppa in relazione al totale disponibile. Il problema si acuisce ulteriormente con il prolungamento della permanenza in casa di tutti i componenti del nucleo familiare. Per questi motivi la soluzione offerta da Foxydry è stata particolarmente apprezzata in questo momento storico e premiata dal mercato. Tutto fa supporre che lo sarà sempre più anche in futuro.

Sovente infatti i clienti dell’azienda segnalano nelle loro recensioni l’indispensabilità dello stendibiancheria, nonostante la presenza in casa dell’asciugatrice. In parte per quei capi che non è consigliabile asciugare meccanicamente attraverso l’elettrodomestico, in parte per le esigenze di asciugatura più isolate, conseguenti a lavaggi episodici e più contenuti.

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Foxydry oggi e le sue prospettive per il futuro

Oggi il primo mercato dell’azienda è la Germania, seguito da Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. L’Italia rappresenta il 23% a valore, il 77% è generato dai mercati esteri. In USA per ora sono disponibili solo gli stendibiancheria manuali, ma Foxydry sta lavorando alla conformità per il mercato americano anche del suo prodotto di punta, Foxydry Air. L’azienda ha aperto partite IVA nazionali in tutti i cinque stati europei per vendere i suoi prodotti direttamente ai consumatori lì residenti, senza intermediari. La logistica è gestita direttamente dalla sede produttiva in Veneto e dai centri logistici con cui l’azienda lavora.

In sede sono correntemente parlate 5 lingue e si sono affacciati spontaneamente distributori da paesi prima nemmeno immaginati, come Canada, Australia, Ucraina, Russia ed Israele. Esiste un nuovo piccolo pezzo di Made in Italy nel mondo, insomma, che inizia addirittura a stuzzicare l’interesse di qualche grande gruppo internazionale, alla ricerca di novità vincenti in un mercato sempre più globalizzato. Non si può che augurargli di proseguire con successo il percorso intrapreso.