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27 Novembre 2019   •   Redazione

Start up in Italia: i trend e le regioni più floride

«Dati alla mano ecco la situazione relativa alle start up in Italia, con particolare attenzione sui trend di crescita e sulle le regioni più floride.»

I dati del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicati in collaborazione con Unioncamere e Infocamere, hanno fatto il punto sull’odierna situazione relativa alle start up in Italia. La nostra nazione conferma di essere davvero molto attiva da questo punto di vista, d’altronde in Italia non mancano figure altamente qualificate e, probabilmente, le scarse opportunità occupazionali stimolano giovani e meno giovani a costruire qualcosa nell’ambito di un progetto autonomo.

Trend positivo nell’ultimo trimestre

Nel terzo trimestre del 2019 le start up in Italia regolarmente iscritte al Registro Imprese sono risultate essere 10.630, cifra che corrisponde ad un interessante +1,8% rispetto al mese di giugno.

Procedure di costituzione gratuite e digitalizzate

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo in evidenza il fatto che, con ogni probabilità, la crescita delle start up può essere messa in relazione anche alle odierne possibilità di costituire delle start up innovative tramite delle procedure semplici e completamente digitalizzate, possibilità che riguarda, tuttavia, solo alcune tipologie di imprese di nuova costituzione. Solo le realtà aziendali definibili come “start up innovative” possono cogliere tale opportunità, è dunque interessante conoscere quali sono i requisiti che la legge prevede affinché una start up possa rientrare in tale categoria.

I requisiti per rientrare nella categoria delle start up innovative

Anzitutto, l’azienda deve essere una società di capitali, sono quindi escluse le società di persone, la sua sede deve essere locata in Italia o in alternativa in un’altra nazione dell’Unione Europea, non può avere un valore di produzione superiore a 5 milioni di euro e ancora non deve aver distribuito utili; la distribuzione non può essere effettuata, per le nuove costituzioni, per un lasso temporale di 4 anni.

Ulteriori requisiti indispensabili sono i seguenti: la società non deve derivare da una precedente realtà aziendale, deve offrire sul mercato prodotti e servizi contraddistinti da un elevato valore tecnologico e deve rientrare almeno in uno di tre diversi macroambiti, ovvero ricerca e sviluppo, composizione dell’organico e gestione di licenze e brevetti. La costituzione della società è dunque un’operazione eseguibile online con pochi click ed è semplice come acquistare un hosting Linux presso un sito web specializzato come TopHost; al di là dell’aspetto pratico, tale procedura è assai interessante anche a livello economico, dal momento che consente di bypassare i pesanti costi notarili, pari a circa 2.000 euro per costituzione.

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Le statistiche regionali: la Lombardia è la regione più ricca di start up

Ma quali sono le regioni più floride per quel che riguarda la costituzione di start up? Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione dei dati molto interessanti i quali non menzionano numeri assoluti, bensì rapportano la quantità delle start up alla popolazione. Non c’è alcun dubbio: è la Lombardia la regione più ricca di start up, potendone vantare ben 2.810 su 100.000 abitanti, una cifra più che doppia rispetto alla regione posizionata al secondo posto, il Lazio, dove le start up sono risultate essere 1.175. A seguire troviamo l’Emilia Romagna con 940, il Veneto con 886, la Campania con 859 e il Piemonte con 591, sempre in riferimento a 100.000 abitanti, la quantità inferiore di start up è invece quella registratasi in Valle d’Aosta, con appena 20 start up su 100.000 abitanti.

Una crescita che non sembra destinata ad arrestarsi

Si tratta, a livello generale, di numeri importanti, e tutto lascia immaginare che il numero di start up crescerà in maniera ulteriore nel prossimo futuro. Il mondo del lavoro, d’altronde, sta cambiando: tante professioni stanno divenendo ormai obsolete, la tecnologia e il mondo digital predominano, inoltre i consumatori domandano sempre più frequentemente prodotti e servizi innovativi.