Il presepe napoletano via san gregorio armeno
22 Dicembre 2018   •   Federica Portoghese

San Gregorio Armeno, la magia del Natale nel cuore di Napoli

«I presepi, le botteghe e le bancarelle di via San Gregorio Armeno rappresentano una delle tante tradizioni della cultura napoletana. Le luci e la magia del Natale obbligano passanti e turisti a fare tappa fissa nella famosa via degli artigiani del presepe»

Via San Gregorio Armeno è la celebre strada degli artigiani del presepe, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte del presepe. La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia. Per ogni famiglia napoletana, il Natale a Napoli è anche una visita “a San Gregorio Armeno”: una tappa obbligatoria prima di intraprendere la costruzione o l’ampliamento del proprio presepe.

Come arrivare a Via San Gregorio Armeno

Passeggiando lungo i Decumani di Napoli nelle settimane che precedono il Natale non si può non notare come tutta l’attenzione sia rivolta verso un’antica e storica via della città, nota oggi per le tante botteghe artigiane che l’hanno resa famosa nel mondo: via San Gregorio Armeno, la via degli artigiani del presepe (o anche presepio, come alcuni dicono). La celebre via congiunge perpendicolarmente due dei decumani napoletani, il Decumano Maggiore (via dei Tribunali) e il Decumano Inferiore (via San Biagio dei Librai): quindi basta seguire il percorso di uno di essi per arrivarci, tanto se si parte dal Duomo (direzione est-ovest) quanto dalla Napoli intra moenia (direzione ovest-est).

Chi si trova già a via Duomo, magari per una visita alla cattedrale di Napoli, raggiunge la strada dei presepi davvero in poco: si percorre via Duomo direzione mare per qualche metro poi si continua per Via dei Tribunali o, più avanti, via San Biagio dei Librai (Spaccanapoli) nella direzione opposta a quella dove risiede il Duomo di Napoli, fino a giungere alla meta. Soluzione più semplice, per i visitatori in giro con la metropolitana, è invece quella di scendere alla fermata di Piazza Dante della Linea 1 del metrò dell’Arte e proseguire per Port’Alba e da lì, attraverso via San Sebastiano, raggiungere Via Benedetto Croce (sempre una parte del Decumano Maggiore noto anche come Spaccanapoli). Non ci si può sbagliare, Spaccanapoli la si riconosce subito e, proprio all’altezza del campanile della chiesa di Santa Chiara, si può proseguire nella direzione opposta a quella che conduce a Piazza del Gesù Nuovo.

Man mano che si percorre Spaccanapoli in direzione San Gregorio Armeno, soprattutto nel periodo natalizio, si potranno già notare le prime bancarelle con le statuine dei pastori, qualche bottega artigiana che vende presepi nel cortile di un palazzo e tanti altri negozietti che espongono nelle vetrine prodotti di artigianato napoletano insieme ai tesori enogastronomici della Campania e ancora statuine di pastori o, addirittura, interi presepi. Tutto lascia ormai intendere che la meta è davvero vicina. Infatti proprio quando Spaccanapoli diventa più stretta uno slargo improvviso ci introduce a via San Gregorio Armeno.

Le botteghe, le statuine dei pastori ed i presepi

Difficile descrivere a parole o con immagini la moltitudine di botteghe, negozietti e bancarelle coloratissime che affollano Via San Gregorio Armeno: si è subito sopraffatti dalla quantità e dalla varietà dell’offerta. Qui si può trovare di tutto per il presepe: dalle casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, agli oggetti “meccanici” azionati dall’energia elettrica come mulini a vento o cascate, dalle statuine dei pastori in terracotta dipinti a mano a quelli alti 30 cm con abiti in tessuto cuciti su misura. Ci sono pure i pastori venditori di frutta, di pesce, il macellaio e l’acquaiola; ma pure il pizzaiolo “robotizzato” che inforna la pizza, i classici come Benito ed i Re Magi e naturalmente la Sacra Famiglia, con il corredo di bue ed asinello, in tutte le dimensioni, fatture e prezzi.

Ma accanto a vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro di famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni, si trovano oggetti a dir poco kitsch, che però denotano la fantasia e l’ironia dei napoletani: la statuetta (ma sarebbe meglio dire la caricatura) del politico o del VIP del momento è oramai divenuta uno dei classici sulle bancarelle di via San Gregorio Armeno. Alcuni artigiani si sono specializzati nella realizzazione di questi pastori sui generis e non appena un personaggio sale alla ribalta della cronaca, ne creano il relativo pastore, molto spesso enfatizzandone qualche particolare legato all’evento che lo ha reso famoso. Come non dimenticare Maradona con il suo pallone negli anni d’oro della squadra di calcio del Napoli o l’allora giudice Di Pietro e la schiera di politici condannati dell’era di Tangentopoli?

La magia di San Gregorio Armeno

Gli innumerevoli presepi esposti catturano l’attenzione di grandi e piccini. Le botteghe offrono principalmente tutto il materiale necessario per costruirsi oppure per espandere il proprio presepe. Chi vuole, però, può naturalmente acquistare un presepe già fatto, comprando poi separatamente i pastori con cui addobbarlo. In genere si parte dai 35-45 euro per modelli semplici, ma realizzati con molta cura, per i pastori da 5 cm fino a giungere alle migliaia di euro per le grandi realizzazioni basate sulle riproduzioni dei pastori classici del Settecento.

Via San Gregorio Armeno può essere naturalmente visitata durante tutto l’anno: le gran parte delle botteghe sono sempre aperte e hanno in mostra i loro manufatti, benché in numero ridotto. Però negli altri periodi dell’anno è possibile osservare i pastori ed ammirare gli artigiani a lavoro con maggior calma rispetto al periodo natalizio, dove il grande afflusso dei turisti rende la strada molto affollata.

Federica Portoghese