pinocchio di matteo garrone
11 Aprile 2019   •   Ilaria Pettenò

Pinocchio di Matteo Garrone: cast d’eccezione per la grande fiaba

«Roberto Benigni sarà Geppetto ed insieme alla Fata Turchina Matilda De Angelis accompagneranno il Pinocchio di Matteo Garrone nella sua avventura.»

C’era una volta un pezzo di legno” così inizia uno dei romanzi italiani più famosi al mondo che sta per prendere vita nuovamente. Sono passati pochi mesi dall’annuncio del nuovo adattamento cinematografico di Pinocchio di Matteo Garrone, recentemente uscito trionfante dalla serata dei David di Donatello con il suo film in concorso Dogman, film ispirato dal delitto del Canaro del 1988 che per un soffio non è riuscito a rientrare nella categoria per il Miglior Film Straniero dei Premi Oscar di quest’anno.

Sarà quindi Garrone ad intagliare di nuovo il personaggio di Pinocchio. Federico Ielapi, di soli 8 anni ma con una già avviata carriera in tv e nel cinema, avrà il compito di farlo diventare un bambino in carne ed ossa. Sappiamo già che il Premio Oscar Roberto Benigni interpreterà Geppetto. Insieme a lui grandi nomi del cinema italiano prenderanno parte alla pellicola:

  • Gigi Proietti sarà Mangiafuoco;
  • gli immancabili il Gatto e La Volpe saranno interpretati da Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini;
  • la Fata avrà i capelli turchini di Matilda De Angelis.

Pinocchio di Matteo Garrone: la prima foto dal set

Un ceppo di legno che emerge da un tappeto di trucioli, immerso in un’atmosfera cupa dove solo una luce sembra spezzare l’intensa aria. È questo che per adesso abbiamo potuto vedere. È questo che il regista romano ha deciso di mostrarci con una foto condivisa su facebook.

“C’era una volta un pezzo di legno…"Iniziate ufficialmente le riprese di #Pinocchio.

Gepostet von Matteo Garrone am Dienstag, 19. März 2019

I personaggi del racconto collodiano prenderanno vita grazie al Premio Oscar per il Miglior Trucco e Acconciatura Mark Coulier (The Iron Lady, The Grand Budapest Hotel, X-Men) e a Rachael Penfold (The Revenant, Everest, Cloud Atlas) che curerà invece gli effetti digitali.

La necessità di allontanarsi dall’avventura Disney di Pinocchio

Tra i più grandi romanzi di formazione, la storia di Pinocchio diventato bambino vero, si presta a più livelli di lettura; c’è quella disneyana del 1940 dove vige la regola della favola con morale. Si insegna che per una buona condotta si avrà una ricompensa e che “le bugie hanno le gambe corte e il naso lungo”. Letteralmente. C’è poi la forse vera intenzione di Carlo Collodi: tra verismo e un certo sapore gotico, che ci ricordano le storie di Dickens, ci dipinge uno spaccato della sua società. Ci fa entrare da spettatori in un paese povero del nord di Firenze animato da persone che per reagire alle mancanze causate dalla povertà era capace di ingegnarsi nonostante una vita di stenti.

Persone come Mastro Geppetto, felice di poter cenare anche solo con i torsoli delle pere che Pinocchio non vuole. Così ingegnoso e creativo da trovare comunque il modo di utilizzare un tronco di legno che a Mastro Ciliegia sembrava semplicemente senza valore. Non ci resta che aspettare per vedere la luce del Pinocchio di Matteo Garrone, un’opera che difficilmente ci deluderà. Il tono del romanzo infatti, combacia perfettamente con i lavori di Garrone; non sarà sicuramente un Pinocchio come quello di Benigni del 2002, dove a fare da padrone erano i sentimenti di tenerezza e vivacità  in un’atmosfera colorata e a tratti spensierata.

Come per Gomorra o per Dogman, ci aspettiamo una rappresentazione decadente, con una forte rappresentazione del binomio debole-carnefice. Carlo Collodi ci ha lasciato una storia completa che rimane straordinariamente sempre attuale e sarà sicuramente un’impresa per Garrone riuscire a svincolarsi dai canoni che fino ad ora rendono Pinocchio nell’immaginario comune una favola per bambini. Ci si aspetta una commedia intensa, buia, un po’ drammatica e chissà che non sia l’occasione giusta per Matteo Garrone di portare a casa una certa statuetta.

Ilaria Pettenò

Foto copertina: Credit: © Greta de Lazzeris