13 Giugno 2016   •   Snap Italy

Papermine, il self-publishing facile facile

«Lo scorso maggio abbiamo avuto l’occasione di intervistare Papermine, la piattaforma che ti aiuta a creare libri digitali».

Come ho già affrontato in un articolo precedente, quest’anno il Salone del libro di Torino è stato un vero successo, ricco di eventi e di ospiti eccezionali. Orientata verso il futuro – non a caso il tema era “visioni” – la fiera ha rivolto una particolare attenzione alla reinterpretazione del libro e della letteratura, tenendo in considerazione il Web e i suoi inevitabili cambiamenti. Perciò tra le numerose case editrici italiane, il Salone ha riservato un piccolo spazio espositivo anche alle nuove startup, dando loro la possibilità di esporre la propria offerta e di raggiungere un pubblico molto più ampio.

È il caso di Papermine, la piattaforma che permette di creare con facilità dei booklet digitali. Questa web app si propone di risolvere tutti i problemi di quelli meno bravi con il computer, soprattutto di chi non ha grandi competenze tecniche in campo di linguaggi di programmazione. Senza neanche scrivere una sola riga di codici è possibile realizzare e pubblicare dei fantastici cataloghi digitali. Tutti hanno la possibilità di creare il proprio testo multimediale grazie a questa intuitiva applicazione di self-publishing, consentendo di realizzare in maniera molto semplice il proprio ebook, condividerlo sui social, indicizzarlo sui motori di ricerca, e tenere traccia del comportamento dei lettori.

Semplicità e intuitività sono le parole chiave di Papermine. Per prima cosa l’utente può scegliere tra una numerosità di categorie: business, moda, arte, musei, fotografia, cibo, cucina, hotel e blogger. Con semplici mosse l’utente riesce a realizzare un prodotto di ottima qualità, grazie anche alle possibili scelte che è possibile operare sul proprio booklet.

Lanciata alla fine del 2014, Papermine conta più di 35.000 mila utenti, anche se sfortunatamente l’Italia non rappresenta la maggioranza di questo numero. Ma in un mercato editoriale dove il Web diventa sempre più persistente non è difficile immaginare come questi siti diventeranno un grande aiuto per il self-publishing.

Alessia Battistella