paola mattiuzzo legatoria
02 Febbraio 2015   •   Snap Italy

Paola Mattiuzzo: una storia da…copertina

«Ecco la storia dell’imprenditrice che si è licenziata per gestire un laboratorio di legatoria»

Paola Mattiuzzo è un’apprezzata imprenditrice nel settore della legatoria che ha deciso di licenziarsi dall’azienda per la quale lavorava con gratificazione, per cimentarsi in una nuova esperienza che ancora oggi le dà grandi soddisfazioni. Scopriamo com’è nata la sua passione e come si è poi sviluppato il suo lavoro.

Ci racconti com’è nata la sua impresa?
L’impresa era inizialmente un laboratorio di legatoria dei miei suoceri che al tempo si occupavano esclusivamente di libri. Con un diploma presso l’Istituto Statale d’Arte di Gorizia, ho cominciato a  lavorare per un’azienda che si occupava di arredi per negozi dove, a seguito di indagini di mercato, si cercava di dare una nuova immagine all’attività commerciale. Con la prima gravidanza tutto è cambiato. Facevo spesso visita al laboratorio dei miei suoceri, la legatoria Ciani, tanto da innamorarmene e licenziarmi dal mio vecchio lavoro.

Si sentiva portata per questa attività, oppure l’ha semplicemente ereditata e quindi si è sentita in dovere di portarla avanti?
L’impresa è stata “ereditata” ma è stata un’eredità scelta, non imposta. Infatti dopo il licenziamento ho proposto ai miei suoceri di unire le forze, la loro esperienza (l’attività risale ai tempi della seconda guerra mondiale n.d.r.) con le mie conoscenze tecniche sulla progettazione, facendo nascere a fine anni Novanta la prima linea da regalo firmata “Legatoria Ciani Giovanna”, nome di mia suocera con il quale il laboratorio era già conosciuto.

I suoi “gioielli” sono tutti fatti  a mano?
I prodotti pubblicati su Facebook e Pinterest sono tutti rigorosamente fatti a mano nel mio laboratorio che ormai ho rilevato e gestisco da sola dal 1998. Mi appoggio ad aziende comunque italiane solo per quel che riguarda penne stilografiche e pennini da associare alle mie creazioni in vendita. Spesso le scatole che li contengono comunque le realizzo io.

Cosa la ispira a comporre queste deliziose creazioni?
Per quanto riguarda l’ispirazione come sempre gioca molto l’umore, la stagione, il tempo. Amo molto il colore come avrai visto, mi diverto a fare dei quaderni allegri e cambio spesso perché il lavoro in serie non mi piace molto. Da un paio d’anni collaboro con mia sorella Anna per quanto riguarda i disegni sui quaderni della linea “Le Visioni di Man”. Lei mi “presta” i suoi disegni che io lavoro per farli diventare copertine.

Gestisce tutto da sola, dalla creazione alla vendita, oppure si fa aiutare da qualcuno?
La gestione è piuttosto complicata perché faccio tutto da sola, non essendo molto tecnologica mi appoggio per delle “dritte sull’uso del computer” alle mie figlie e a mio marito. Ma ci tengo che ci sia del mio in quel che scrivo e pubblico. Ho avuto soddisfazione tre anni fa quando mi sono iscritta a un concorso nazionale “150 MANI” sulle eccellenze dell’artigianato italiano ed ero tra i cento artigiani selezionati per un’esposizione a Torino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

A livello locale mi conoscono, ora tramite Facebook e Pinterest e attraverso l’attivazione dello shop on-line del mio sito, vorrei uscire dai confini del Friuli e farmi conoscere altrove.

Rossana Palazzo