Gnammo: quando la tavola diventa social
«Il Social Eating Network che rivoluziona il modo di mangiare in compagnia»
Un social network per eventi culinari, che permette di incontrare nuovi amici e mettere alla prova le proprie abilità.
Ogni utente, dopo una semplice procedura di registrazione, diventa uno “Gnammer” e può navigare sul sito in cerca dell’evento che più lo incuriosisce.
L’altra figura attorno alla quale è costruita la piattaforma è il “Cook”, ovvero un utente che decide di organizzare un evento culinario.
La vera sorpresa di Gnammo, oltre all’aspetto social, deriva dai possibili guadagni, infatti ogni Cook potrà curare il proprio profilo inventano un menù e definendone il prezzo.
Trattandosi di eventi privati, l’altra grande agevolazione per gli utenti di Gnammo è la totale assenza di obblighi fiscali, inoltre nonostante in futuro ci sarà un controllo da parte della piattaforma stessa, al momento non sono necessarie documentazioni relative alle norme igenico sanitarie o corsi HACCP per la manipolazione degli alimenti.
La qualità del servizio offerto dalla piattaforma è caratterizzato dal concetto per cui volendo fare una bella impressione, e magari anche altri eventi, i Cook saranno attenti ad accogliere gli Gnammers in un ambiente pulito e confortevole, senza dimenticare educazione e simpatia.
Walter Dabbicco Co-founder di Gnammo ci racconta com’è nato il progetto
Come nasce il progetto Gnammo?
È nato da una grande passione per il cibo e da due team che lavoravano senza conoscersi allo stesso progetto a Bari e a Torino. Una volta incontratici dal vivo è scoccata la scintilla e da allora lavoriamo assieme.
Abbiamo avuto il sostegno di InnovAction Lab e ad oggi siamo incubati presso I3P l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Qual è l’identikit dello Gnammer?
Negli ultimi due casi i picchi di prenotazioni stanno cambiando le carte in tavola, rimescolando un po’ il profilo tipico, ma possiamo ancora immaginarlo con i tratti di una donna (35% uomini), tra i 35 e 50 anni con una grande passione per il food e di certo molto attente a tutte le novità in questo campo.
Che vantaggi ci sono per chi decide di iscriversi al vostro sito?
Una vetrina che permette a Cook e Gnammers di avere una reputazione (i feedback) e una sicura piattaforma di pagamento ,che avviene in anticipo ed online: è quindi tracciato e copre il cuoco in caso di mancata presenza dello Gnammer.
La vostra piattaforma opera solo in Italia o anche all’estero?
Ad oggi solo in Italia, ma sono già in corso i primi test e prima dell’estate partiremo con l’estero.
Qual è il vero significato di Social Eating?
Riportare il web ad essere un mezzo per tornare ad incontrarsi dal vivo ma intorno ad una tavola.
Pensate che la creazione di un Blog e l’utilizzo dei social network siano di aiuto per una migliore comunicazione e gestione dell’attività?
Direi che sono assolutamente fondamentali, ci permettono di avere un contatto più veloce ed intimo con tutti gli Gnammers.
Quali sono i criteri secondo cui scegliete i cuochi che possono prendere parte al vostro progetto?
La piattaforma è aperta a tutti, come è per eBay, Airbnb e tutti i marketplace. Poi c’è la community che trova un suo equilibrio grazie a punteggi e recensioni.
Quale sono le vostre sfide per il futuro?
Expo rappresenta un fantastico banco di prova e siamo certi che sarà un enorme opportunità per noi.
Argia Renda