nazionale italiana
25 Aprile 2018   •   Snap Italy

Nazionale italiana, la TOP 5 delle discipline che non ti aspetti

«La passione per lo sport in Italia sta coinvolgendo sempre più persone, grandi e piccini. Ma la nazionale italiana non è solamente quella che passa in tv televisione o che vince più medaglie alle Olimpiadi. Ecco qui la Top5 con le nazionali che non ti aspetti».

Sport giocato, raccontato e guardato. Lo sport è ormai transmediale e ha raggiunto proprio tutti: non se ne può più fare a meno. Nascono e aumentano gli appassionati, gli abbonati alle riviste, ai quotidiani sportivi e ai canali televisivi tematici come Premium Sport o Sky Sport. Ma la domanda è: siamo sicuri di conoscere tutti gli sport? Per l’occasione abbiamo stilato la TOP 5 degli sport e delle discipline che non ti aspetti possano avere la propria nazionale italiana.

Floorball

L’Italia è una delle 62 Nazioni in cui viene praticato il Floorball, conosciuto anche come Unihockey, anche se sono in pochi a saperlo. Già dal termine deduciamo dei punti di contatto con l’Hockey ma la differenza sostanziale sta nel fatto che viene praticato senza protezioni e senza pattini. Il termine, in origine floorhockey, è stato adottato perché al posto del dischetto viene utilizzata una pallina. La disciplina ha origini in USA e arriva in Italia solo agli inizi degli anno ’90 ma dobbiamo aspettare il 2000 per assistere alla nascita della Federazione Italiana Unihockey/Floorball grazie al sodalizio di 8 società. Di recente la nazionale italiana maschile e quella femminile non hanno raggiunto traguardi importanti: nel ranking mondiale la prima ricopre il 21° posto, mentre la seconda si ferma al 22°.

Calcio Gaelico

Sport nato in Irlanda e praticata dal XVI secolo; è una disciplina che attinge dal calcio, dal rugby e anche dal football australiano. Nel Belpaese c’è nazionale italiana maschile e femminile, che hanno fatto il loro rispettivo esordio nel 2014. Per quanto riguarda la nascita della nazionale maschile ci sono 3 club fondatori: Rovigo, Padova e Roma, a cui si unirono poi quello di Milano e Verona. L’esordio, almeno per gli uomini, fu negativo, dal momento in cui la Nazionale Italiana giocò contro una Francia già matura e agonisticamente forte, subendo una lezione molto severa. Sconfitta all’esordio anche per le azzurre di Raffaello Franco, che però giocarono complessivamente un’ottima partita, uscendo dal campo tra gli applausi del pubblico di Tolosa. Di certo una bella soddisfazione per Romanini e compagne, che peraltro aprirono le marcature dell’incontro, prima con una punizione di Giada Ruggero, poi con uno splendido goal di Jing Jing Chen, la “cinesina” di Fujian rodigina d’adozione.

Pallapugno

La disciplina sportiva, associata al CONI, trova origine nel pallone col bracciale, con l’unica differenza che il pallone è elastico. È uno degli sport tutelati e gestiti dalla Federazione Italiana Pallapugno, insieme alle discipline del Bracciale, Pallapugno Leggera, Palla Elastica, Wallball, Pantalera, Palla Eh! e Pelota Basca. Anche in questo caso, strano ma vero, c’è una nazionale italiana… di pallapugno!

Tchoukball

È nato come sport scolastico, sia perché divertentem sia perché etico, dal momento che non prevede contatti di alcun tipo con l’avversario. Questo sport di squadra ha una storia molto curiosa. Fu il risultato di un attento studio condotto dal biologo svizzero Dr. Hermann Brandt che cercò di sintetizzare tutte le discipline sportive etiche, non aggressive e che con un elevato potenziale educativo. Il Tchoukball include elementi della disciplina spagnola pelota basca e pallamano ed è pensato per essere praticato nelle scuole durante le ore di educazione fisica. Il progetto premiò l’impegno e il genio dello studioso, che nel 1961 fu insignito del Premio Thulin. Oggi in Italia la disciplina sta prendendo piede grazie alla Federazione Tchoukball Italia e ai grandissimi atleti della nazionale italiana maschile e femminile.

Badminton

Conosciuto anche come volano questa disciplina è originariamente indiana e fu portata in Europa da militari inglesi, che gli diedero questo nome dal posto in cui fu giocato per la prima volta: la Badminton House. Divenuto sport olimpico alle Olimpiadi di Barcellona del 1992m ad ora viene praticato da 165 nazioni, tutte aderenti al Badminton World Federation (BWF). Fra queste anche l’Italia dove la Federazione Italiana di Badminton (FIBa) è promotrice della disciplina soprattutto dei giovani. È infatti in atto il progetto Giovani 2024, che vedrà diversi tipi di allenamento per ragazzi U9, U11, U13 e U15. Il futuro del Badminton è in buone racchette!

Elisa Malomo