Milano Moda Uomo
27 Giugno 2019   •   Raffaella Celentano

Milano Moda Uomo 2019: nuove tendenze e location inedite

«Come vestirà l’uomo nella prossima Primavera/Estate? Le risposte arrivano direttamente dalle passerelle di Milano Moda Uomo 2019. Scopriamole insieme»

Il capoluogo lombardo si riconferma tra le capitali della moda che dettano legge in fatto di nuove tendenze. Dopo il successo del Pitti Uomo 96 l’attenzione del fashion system mondiale si è spostata verso le passerelle di Milano Moda Uomo 2019, dove sono stati presentati ulteriori trend che accompagneranno l’uomo nella prossima Primavera/Estate.

Un calendario non particolarmente ricco per questa edizione di Milano Moda Uomo, a causa della scelta di molte maison di optare per sfilate itineranti, fuori dalle fashion week e in città che non sono più le classiche capitali della moda (Londra, Milano e Parigi). Nonostante questi piccoli cambiamenti, i quattro giorni dedicati alla moda maschile hanno catturato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori di tutto il mondo, regalandoci sfilate meravigliose e tendenze decisamente interessanti.

Nuove tendenze di Milano Moda Uomo 2019

Ma insomma, come vestirà l’uomo per la prossima stagione calda? Le tendenze sono molteplici e indicano una certa libertà di scelta, che si accorda con i gusti personali di ciascuno. Si passa dal tradizionale allo sportswear, senza dimenticare le nuove tendenze green e i tessuti sostenibili. Lo stile potrà essere anche tradizionale, ma con un’urgenza di avanguardia e gli occhi ben aperti verso il futuro. Ermenegildo Zegna ha aperto la settimana della moda uomo milanese con una sfilata tenutasi nell’ex area Falck, acciaieria dismessa nel cuore di Sesto San Giovanni. La collezione è stata un tripudio di abiti couture derivanti da scarti di lavorazione, tessuti riciclati e fibre di seconda mano. Giorgio Armani, poi, ha presentato una collezione davvero completa, fatta dei suoi classici completi blu, sobri e puliti, ma anche di stampe floreali, righe, tessuti damascati e capi tecnici. E alla fine della sfilata, che ha sapientemente alternato sportivo ed elegante, arrivano gli olimpionici di Tokyo 2020, che Giorgio Armani vestirà con le divise e le tute ufficiali, che sono blu notte e riportano un oblò  tricolore stampato sul petto.

Arriviamo, poi, ad una delle passerelle più irriverenti di questa edizione di Milano Moda Uomo, quella di Marni che ha presentato una collezione disordinata e colorata: pantaloni palazzo ampi e morbidi, bermuda di maglia, tute in Principe di Galles, camicie a stampe floreali e polo con stampe colorate. Insomma, più che un uomo quello di Marni sembra un bambino che vuole giocare con il suo guardaroba. E se il risultato è vincente (come in questo caso) che ben venga anche il gioco e il non prendersi troppo sul serio! E, parlando, di esagerazione non possiamo non citare Dolce e Gabbana, con i loro immancabili e coloratissimi Tropici Siciliani. Uno spettacolo colorato e irriverente (ma forse poco innovativo) in cui non manca davvero nulla. Più di 100 uscite che hanno presentato al pubblico camicie stampate, bermuda, pantaloni a vita alta, pantaloni con pince, giacche sahariane, trench leggerissimi, sneakers pump e sandali.

Location innovative

Ma non sono state solo le collezioni e le sfilate ad animare questa Milano Moda Uomo. A far parlare di sè c’erano anche le location inedite in cui si sono svolti gli show. Molti brand, infatti, hanno scelto di sfilare in posti periferici o angoli inediti della città. Ad esempio, il marchio Palm Angels si è appropriato della stazione metropolitana di Porta Venezia e l’ha rivestita di felci lussureggianti illuminate da luci al neon azzurre. Come abbiamo detto in precedenza, Ermenegildo Zegna ha sfilato in un’acciaieria dismessa nel cuore di Sesto San Giovanni e Sunnei si è addentrato fin sotto un cavalcavia in disuso nel quartiere Rubattino, dipingendolo tutto di un abbacinante bianco, da capo a fondo. Insomma, la moda guarda al futuro e ai suoi consumatori non solo per ciò che riguarda le tendenze, ma anche nella scelta dei suoi nuovi palcoscenici.

Raffaella Celentano