medicina e moda
27 Giugno 2019   •   Anita Atzori

Medicina e moda, la maison Valentino decora il Policlinico Gemelli

«Medicina e moda, Pierpaolo Piccioli della maison Valentino decora il reparto di Radioterapia del Policlinico Gemelli di Roma. Quando la moda sostiene la salute.»

Moda e medicina, medicina e moda. Due mondi così distanti eppure così vicini, complice l’incredibile lavoro di Pierpaolo Piccioli al reparto di Radioterapia del Policlinico Gemelli di Roma. Un reparto che ha una veste tutta nuova, dove a farla da padrona, più di tutti, diventa l’arte…

«L’esplorazione visiva di un paesaggio fantastico diventa simbolo di un percorso ricco di nuove energie, spero che questo mondo onirico infonda coraggio, curiosità creativa e passione. Uno scenario da videogame, senza la freddezza del digitale, ma con un aspetto poetico e umano. Insieme a Maurizio Varamo, direttore della scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, ho pensato ad un ambiente in cui i pazienti possano sentirsi supereroi e non sconfitti»

Così il Direttore Creativo della Maison Valentino, Pierpaolo Piccioli, commenta il suo nuovo contributo per la sanità. Un binomio questo, di medicina e moda, che già altre volte è stato al centro dei riflettori; ma adesso parliamo di “cose serie”, di ciò che seppur in maniera molto soggettiva ed esterna può davvero contribuire al benessere psicologico ed emotivo dei pazienti che giorno dopo giorno lottano con mali incurabili o dalle gravi complicazioni. Al Policlinico Universitario Agostino Gemelli il buon umore è un po’ come il pane quotidiano. Se stai male, stanno male anche i medici. E così per partire “col piede giusto” è importante non solo prendere le medicine ma anche trovarsi a proprio agio, e come se non stando in un bell’ambiente? Il centro di radioterapia oncologica dell’ospedale, guidato dal professor Vincenzo Valentini, è un po’ la rappresentazione dei buoni frutti tra arte e tecnologia, tra medicina e moda. Tra ciò che favorisce il benessere psicofisico con il semplice ausilio dei colori e della creatività. Dare in mano un compito ed una responsabilità così ardua ad un professionista qualunque poteva essere una scelta azzardata quanto poco sicura, ed è per questo – considerando il peso importante della faccenda – che affidare il tutto nelle mani di Pierpaolo Piccioli non poteva che essere l’unica soluzione. La sua classe, il suo stile e sopratutto il suo buon gusto sono fonte d’ispirazione per i giovani e per chi vede in lui un capostipite della moda italiana e internazionale. Ma sono anche motivo di sogni, ammirazione e benessere per tutti coloro che grazie all’arte riescono a staccare la spina e viaggiare con la mente. Il design delle stanze e del reparto mette in scena un mondo fantastico quanto per certi versi positivamente psichedelico. Colorato, fatato e pieno di sfumature.

Pierpaolo Piccioli non è solo uno stilista formidabile ma anche uno dei 100 personaggi più influenti del 2019. Originario di Nettuno, classe 1968, ha rivoluzionato il mondo del fashion system in pochissimo tempo. Ma come ha iniziato? Dal suo sogno iniziale di fare il regista, è passato al vertice di una svolta storica nel mondo della moda, diventando direttore artistico del brand di Valentino Garavani con la collega Maria Grazia Chiuri (attualmente alla guida della maison francese Dior). Era il 2008, quando  il successo planetario fece la sua nobile entrata! I due si sono conosciuti durante l’esperienza avvincente in casa Fendi, ma dal 2016 Piccioli è salpato in solitaria verso una fama sempre più straordinaria. Nel cuore di Pierpaolo una sola donna – Simona – e i suoi figlia, frutto di una relazione sentimentale duratura e fuori dai riflettori. Al settimanale Vanity Fair ha raccontato la festa che fortunatamente gli fece conoscere la donna della sua vita. Aveva 19 anni ma anche le idee chiare.

«Abbiamo costruito tutto insieme, pezzo dopo pezzo: a Roma mi invitavano in case meravigliose, ma io ero poi contento di tornare alla nostra, coi due letti singoli legati col fil di ferro»

Da qui impossibile non parlare della sua profonda umiltà, del suo essere semplice “nonostante tutto”. Ciò che i designer e gli amanti della moda hanno sempre apprezzato di lui è la lungimiranza nel vedere potenzialità in qualsiasi colore, riformattando volumi e geometrie senza stravolgerne la naturalezza del materiale. E così ha fatto anche nella sua collaborazione di medicina e moda col Policlinico Gemelli; non si è scordato della struttura e di ciò che rappresenta, ma anzi ha voluto esaltarne l’importanza semplicemente lavorando su ciò che già c’è, esiste ed è presente da tantissimi anni. Non c’è bisogno di ricostruire ma solamente di rinfrescare. Non c’è bisogno di stravolgere ma più che altro di rivedere. Non è necessario dimenticare ma piuttosto convivere. Pierpaolo Piccioli è un po’ la libertà di espressione o meglio ancora la libertà di crederci.

Anita Atzori