Milano Fashion Week 2020
27 Febbraio 2020   •   Raffaella Celentano

Milano Fashion Week 2020: eleganza e libertà in passerella

«Eleganza, dinamismo e voglia di stravolgere le regole. Ecco cosa è successo sulle passerella della Milano Fashion Week 2020»

Cala il sipario sulla Milano Fashion Week 2020, una settimana della moda che, per usare un eufemismo, potremmo definire davvero insolita. Tra emergenze da coronavirus e frontiere chiuse, la fashion week milanese è iniziata con un calo drastico delle presenze, specie degli addetti ai lavori provenienti dalla Cina e dai paesi asiatici, per poi concludersi nel pieno dell’emergenza italiana, con le ultime sfilate che si sono tenute a porte chiuse o sono state cancellate.

Insomma, la moda sembra avvicinarsi ad un periodo di profonda crisi, che investirà numerosi settori e la cui entità e durata sono tuttora da definire. Eppure, non sono mancati i momenti cult e le sorprese delle case di moda italiane che hanno, ancora una volta, incantato il mondo intero con sfilate indimenticabili. Vediamo quali sono stati i momenti più belli e degni di nota di questa Milano Fashion Week 2020…

Milano Fashion Week 2020 Milano Fashion Week 2020

Gucci reinventa la sfilata alla Milano Fashion Week 2020

Le regole sono fatte per essere infrante. Lo sa bene Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, che da ormai cinque anni sta rivoluzionando non solo la maison italiana, ma tutto il sistema moda internazionale. Dopo aver portato in passerella l’arte, la politica, la libertà, ha deciso di stravolgere le regole delle sfilate e ha portato il suo pubblico nel cuore di un defilé, lì dove tutto prende forma tra caos, rumore e ansia, nel backstage. I fortunati invitati alla sfilata sono entrati nel Gucci Hub e sono stati catapultati dietro le quinte della sfilata, dove tutto era visibile e a portata di mano, modelli, sarti, abiti, vestieristi, truccatori, e perfino il direttore creativo! Insomma, gli ospiti hanno vissuto a pieno l’esperienza della sfilata, e lo hanno fatto partendo dal punto di vista più intimo e meno convenzionale. Una volta seduti, poi, lo spettacolo si è svolto all’interno di una giostra felliniana, un carosello ricco di specchi, postazioni beauty e camerini portatili, in cui i modelli venivano preparati e poi mostrati al pubblico in un’atmosfera fiabesca e malinconica al tempo stesso. È il trionfo dell’inclusione, della moda colorata ed eccentrica, che si incrocia con il cinema, il teatro, la musica, l’arte.

Alberta Ferretti e le sue donne indipendenti

L’Autunno/Inverno 2020-21 di Alberta Ferretti si presenta come un inno alla donna e alla libertà. La stilista ha portato in passerella le due anime della donna, i due lati opposti e complementari del suo carattere: da un lato la parte forte e mascolina, dall’altro quella eterea e delicata. La sfilata è stata, dunque, un alternarsi di abiti e tessuti sartoriali e di morbidi e romantici chiffon. La donna di Alberta Ferretti è più libera che mai, libera di vestirsi come meglio crede e di esprimere tutta la sua femminilità in innumerevoli modi diversi, anche indossando abiti maschili.

Versace e il suo esercito di top model

Milano Fashion Week 2020 Milano Fashion Week 2020 Milano Fashion Week 2020

Squadra che vince non si cambia, specie se si tratta di uno squadrone di modelle di fama internazionale. Donatella Versace ribadisce il legame della sua maison con le top model più belle e in vista del momento e le fa sfilare alla Milano Fashion Week 2020. Ma non parliamo solo di donne, perché la passerella di Versace ha visto sfilare insieme l’uomo che la donna, in un tripudio di stile, eleganza e seduzione che (per la prima volta) non conoscono differenze di genere.

«Il motivo per cui ho deciso di presentare insieme sulla passerella le collezioni uomo e donna è per sottolineare quanto la loro forza si equivalga»
Donatella Versace

I modelli Versace avanzano con decisione e grinta lungo la passerella barocca. Ci sono proprio tutti: la donna sensuale e la ragazza dinamica e sportiva, la regina della festa e la donna in carriera, tutte diverse eppure tutte accomunate da una medesima forza che è da sempre il leitmotiv della casa di moda della Medusa.

Fendi presenta la sua donna delicata e inarrestabile

Silvia Venturini Fendi riporta il bon ton sulle passerelle milanesi. La sua prossima stagione fredda sarà tutta incentrata su una meravigliosa unione tra femminilità e forza, delicatezza e tenacia. Alla Milano Fashion Week 2020 la casa di moda romana si ispira al new look di Christian Dior, ma non ne fa una celebrazione fine a se stessa, e anzi lo rende contemporaneo e dinamico, permettendo alla donna di esprimere il suo carattere senza perdere la propria eleganza. Tutta la collezione è costruita attorno alla vita stretta, declinata con morbidi maglioni, avvolgenti cappotti e gonne a corolla: un tripudio di femminilità e delicatezza, un ritorno ai codici femminili di cui possiamo riappropriarci con orgoglio. Le donne sono forti e indipendenti, e possono esserlo anche abbandonando le linee maschili e riavvicinandosi finalmente ad uno stile femminile che ben si sposa con il femminismo contemporaneo.

Moschino porta Versailles alla Milano Fashion Week 2020

Creatività ed ironia si fondono nella collezione Autunno/Inverno 2020-21 di Moschino. Il genio indiscusso delle passerelle milanesi (e non solo) Jeremy Scott ha portato a Milano la sala degli specchi di Versailles e trasformato le sue modelle in delle moderne Maria Antonietta: tra altissime parrucche in stile ancien regime, look esuberanti e accessori che rimandavano alla patisserie francese, la sfilata di Moschino ha incantato il pubblico di tutto il mondo. Le top model avanzavano avvolte in minigonne strutturate, che sembravano quasi delle torte ma con un tocco rock. A farla da padrone erano colori frizzanti, pizzi e merletti, accompagnati da corsetti e giacchetti in pelle, gioielli maxi e accessori eccentrici. Sulla passerella di Jeremy Scott c’è tutta l’eccentricità di Moschino, quella voglia di non prendersi troppo sul serio che da sempre contraddistingue la casa di moda italiana, ma ci sono anche il genio e l’inventiva Made in Italy, e la forza delle donne che sembrano sì delle bambole, ma gridano con forza a suon di rock.

Raffaella Celentano