Empower Talents grandi marchi italiani
07 Marzo 2019   •   Raffaella Celentano

Grandi marchi italiani: un terzo dei colossi della moda è italiano

«La nuova edizione del Focus Moda realizzato dall’Area studi di Mediobanca ha analizzato la situazione del settore moda europeo, mettendo in luce importanti dati per i grandi marchi italiani»

Mediobanca ha presentato il 13 febbraio, in occasione del suo 1° Fashion Annual Talk, i risultati del Focus Moda condotto dall’Area Studi di Mediobanca, che ha analizzato l’andamento tra il 2013 e il 2017 di 163 aziende italiane della moda, con fatturati superiori ai 100 milioni nel FY 2017, confrontando poi le prime 15 con le principali realtà europee. I risultati hanno messo in luce dati rassicuranti riguardo i grandi marchi italiani, che si riconfermano tra i più importanti del fashion system mondiale. Il settore moda in Italia gode, infatti, di buona salute e ha confermato il trend di crescita. Nel 2017 ha rappresentato infatti l’1,3% del Pil con un fatturato aggregato pari a 70,4 miliardi, che è cresciuto del 4,5% rispetto all’anno precedente.

Aziende italiane tra le top15

Fra le imprese considerate sono poi state individuate le 15 top con oltre 900 milioni di giro d’affari, che si inseriscono fra i principali 43 gruppi del settore in Europa. I big della moda europea hanno registrato nel 2017 ricavi aggregati per 226,2 miliardi, in crescita del 33% rispetto al 2013. E i grandi marchi italiani ricoprono un ruolo fondamentale, rappresentando oltre un terzo del totale. L’Italia ha il primato per il numero di aziende che fanno parte del «club» dei big continentali.

Nonostante l’Italia con le sue big 15 sia il paese più rappresentato a livello numerico è la Francia, con il 30,3% dei ricavi aggregati, ad aggiudicarsi il primato per giro d’affari, favorita anche dall’apporto dei marchi italiani acquistati dai colossi d’Oltralpe. Il 40% delle principali società della moda italiana infatti è in mani straniere: delle 163 imprese del settore con fatturato superiore ai 100 milioni, 66 sono a controllo straniero, soprattutto francese (26 aziende), svizzera (6), americana (6) e del Regno Unito. Ma più che di un’invasione occorre parlare di un mix di interessi e competenze. Il colosso LVMH ha in portafoglio 70 marchi, alcuni italiani come Loro Piana, Bulgari e Fendi. Allo stesso modo, quasi metà dei ricavi di Kering proviene da brand Made in Italy come Gucci o Bottega Veneta. La produzione è pressoché rimasta in Italia e vari manager del nostro Paese sono nei vertici delle aziende d’Oltralpe.

Gruppi principali

Tra i gruppi principali, il gigante francese LVMH, con 70 marchi in cinque diversi comparti, si conferma leader assoluto per dimensioni (con un fatturato pari a 42,6 miliardi). Inseguono a grande distanza il gruppo spagnolo Inditex che controlla Zara (25,3 miliardi), il tedesco Adidas (21,2 miliardi), lo svedese H&M (20,3 miliardi) e l’altro francese Kering(15,5 miliardi). Luxottica (9,2 miliardi), primo tra gli italiani, si posiziona al settimo posto, mentre il gruppo Prada (3,1 miliardi) è quattordicesimo.

Insomma, la moda italiana è solida e trainata dall’export. Siamo piccoli e cresciamo più lentamente, ma ci difendiamo molto bene a livello europeo.

Raffaella Celentano