07 Giugno 2018   •   Redazione

Mangiare pesce: salute e gusto sulle tavole degli italiani

«È buono, fa bene ed è uno dei piatti simbolo della dieta italiana. Oggi vi spiegheremo perché mangiare pesce non è solo un consiglio, ma un diktat da seguire per mangiare sano e vivere meglio!»

Il pesce fa bene e ormai questo è risaputo, oltre ad essere confermato da numerosi studi scientifici, eppure spesso commettiamo degli errori che rischiano di comprometterne le preziose qualità. I benefici appartenenti a questo alimento sono davvero tanti, ma per preservarne le caratteristiche è necessario fare particolare attenzione. Ecco perché in questo articolo approfondiremo l’argomento scoprendo perché dovremmo mangiare pesce, come consumarlo, come conservarlo e cucinarlo in modo da esaltarne tutte le proprietà.

Perché è importante mangiare pesce?

Consumare pesce aiuta innanzitutto a contrastare il decadimento e l’invecchiamento delle cellule del cervello: secondo gli studi scientifici di settore il consumo regolare di pesce porta a un aumento della massa di materia grigia e a una maggiore protezione del funzionamento cognitivo. Anche il sistema immunitario ne giova: le sue proprietà concorrono infatti nel rafforzare le difese dell’organismo, aiutandolo a contrastare diverse patologie autoimmuni, grazie all’intervento degli acidi grassi Omega 3; gli acidi grassi aiutano anche a risollevare l’umore, non a caso questo alimento viene consigliato a chi soffre di depressione. Quali sono le altre proprietà di questo prezioso alimento? Il pesce è un cibo ottimo anche per il cuore, in quanto abbassa i valori della pressione sanguigna e previene l’arteriosclerosi, dovuta alla formazione delle placche. Di conseguenza, chi consuma regolarmente piatti a base di pesce corre un rischio sensibilmente minore di infarti e altre malattie di natura cardiovascolare.

Quantità consigliate e conservazione ottimale

Quanto spesso bisognerebbe mangiare pesce? La frequenza consigliata è di 3 pasti a settimana a base di pesce. Tra i tanti tipi esistenti, il più consigliato è il pesce azzurro (sgombro, sardine, alici, pesce spatola, pesce spada, palombo, tonno, salmone), in quanto contiene concentrazioni maggiori di Omega 3. È anche importante sceglierlo sempre fresco e di ottima qualità: a questo proposito è bene sapere che è ormai possibile acquistare pesce fresco anche online, senza doversi necessariamente recare in pescheria. Inoltre, per evitare che possa deteriorarsi, è essenziale sapere come conservarlo nel modo giusto: il pesce fresco andrebbe conservato nel ghiaccio, a 0°C costanti, per 4-7 giorni; se si prevede di consumarlo entro 24 ore è possibile conservarlo in frigo in un contenitore chiuso o ricoperto da una pellicola, in caso contrario è preferibile congelarlo e consumarlo entro 3 mesi. Attenzione: mai ricongelare il pesce una volta scongelato.

Quale metodo di cottura preferire?

Il pesce possiede delle proprietà straordinarie che vanno preservate il più possibile, anche e soprattutto in fase di cottura. Come fare? Basta scegliere un metodo semplice che non ne comprometta le qualità. Il consiglio, quindi, è di preferire le cotture al vapore, al forno o, in alternativa, alla piastra. Evitare il più possibile la frittura: questa causerà infatti la dispersione degli importantissimi acidi grassi Omega 3. Per quanto riguarda il condimento, si consiglia di utilizzare olio crudo e di abbondare con spezie o erbe aromatiche, in modo da limitare la quantità di sale. Anche conoscere il momento giusto per condirlo è importante: per esaltare al meglio i gusti, è preferibile farlo dopo e non durante la cottura.