Maker Faire rome
15 Ottobre 2016   •   Snap Italy

Maker Faire Rome: ecco perché dovete andarci assolutamente

«Vi raccontiamo la prima giornata alla Maker Faire Rome 2016 e i motivi per cui non dovrete assolutamente perdervi questo evento»

Sino a qualche ora fa non avrei mai neppure lontanamente pensato di poter rispondere al cellulare appoggiando delicatamente un dito nel mio orecchio eppure, grazie all’intuizione di due giovani startupper e al loro innovativo smartbridge, sono riuscito a compiere questo gesto che pensavo impossibile. Tutto questo è avvenuto in un contesto molto più ampio che ho avuto il piacere di visitare questa mattina, la Maker Faire Rome 2016 – European Editionin corso di svolgimento alla Nuova Fiera di Roma e che avrà termine domenica 16 Ottobre. L’evento vede come curatori Riccardo Luna e Massimo Banzi, in particolare Luna è colui che ha contribuito a portare in Italia la Maker Faire e che da molti anni oramai è attentissimo riguardo al mondo delle startup, avendo, tra le altre cose, anche fondato StartupItalia.

Ma che cosa è il Maker Faire Rome 2016?

Si tratta dell’edizione Europea di un evento assai noto oltremanica, la Maker Faire Bay Area. Ogni anno in California sono migliaia i makers che sfruttano questa importante vetrina per dare visibilità alle loro idee e far partire le loro startup, o magari trovare quell’investitore in grado di far uscire la compagnia dallo stato embrionale e potersi finalmente affacciare sul mercato così da cominciare a produrre dei buoni profitti. L’edizione Europea che abbiamo il piacere di ospitare a Roma è la seconda al mondo in termini di numero di partecipanti e propone statistiche in forte crescita. Quest’anno in particolar modo si è avuto un salto di qualità notevole rispetto all’edizione precedente considerando che, stando agli organizzatori, i numeri sono addirittura triplicati (e si presuppone possano crescere ancora in futuro). L’evento occupa 100mq della Nuova Fiera di Roma e si dispone su sei padiglioni che ospitano i 700 progetti in “vetrina”.

Perché la Nuova Fiera di Roma?

Negli ultimi anni, a causa della distanza dal centro della città e al difficile collegamento con i mezzi pubblici, la Nuova Fiera di Roma ha faticato ad attrarre eventi rilevanti. A tal proposito, in questo caso, un plauso particolare va alla Camera di Commercio che è riuscita a sfruttare le strutture della Fiera per aumentare esponenzialmente i “numeri” della Maker Faire  2016 dandogli anche una location adeguata e sicuramente più capiente rispetto alla Sapienza, dove si tenne l’edizione 2015. La giornata di oggi inoltre, altra intuizione secondo me molto felice, ha visto un gran mumero di visitatori giovanissimi, gli ingressi sono stati infatti riservati alle scolaresche che hanno potuto curiosare tra gli stands per tutta la mattinata.

Dentro i padiglioni del Maker Faire Rome

I sei padiglioni della fiera aperti per il Maker Faire Rome 2016 sono stati suddivisi dagli organizzatori in modo tale da permettere ai visitatori di orientarsi meglio tra le varie offerte tecnologiche.

  • Padiglione 10, denominato “Cortocircuiti”, ospita la Sala Convegni e le sale dove si tengono i numerosi eventi in calendario, tra i quali il curioso “Harry Potter’s Wand. Le bacchette di Harry Potter”.
  • Padiglione 9, denominato “Young Makers”, raccoglie invece le proposte che arrivano da istituti scolastici Italiani ed Europei. Si tratta di progetti curati da giovanissimi che però sapranno senza dubbio stupirvi. Tra questi progetti spunta sicuramente la copia della macchina per la crittografia Enigma (che molti conosceranno per via del film The Imitation Game di Benedict Cumberbatch) che fu protagonista della Seconda Guerra Mondiale per la sua presunta indecifrabilità e che alla Maker Faire è stata riprodotta dai ragazzi di un liceo greco.
  • Padiglione 8, noto durante questo evento come “Fabrication”, dove potrete vedere tecnologie applicate a migliorare il mondo del lavoro e della produzione.
  • Padiglione 6, “Life”, racchiude tecnologie importanti volte al miglioramento della condizione umana, e quindi produzione di cibo ecologico e “smart” ma anche soluzioni mediche hi-tech e cura degli animali.
  • Padiglioni 7 e 5, ovvero quelli che ho trovato più interessanti, rinominati rispettivamente come “Interaction” e “Move”. Qui ho potuto utilizzare il mio dito come un cellulare grazie ai già citati ragazzi di GET ed ho visto l’utilissimo bracciale Shecall, che unisce l’idea di uno smartwatch a quello della sicurezza personale.

Una menzione particolare va a mio modo di vedere riservata a Watly. Questo dispositivo IOT, anche se chiamarlo dispositivo è estremamente riduttivo date non solo le sue dimensioni ma anche e sopratutto la sua incredibile utilità, è un distillatore industriale capace di autoalimentarsi grazie a dei pannelli solari. Watly è una brillante idea divenuta realtà che ha richiesto più di tre anni di lavoro e che è in grado di creare una rete di macchine IOT le quali, collegandosi ad Internet, forniscono informazioni preziose ed allo stesso tempo portano acqua potabile ed energia in luoghi remoti della Terra dove avere tutto questo non è esattamente la cosa più semplice del mondo.

Perché andare alla Maker Faire Rome 2016?

La conclusione della mia giornata alla Maker Faire mi ha lasciato soddisfatto: la Fiera è trasversale e dà visibilità a progetti di giovanissimi, ad ambiziosi startupper ma anche ad aziende già note che propongono innovazioni che forse a breve entreranno a far parte della nostra vita quotidiana. Il modico prezzo di €10,00 richiesto per l’ingresso ed il fatto che per questo week end sia previsto un tempo caldo, ma decisamente pessimo, mi spinge a consigliarvi una visita alla Maker Faire Rome. Mi raccomando però occhi aperti perché potreste scoprire per caso la tecnolgia del futuro, d’altra parte anche i primi computer esordirono in sordina ed erano stati bollati come “stravaganti” macchine!

Matteo Martino