liuteria
21 Luglio 2017   •   Redazione

Dentro la liuteria: l’arte di Mario Pistella

«Siamo stati in un laboratorio di liuteria ed abbiamo intervistato il maestro Mario Pistella. Quella del liutaio non è una semplice professione ma una forma d’arte che richiede passione e genio creativo. Con le nostre domande abbiamo cercato di carpire alcuni segreti del mestiere!»

Ci sono posti davvero speciali, posti in cui i sensi si amplificano, così come si amplifica la curiosità di scoprire. Sono posti in cui ti sembra di avere il privilegio di guardare in anteprima quello a cui poi tutti poi assisteranno, di avere uno sguardo su quello che c’è dietro, un retroscena speciale per poter vedere ogni cosa scomposta, vedere tutti quelle componenti che poi daranno vita a qualcosa di speciale. Così, in una caldissima giornata di luglio, a Roma, ho deciso di raccontare la musica partendo da quel momento in cui essa è ancora in divenire e deve essere costruita: sono stata in un laboratorio di liuteria e precisamente in quello del maestro Mario Pistella. Con me c’era Danilo Letizi che, telecamera in mano, si è occupato delle riprese e del montaggio video, cercando di farvi vivere le stesse nostre emozioni.

Raggiungere il laboratorio è facile, basta scendere alla fermata metro Bologna e da li è un attimo. Imboccando una delle strade che sfociano sulla piazza, infatti, ci si arriva subito. Basta prendere via Michele di Lando, la Liuteria è proprio lì.

Aprendo la porta della liuteria ritornano le sensazioni che intendevo spiegare prima, quelle che comportano l’utilizzo di più sensi: si sente il profumo del legno che invade gli ambienti, lo sguardo si sposta velocemente dagli strumenti musicali e legni sospesi ad un poster di Jimi Hendrix, fino a un sacco di altri strumenti, quelli del mestiere, appesi ordinatamente al muro. Poi il suono, come ad esempio un sentito “Ahi”, quasi di dolore, quando l’occhio cade su una chitarra sventurata nella parte inferiore.

Il maestro Mario Pistella ci accoglie caldamente e con simpatia, ci offre un caffè e poi inizia a spiegarci il suo lavoro di costruzione,  restauro e riparazione di strumenti musicali. Ci fa vedere gli spazi, i tavoli da lavoro, gli ingegnosi meccanismi che costruisce e inventa lui stesso per facilitarsi il lavoro. Ci mostra la ultima creazione, una stupenda chitarra classica che aspetta gli ultimi passaggi per essere pronta e un antico mandolino napoletano costruito a New York nei primi del ’900 in fase di restauro.

Curiosi di capirne di più sul mondo della liuteria e dell’artigianato musicale e volendo vedere con i nostri occhi come nasce uno strumento, abbiamo fatto al maestro Pistella diverse domande, cercando di capire chi e cosa si cela dietro un artista silenzioso, abituato a faticare e a lavorare senza telecamere addosso. Buona visione!

Elisa Toma